alanno - vittima di guerra
Torna la salma del marinaio Cuzzi
Ma le figlie devono pagare 2175 euro alla città di Francoforte
ALANNO. Torna la salma del marinaio Pietrino Cuzzi, prigioniero, nella Seconda guerra mondiale a Sebenico (Croazia), deportato in Germania, che morì nell'ospedale militare di Herborn il 26 novembre del 1944 e fu sepolto nel cimitero militare italiano d'onore di Francoforte sul Meno. Sua figlia Giuliana, residente a Scafa, solo nel settembre 2011 riuscì a sapere dove il padre fosse stato tumulato. Dopo approfondite ricerche condotte anche dall’altra figlia Simona, attraverso il marito, ufficiale delle Forze Armate, le due donne sono riuscite a rintracciare la sepoltura e a far rientrare la salma in Italia. Qualche giorno fa ad Alanno, è stato celebrato il funerale italiano. La cerimonia funebre è stata preceduta dalla deposizione d'una corona al monumento dei caduti, alla presenza del vice comandante della Capitaneria di porto di Pescara, i sindaci di Alanno e di Scafa, Vincenzo De Melis e Maurizio Giancola, il vicepresidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali, il consigliere provinciale Enisio Tocco ed il locale Gruppo Alpini. La signora Giuliana però ha avanzato rimostranze nei confronti della città di Francoforte che ha le ha presentato un conto spese di 2175 euro «Non è accettabile» ha detto, «lo Stato me l'ha portato via già una volta, mandandolo a fare la guerra, impedendomi così anche di conoscerlo. Ora ho dovuto pagare per riaverlo». (w.te.)
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