PESCARA

«Troppo caldo in Comune I 750 lavoratori soffocano» 

I sindacati lanciano l’allarme in una lettera al direttore generale e al sindaco: «È a rischio la salute dei dipendenti, acquistate subito i climatizzatori d’aria»

PESCARA. Senza climatizzatori d’aria e con temperature che sfiorano i 35 gradi nelle ore di punta. I 750 dipendenti del Comune di Pescara stanno lavorando in queste condizioni da luglio, da quando cioè è cominciato il grande caldo che solo da ieri sta offrendo una piccola tregua con temperature lievemente più accettabili. Contrariamente ai politici, che in ogni stanza si sono assicurati il giusto refrigerio con condizionatori d’aria da migliaia di euro installati negli assessorati, negli uffici del sindaco, in sala giunta, in sala consiliare e persino nella sala commissioni.
I dipendenti, invece, sono costretti a lavorare con il caldo e l’afa, che tolgono le forze anche ai più forti. Ma i sindacati hanno deciso di intervenire lanciando l’allarme. In una lettera indirizzata al direttore generale Pierluigi Caputi, al responsabile del servizio Protezione e prevenzione Donato Di Colombo, al medico competente Romeo Pulsoni e, per conoscenza, al sindaco Marco Alessandrini, chiedono l’installazione immediata dei climatizzatori e l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
«Al fine della tutela del benessere e della salute dei lavoratori», scrivono i due sindacalisti Vito Di Milia e Sauro Musa, «si ribadisce quanto già segnalato circa la mancanza di impianti di condizionamento in tutti gli uffici comunali, in quanto la temperatura dei locali, aggravata dall’elevato tasso di umidità, è divenuta veramente insopportabile». «Si rammenta, a tal proposito», si legge, «che l’allegato IV del decreto legislativo, numero 81/08, cita che “la temperatura dei locali deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro” e “si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte e troppo basse mediante misure tecniche localizzate”». I due sindacalisti rivelano di aver già richiesto all’amministrazione comunale «di programmare gli investimenti opportuni a tale adeguamento per l’installazione di impianti di condizionamento con split in tutte le stanze mancanti, oltre ad un’adeguata manutenzione di quelli esistenti. Con la presente, si richiede di voler provvedere come soluzione tampone, per sopperire nell’immediato a tale mancanza, di noleggiare per questo periodo degli impianti di climatizzazione portabili». «Si ricorda, a tal fine», prosegue la lettera, «che alcuni settori hanno già provveduto in merito, pertanto è possibile accorciare i tempi seguendo lo stesso iter e accentrando tale attività».
«Inoltre», avvertono Di Milia e Musa, «ci risulta che al settore Politiche sociali c’è una forte carenza di stanze, sia in rapporto al numero del personale presente, che per la diversità delle figure professionali che quotidianamente operano in un settore così delicato. Purtroppo, le attività svolte non sono omogenee e, di conseguenza, per motivi di privacy dell’utenza che l’ente accoglie, non è possibile poter operare in presenza di altro personale, soprattutto se svolge anche mansioni diverse con bacini di utenza completamente differenti».
«Tale carenza», fanno presente i due sindacalisti, «comporta, in primis, disagi all’utenza, ma anche ripercussioni negative in termini di rendimenti di efficienza ed efficacia del servizio stesso».
«Pertanto», conclude la lettera, «si richiede di verificare tale situazione e, unitamente al dirigente di riferimento, garantire un’adeguata distribuzione del personale che sia consona alle esigenze. Siamo certi che si provvederà urgentemente alla risoluzione delle problematiche esposte».(a.ben.)
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