ABRUZZO
Treno Pescara-Roma, la guerra delle fermate e i convogli nuovi inutilizzati
Tua dopo le proteste da Sulmona: «Fase di studio». Il nodo della percorrenza: con più soste i tempi si allungano. E il consigliere regionale Blasioli (Pd) solleva il problema della manutenzione e dei depositi inadeguati
PESCARA. Il treno di Natale – il nuovo convoglio della Tua capace di portare 300 passeggeri in tre ore dall’Adriatico al Tirreno, sfiorando i 160 chilometri orari – non parte ma è già guerra sulle fermate. Non solo, il consigliere regionale pd Antonio Blasioli, solleva il problema della manutenzione dei nuovi convogli e il fatto Tua li tenga fermi da quando sono stati presentati in un capannone a Lanciano perché non ha depositi idonei alle loro lunghezza.
Andiamo per ordine. Dopo le anticipazioni sul collegamento destinato a cambiare la storia della mobilità extraregionale abruzzese, da Sulmona si sono levate le prime proteste in relazione al timore che la stazione peligna possa essere esclusa dalle fermate del nuovo servizio. Dopo le rimostranze avanzate dalla senatrice M5S Gabriella Di Girolamo, è la stessa Tua a precisare.
LA RISPOSTA DELLA TUA. «Il servizio è in fase di studio. La Tua, già da tempo, ha avviato un’interlocuzione con Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), gestore dell’infrastruttura, per la richiesta e l’ottenimento delle tracce necessarie ad effettuare il servizio in treno dall’Abruzzo alla capitale. Allo stato attuale, è in fase di analisi il cosiddetto “studio della traccia” dal quale dipenderà, inoltre, la velocità commerciale, cioè il tempo di percorrenza del treno per raggiungere Roma e il numero delle stazioni servite tra le quali vanno annoverate quelle di Pescara, Chieti, Sulmona, Avezzano, Tivoli e Roma Tiburtina. Legato allo studio delle tracce, la Tua sta analizzando e definendo le strategie per garantire un capillare trasporto multimodale in grado di convogliare la maggior parte degli utenti abruzzesi nelle stazioni, assicurando agli stessi la possibilità di usufruire del servizio ferroviario. L’iter del collegamento ferroviario Abruzzo-Roma è stato avviato nel settembre 2021 con l’acquisizione delle conoscenze linee e impianti che sono periodicamente mantenute. Nel corso del 2022 la Tua ha iniziato a concretizzare una serie di investimenti sul settore ferroviario, l’ultimo dei quali è quello relativo all’acquisto dei primi tre elettrotreni Coradia Stream 2.0 della Alstom intitolati a Benedetto Croce, Ignazio Silone e Gabriele D’Annunzio».
Trattandosi di un treno veloce, su una linea classificata come commerciale, non potrà effettuare tutte le fermate come un regionale qualsiasi. In sostanza, dalle 3 ore circa di percorrenza stimata con un paio di soste intermedie si passerebbe a circa 3 ore e 40 minuti se venissero inserite anche altre fermate. Ma il programma di esercizio dev’essere ancora definito.
E la polemica non si placa. Secondo la consigliera regionale Marianna Scoccia «quanto espresso dalla senatrice Di Girolamo è privo di fondamento. Non si capisce quali siano state le sue fonti, tanto che la stessa Tua ha già provveduto a smentire che non ci sia la fermata di Sulmona per il treno veloce Pescara-Roma. Come già più volte affermato dal presidente Marsilio, che tiene molto al rilancio di questo collegamento ferroviario, la stazione di Sulmona rappresenta uno snodo importante perché raccoglie non solo tutti i viaggiatori dell’area peligna, ma anche quelli che arrivano dall’Aquila».
La risposta della senatrice: "Io non ho dato false notizie, ho commentato una notizia, e il fatto che la società Tua si sia affrettata a precisare che la fermata di Sulmona è compresa nel tragitto del treno conferma la bontà delle mie affermazioni. Sono assolutamente felice di questa cosa e penso sia un passo avanti".
Arriviamo al caso sollevato dal consigliere regionale Antonio Blasioli secondo cui a tre mesi dalla presentazione, i nuovi treni Tua giacciono inutilizzati in deposito: " La sorveglianza nelle ore notturne è affidata ad un servizio di vigilanza, il cui costo ricade ovviamente sugli abruzzesi. Anche il terzo convoglio si appresta a subire la stessa sorte". Per Blasioli il ritardo è imputabile a diversi ordini di motivi: "Oltre ad intoppi di natura burocratica, che consisterebbero nell’assenza di una certificazione per percorrere il tratto di 9 km Lanciano-San Vito, si rileva soprattutto la mancata abilitazione del personale all’utilizzo dei nuovi mezzi. I corsi di formazione infatti non sono ancora partiti, dato che durante la stagione estiva – a causa della cronica carenza di organico che denunciamo da tempo – non è stato possibile distogliere i macchinisti dal servizio per via delle ferie programmate".
Al personale insufficiente si somma il parco mezzi risicato. Secondo Blasioli proprio in questi giorni gli utenti stanno denunciando soppressioni e riduzioni di corse: "Da qui a metà mese infatti, determinati convogli, avendo raggiunto una certa soglia di chilometri percorsi, dovranno essere sottoposti a revisioni approfondite. Una domanda sorge spontanea: trattandosi di revisioni annunciate, per quale motivo non sono state pianificate per tempo al fine di non far ricadere il disagio sui pendolari?".
Tornando ai nuovi treni Coradia Stream 2.0 - che andranno senza dubbio a rinfoltire il parco mezzi, dato che è previsto l’acquisto di altri sei convogli -, Blasioli segnala un’altra criticità: "I tre treni al momento sarebbero fermi in deposito in quanto troppo lunghi per essere parcheggiati nell’officina Tua di Torre Madonna, tra Lanciano e Treglio. Sorge a questo punto un altro interrogativo che intendiamo rivolgere alla Giunta regionale: nel caso questi mezzi, una volta messi in funzione, dovessero avere necessità di manutenzione, o semplicemente dovessero venire sottoposti ai controlli periodici programmati ogni tot chilometri, dove verrebbero ricoverati? Ci sarebbe necessità di inviarli fuori regione o abbiamo disponibilità sul territorio di officine di dimensioni congrue ai nuovi convogli acquistati?"