Truffa Ici di un falso commercialista
Ha raggirato decine di contribuenti, ma non è iscritto all'Albo
PESCARA. Non è mai stato iscritto all'Ordine professionale il pescarese che si è spacciato per anni come commmercialista truffando decine di contribuenti con falsi pagamenti Ici e Irpef. Lo ha rivelato il presidente dei dottori commercialisti. Paolo Tracanna, che guida la sezione pescarese dell'Ordine professionale, è intervenuto dopo la denuncia dell'ufficio tributi del Comune.
Grazie agli accertamenti, l'ufficio è riuscito a far emergere una truffa. Decine, forse centinaia di contribuenti si sono affidati per anni a un falso commercialista che, dopo aver effettuato i calcoli delle tasse da pagare, si offriva di versare lui stesso, per conto dei suoi clienti, gli importi dei tributi locali e delle imposte erariali tramite i modelli F24. Ma quei soldi non sono mai arrivati al Comune e all'Agenzia delle entrate.
INTERVIENE L'ORDINE L'assessore ai tributi Massimo Filippello che ha segnalato il caso dei contribuenti truffati, era convinto che il protagonista di questa vicenda fosse un commercialista. Ma ieri si è scoperto che così non era. «La persona finita nel mirino dei controlli delle istituzioni preposte», ha rivelato il presidente dell'Albo dei dottori commercialisti Paolo Tracanna, «esercitava abusivamente la nostra professione, senza alcun tipo di iscrizione». Insomma, i contribuenti si sono rivolti a lui pensando che si trattasse di un commercialista. Gli hanno pagato persino le parcelle. Ma era un inganno, perché quel nome non compare nell'Albo e nessuno è mai intervenuto, nemmeno l'Ordine professionale, per controllare se il falso professionista fosse effettivamente in regola.
PROSEGUE L'INDAGINE Intanto, l'ufficio tributi prosegue il lavoro di accertamento da cui potrebbero emergere altri contribuenti truffati. Dai controlli, che hanno riguardato per ora solo l'Ici, sono già saltati fuori diversi cittadini non in regola con i pagamenti del 2005 e 2006. Si sono rivolti tutti allo stesso falso professionista, che rilasciava ai clienti le ricevute dei pagamenti con i timbri falsificati, incassando i soldi delle tasse mai versate al Comune e all'Erario. In Comune sospettano che il fenomeno sia più ampio.
Grazie agli accertamenti, l'ufficio è riuscito a far emergere una truffa. Decine, forse centinaia di contribuenti si sono affidati per anni a un falso commercialista che, dopo aver effettuato i calcoli delle tasse da pagare, si offriva di versare lui stesso, per conto dei suoi clienti, gli importi dei tributi locali e delle imposte erariali tramite i modelli F24. Ma quei soldi non sono mai arrivati al Comune e all'Agenzia delle entrate.
INTERVIENE L'ORDINE L'assessore ai tributi Massimo Filippello che ha segnalato il caso dei contribuenti truffati, era convinto che il protagonista di questa vicenda fosse un commercialista. Ma ieri si è scoperto che così non era. «La persona finita nel mirino dei controlli delle istituzioni preposte», ha rivelato il presidente dell'Albo dei dottori commercialisti Paolo Tracanna, «esercitava abusivamente la nostra professione, senza alcun tipo di iscrizione». Insomma, i contribuenti si sono rivolti a lui pensando che si trattasse di un commercialista. Gli hanno pagato persino le parcelle. Ma era un inganno, perché quel nome non compare nell'Albo e nessuno è mai intervenuto, nemmeno l'Ordine professionale, per controllare se il falso professionista fosse effettivamente in regola.
PROSEGUE L'INDAGINE Intanto, l'ufficio tributi prosegue il lavoro di accertamento da cui potrebbero emergere altri contribuenti truffati. Dai controlli, che hanno riguardato per ora solo l'Ici, sono già saltati fuori diversi cittadini non in regola con i pagamenti del 2005 e 2006. Si sono rivolti tutti allo stesso falso professionista, che rilasciava ai clienti le ricevute dei pagamenti con i timbri falsificati, incassando i soldi delle tasse mai versate al Comune e all'Erario. In Comune sospettano che il fenomeno sia più ampio.
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