lo scontro in consiglio provinciale
Testa resta senza maggioranza e va sotto sul bilancio
PESCARA. Tredici consiglieri per l’opposizione, dodici per la maggioranza. Ecco come si presentavano ieri gli schieramenti in consiglio provinciale durante l’esame del bilancio di previsione di quest’...
PESCARA. Tredici consiglieri per l’opposizione, dodici per la maggioranza. Ecco come si presentavano ieri gli schieramenti in consiglio provinciale durante l’esame del bilancio di previsione di quest’anno. La maggioranza di centrodestra è andata più volte sotto, durante la votazione degli emendamenti al documento contabile, perché non aveva i numeri sufficienti.
«Abbiamo già bocciato tre emendamenti della maggioranza», ha spiegato in serata il consigliere di Fli Gianni Teodoro, «e ora ci apprestiamo a votare il maxi emendamento predisposto dall’opposizione». Il maxi emendamento è, di fatto, un bilancio diverso da quello presentato in aula dall’amministrazione provinciale. «Abbiamo cercato di condividere un bilancio con la maggioranza», ha fatto presente Teodoro, «ma non ci siamo riusciti, perché non c’è stato un atteggiamento collaborativo da parte del centrodestra».
Così, ieri sera, fonti dell’opposizione hanno invitato il presidente Guerino Testa a prendere atto di non avere più la maggioranza e a dimettersi.
Lo stesso invito era stato rivolto dall’opposizione mercoledì scorso, quando la seduta del consiglio, in prima convocazione, è saltata per la mancanza del numero legale. O meglio, per le tante assenze registrate nelle file della maggioranza. «È evidente, a questo punto», hanno detto i consiglieri dell’opposizione, «che Testa non ha i numeri per governare la Provincia. Nei giorni scorsi, ha cercato l’appoggio di parte dell’opposizione che, dal canto suo, ha lavorato per palesare tutte le difficoltà di questo governo di centrodestra della Provincia e la sua incapacità di trovare i voti necessari per approvare un documento fondamentale come il bilancio».(a.ben.)
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