Terreni, via alle domande per non pagare più l’Imu

È partito il bando per declassare le piccole aree da edificabili ad agricole C’è tempo fino al 4 maggio per presentare le richieste agli uffici comunali

PESCARA. Sono rimasti 27 giorni per poter richiedere al Comune il declassamento dei terreni edificabili per non pagare più le tasse locali. L’avviso pubblico è già in vigore.

La scadenza. Il prossimo 4 maggio, scade il termine per presentare le domande, saranno poi gli uffici a valutare se accoglierle o meno. Si tratta di una grossa occasione per tutti quei proprietari che si sono trovati nei primi anni Novanta i loro terreni edificabili, ma che non hanno mai avuto intenzione di costruirci sopra. Per questo, gli immobili sono stati lasciati incolti o trasformati in piccoli orti.

L’opportunità arriva con un bando messo a punto dall’amministrazione comunale proprio per consentire il declassamento di queste piccole aree edificabili, chiamate in gergo tecnico relitti. Bando approvato con una delibera di giunta il 10 marzo scorso, di cui il Centro ha già dato notizia nei giorni scorsi.

I documenti richiesti. Ora, si sono aperti i termini per le richieste. Secondo un calcolo approssimativo, sarebbero oltre un centinaio i proprietari interessati al declassamento. Le domande dovranno essere formulate attraverso il modello scaricabile dal sito del Comune (www.comune.pescara.it), o reperibile negli uffici dell’Urp. Nel modulo dovrà essere indicato il nome del proprietario o dei proprietari, la data di nascita, residenza e codice fiscale. L’indirizzo dell’area da declassare, la sottozona indicata nel prg, il foglio e la particella catastale. Alla domanda andranno allegati l’estratto della planimetria, catastale con evidenziate le aree oggetto di richiesta di variante, il titolo di proprietà o la dichiarazione sostitutiva redatta nelle forme di legge e l’estratto del piano regolatore. Infine, la firma. Le domande dovranno essere indirizzate al Comune di Pescara, settore Programmazione del territorio.

L’esame degli uffici. «Il presente bando ha valore conoscitivo», spiega l’avviso pubblico del Comune.

Le richieste, infatti, dovranno essere valutate dagli uffici dell’ente. «L’amministrazione», si legge, «si riserva di valutare ed eventualmente accogliere le istanze sulla base di criteri di organicità della pianificazione, risparmio del consumo di suolo, attuabilità degli interventi per garantire il perdurare dei principi di assetto del territorio caratterizzanti il piano regolatore».

Stop alle tasse. Il declassamento ad area inedificabile comporterà come beneficio la detassazione dell’immobile. In pratica, il proprietario che ottiene il via libera alla modifica nel prg, non dovrà più pagare centinaia o, in alcuni casi, migliaia di euro di Imu ogni anno. Le aree non edificabili, infatti, non sono soggette all’imposta unica sugli immobili.

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