Troppi assenti, salta il consiglio sui palazzi
In 13 della maggioranza disertano la riunione sull’edilizia. Il Pd accusa: centrodestra nel caos, Albore Mascia si dimetta
PESCARA. Tredici consiglieri di maggioranza assenti su 24. È successo ieri alle 9,57 – e non è la prima volta – quando il presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis ha dato il rompete le righe: «Consiglio deserto». La riunione sull’edilizia, a partire dal cambio di destinazione d’uso dell’ex consorzio agrario di via del Circuito per costruire palazzi, è saltata e rimandata a oggi alle 16. Il sindaco Pdl Luigi Albore Mascia, presente, l’ha presa male anche se la versione ufficiale del Pdl, affidata a una dichiarazione del capogruppo Armando Foschi, appare edulcorata: «Coincidenze ed eventi improvvisi c’hanno messo lo zampino». Il centrosinistra – ieri rimasto fuori dall’aula – parla di maggioranza in rotta proprio sull’urbanistica e chiede le «dimissioni» di Albore Mascia, dipinto come un generale senza più soldati dalla propria parte: «Albore Mascia non ha più i numeri per governare», dice il Pd. Il consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, parla di «mani sulla città» e dice: «Mi preoccupano più la sostanza delle delibere che le assenze della maggioranza. Spero che almeno una parte delle assenze derivi dai mal di pancia dei consiglieri rispetto alle delibere sull’edilizia. Sarebbe un bene per la città. Se il Parlamento inglese ha bocciato la proposta del primo ministro David Cameron sulla guerra, io invito i componenti del centrodestra a bocciare le delibere dell’assessore Marcello Antonelli sull’urbanistica».
Palazzi in centro. Tutto ruota intorno al caso Tre Gemme e cioè l’abbattimento dell’ex consorzio agrario, sprofondato nel degrado, per costruirci palazzi alti fino a 25 metri: un’area di 10.714 metri quadrati alle porte del centro di Pescara con un indice volumetrico di 2,29 metri cubi su metro quadrato.
Denuncia Pd. «L’amministrazione Mascia vuole regalare alla società Tre Gemme cambi di destinazioni d’uso senza che la collettività ne colga alcun beneficio», dice il gruppo del Pd. Per il partito, il consiglio è saltato per i veti interni al centrodestra sul caso Tre Gemme: «Se i consiglieri di maggioranza non si presentano», afferma il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio, «è evidente che ci sono frizioni interne e che i provvedimenti non sono condivisi. Ecco perché il nostro non è ostruzionismo demagogico. Per fortuna mancano pochi mesi alle elezioni e i cittadini sapranno reagire a 5 anni di vuoto». «Il massacro politico in atto nel centrodestra, che ha come unico scopo quello di riposizionamenti in vista delle elezioni, ha come unica vittima la città stessa», dice il segretario cittadino Pd Stefano Casciano, «che è allo sbando, senza una guida decisa. Siamo ostaggio di un governo incapace di fare delle scelte e le poche che fa sono confusionarie e arrangiate».
Fli: emendamenti pronti. «Per i consiglieri di maggioranza evidentemente le vacanze non sono ancora finite», interviene Massimiliano Pignoli, consigliere di Fli, «quello di ieri è stato l’ennesimo schiaffo alla città di Pescara da parte di un governo cittadino che ha scelto di non scegliere e di lasciar passare il tempo. Su Tre Gemme saremo inflessibili presentando nel prossimo consiglio centinaia di emendamenti per impedire che si metta in atto un progetto di nuova edificazione che andrebbe a vantaggio soltanto dei costruttori».
Pdl: siamo compatti. All’opposizione replica Foschi annunciando che oggi, in aula, «la maggioranza sarà compatta»: «È vero molti scranni erano vuoti, ma per una serie di sfortunate coincidenze, ovvero alcuni consiglieri medici sono fuori città per partecipare a convegni professionali, altri sono impegnati con le proprie famiglie per alcuni problemi personali, altri ancora avevano già assunto impegni precedentemente all’individuazione della data per il consiglio, impegni e doveri che nulla hanno a che fare con la politica e con la tenuta della maggioranza che non è assolutamente in discussione. Risparmiassero il fiato i consiglieri di minoranza che, ormai da 4 anni, continuano ad abbaiare alla luna con tristi premonizioni circa la presunta caduta dell’amministrazione, perdendo tempo e credibilità dinanzi al proprio elettorato». Per Foschi, le assenze non sono legate al caso Tre Gemme: «Si tratta di punti che ci trasciniamo da oltre un mese a causa dell’ostruzionismo del centrosinistra che, incapace di assumere una posizione, impedisce all’aula non di approvare le delibere ma addirittura di discuterne con un’assunzione di responsabilità, tanto che la stessa Tre Gemme ha presentato ricorso al Tar chiedendo addirittura la nomina di un commissario ad acta».
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