Testa: sono pronto a fare il sindaco

Il presidente della Provincia dice sì a Piccone che lo vorrebbe candidare. «Se la coalizione mi vuole, io ci sono»

PESCARA. «Sì, sono disponibile a candidarmi a sindaco di Pescara». Guerino Testa, 43 anni, commercialista e presidente della Provincia, risponde così al cronista che chiede un commento sulle parole pronunciate, in un’intervista al Centro, dal leader abruzzese del Nuovo centrodestra Filippo Piccone. Il deputato ha detto di essere d’accordo sulla candidatura alla Regione del presidente uscente di Forza Italia Gianni Chiodi, ma solo se Testa, esponente del Nuovo centrodestra, correrà a sindaco a Pescara. Una questione di equilibri politici tra Forza Italia e Nuovo centrodestra, ha spiegato Piccone.

E il presidente della Provincia non nasconde la sua soddisfazione per aver visto il suo nome sul giornale come possibile candidato alle elezioni comunali del prossimo maggio. Ma non è sorpreso. «Il mio nome per la corsa a sindaco circola già da tempo», dice. In effetti, da un po’ di tempo a questa parte, Testa presenzia le cerimonie ufficiali come fosse lui il vero primo cittadino di Pescara.

Presidente, aumentano le chances per la sua candidatura a sindaco.

«Non nego che sono felice di essere stato individuato e sono orgoglioso visto l’attaccamento che ho nei confronti della città e dei pescaresi».

Ma lei è disponibile?

«Sì, sarei disponibile. Faccio politica nel territorio da diverso tempo. Ho iniziato la mia esperienza politica e amministrativa nel 2003 quando sono stato eletto consigliere comunale con la lista di Pescara futura, risultando il più votato. Nel 2005, sono entrato in Forza Itaia. Sono stato consigliere comunale un’altra volta. La seconda volta sono stato rieletto con 1.021 voti, risultando il primo degli eletti nel Pdl. Poi, il 6 e 7 giugno del 2009 sono stato eletto presidente della Provincia. Ma ci sono due fattori fondamentali da non trascurare per fare il candidato. La posizione del sindaco uscente e il confronto tra i partiti che compongono la coalizione».

La divisione all’interno della coalizione tra Forza Italia e Nuovo centrodestra potrebbe favorirla nella scelta?

«Io vorrei superare questa divisione. La coalizione deve mettere in campo il candidato potenzialmente vincente».

Ma non è che lei ha scelto il Nuovo centrodestra di Alfano, piuttosto che Forza Italia di Berlusconi, per poter coronare il sogno di fare il sindaco di Pescara?

«No, la scelta del Nuovo centrodestra non c’entra nulla. Non sono passato con il movimento di Alfano per avere maggiori chances di candidarmi. È vero, come dice Piccone, che gli equilibri politici ci sono e vanno rispettati. Ma in questo momento storico per la città si deve fare di tutto per scegliere il candidato del centrodestra che possa avere maggiore feeling con la città. In sostanza, si deve trovare un candidato che faccia una sintesi tra i partiti della coalizione».

Il sindaco Luigi Albore Mascia, però, è fortemente intenzionato a ricandidarsi alle elezioni di maggio per guidare altri cinque anni la città.

«Le ripeto, la scelta del candidato non può prescindere da due regole fondamentali: la posizione del sindaco uscente e il confronto tra i partiti della coalizione».

Mascia le ha telefonato dopo aver letto l’intervista di Piccone?

«No, non ho sentito oggi il sindaco. Ma ci tengo a precisare che i miei rapporti con Luigi sono sempre stati ottimi e continuano ad essere ottimi».

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