Tocco, discarica sequestrata

Messi i sigilli a un’area del Comune utilizzata come “eco-centro”

TOCCO DA CASAURIA. C'è la mancanza di una autorizzazione alla base del sequestro scattato ieri a Tocco da Casauria nell'area, attigua al cimitero, che si trova sulla strada provinciale 67 che conduce a Musellaro.

Si tratta di un terreno comunale utilizzato dalla ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana in paese per stoccare i rifiuti non pericolosi, come inerti, carta, plastica e altro ancora. L'operazione di ieri è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, agli ordini del capitano Fiorindo Basilico, e da quelli della stazione di Tocco (la compagnia è di Popoli), diretti dal capitano Pasquale Del Giudice, che motivano l'apposizione dei sigilli proprio con la mancanza della necessaria autorizzazione ad utilizzare il terreno per farne una discarica. E a rilasciare l'autorizzazione doveva essere il Comune stesso. In municipio l'amministrazione attende di capire con esattezza che tipo di irregolarità siano state riscontrate su quest'area, utilizzata da moltissimi anni allo stesso scopo, cioè come "eco-centro" e quindi per il deposito di rifiuti che poi vengono trasferiti altrove.

In attesa di trovare il bandolo della matassa il sindaco Luciano Lattanzio spiega che la storia di questi spazi nasce da lontano, nel 2003. Risultano infatti due delibere di quell'anno, una di maggio e la seconda di novembre, riconducibili a consiglio e giunta, oltre ad una convenzione, che destinavano il terreno in questione ad "eco-centro", indicando nella ditta che allora si occupava dei rifiuti il soggetto designato alla sistemazione dell'area.

Nel 2012, venuto meno il rapporto con la ditta di allora e aggiudicato il servizio a un'altra azienda del settore, le cose non sono cambiate. Con una nuova convenzione l'area è stata messa a disposizione della ditta per accogliere, seppure temporaneamente, una parte dei rifiuti.

Ma il nodo sembra essere decisamente un altro perché, pur essendo stati disciplinati i rapporti tra Comune e ditta, mancherebbero i presupposti fondamentali per fare del terreno situato sulla strada provinciale 67 una discarica. Sarebbero mancati, cioè. una serie di passaggi fondamentali affinché la zona potesse accogliere adeguatamente i rifiuti. E dopo quasi dieci anni di utilizzo è stata chiusa.

Flavia Buccilli

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