Terme di Caramanico, deserta la sesta asta 

Seduta a vuoto nonostante i ribassi. Blasioli e Federterme: «Bando unico per centro termale e albergo»

PESCARA. Deserta anche la sesta asta per le Terme di Caramanico. Nessun partecipante sia per il lotto 1, relativo allo stabilimento termale, che per il lotto 2, quello della Reserve, nonostante l’ennesimo ribasso d’asta: dai 24 milioni iniziali (10 più 14), si è scesi a poco più di 12 (5 più 7). «Qualche settimana fa avevamo pronosticato che il grave ritardo accumulato da Areacom e Regione in relazione alla sottoscrizione della concessione delle acque termali con la società vincitrice avrebbe determinato l’ennesima asta deserta», ha detto il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli. «Non poteva essere altrimenti considerato che dopo 9 mesi Areacom e Regione Abruzzo non sono neanche riusciti a sottoscrivere la convenzione per lo sfruttamento delle acque. La gara è stata assegnata da Areacom il 29 gennaio, ma l’affidamento è stato formalizzato solo 7 mesi dopo. Sono trascorsi altri due mesi circa e la convenzione non è ancora stata sottoscritta. Da allora non mi sono ancora pervenuti gli atti richiesti ad Areacom. L’agenzia regionale per la committenza non è nuova a questi silenzi». Domani, Blasioli andrà personalmente a chiedere gli atti ad Areacom. Il consigliere Pd ha chiesto per il 14 novembre una commissione di vigilanza.
Prende posizione sulla vicenda anche Federterme Confindustria: «Seguiamo da sempre e con grande attenzione la situazione delle Terme di Caramanico che resta la principale realtà termale abruzzese che, nonostante gli sforzi profusi, non è riuscita ad evitare il fallimento. La nuova asta per la vendita dei due lotti è andata ancora una volta deserta, come era largamente prevedibile. Auspichiamo che in occasione del prossimo bando sia rivista la decisione di separare il complesso in due lotti, prevedendo invece un unico avviso di vendita che comprenda sia le strutture termali che quella alberghiera, accrescendo sicuramente la possibilità di successo della procedura di vendita all’incanto. La stretta interconnessione tra attività termale e attività turistico-ricettiva rende inscindibili le due componenti aziendali che, soltanto se trattate in modo unitario, possono risultare realmente attrattive per un potenziale acquirente». (o.d.a.)