Truffe, Florindi radiato dall'albo
Nel mirino della Consob l'ex promotore finanziario sotto inchiesta
PESCARA. La parabola professionale di Lorenzo Florindi, 41 anni, di Pescara, accusato di aver dilapidato circa 9 milioni di euro di decine di risparmiatori, riceve un altro colpo. La Consob lo ha radiato dall'albo dei promotori finanziari. La decisione è arrivata al termine di un'istruttoria interna dell'organo di vigilanza durante la quale è stata accertata la fondatezza delle denunce dei clienti che accusano l'uomo di aver messo in atto un sistema che, tra il 2004 e il 2008, lo aveva portato a gestire portafogli milionari e poi a non restituire più i soldi a chi gli aveva dato fiducia. Si tratta di un provvedimento che segue l'inchiesta della Guardia di Finanza durante la quale Lorenzo Florindi è stato anche arrestato. Nel marzo scorso la Procura della Repubblica ha inviato all'ex promotore finanziario, e ad altre otto persone, l'avviso di chiusura delle indagini. Le accuse vanno dall'abusivismo finanziario alla truffa aggravata, dalla frode informatica all'appropriazione indebita. Stando all'ipotesi della Procura, l'uomo avrebbe convinto i risparmiatori a consegnargli somme rilevanti per contanti o con assegni intestati a se stesso o in favore di terzi con la promessa di investimenti sicuri: per ottenere il denaro, il promotore avrebbe in alcuni casi invitato a stipulare mutui oppure prestiti. Più di un cliente, incontrato dagli ispettori della Banca Mediolanum, con la quale Florindi aveva un contratto di agente senza esclusiva, ha mostrato moduli taroccati e sottoscrizioni di investimenti fasulli. Documenti che, per l'accusa, l'ex promotore sottoponeva alla firma dei risparmiatori traendoli in inganno sulla redditività di operazioni di fatto inesistenti. Sono 57 le parti offese che avrebbero affidato a Florindi cifre che vanno da poche migliaia di euro fino a 360 mila euro, mentre sono oltre venti le vicende per cui la Procura ipotizza l'appropriazione indebita: con un caso eclatante, quello in cui al promotore sarebbero stati affidati 1.481.000 di euro «con l'impegno di impiegarli in prodotti di investimento». Tra le accuse, anche quella di avere simulato la vendita di un immobile di famiglia a una coppia, facendosi consegnare 750 mila euro. Alla Consob, di fronte alla quale non si è mai difeso, non risulta che Florindi abbia restituito le somme sottratte ai clienti.
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