CAMPOBASSO
Uccise il coinquilino e ferì un altro: assolto e nessun risarcimento
La sentenza a Pescara nei confronti di uno studente fuori sede molisano: non era in grado di intendere e di volere al momento dell'episodio
CAMPOBASSO. Aveva teso un agguato in appartamento di studenti termolesi a Pescara, tentando di uccidere un giovane coinquilino, attendendo al buio, il suo arrivo in casa e colpendolo con fendenti alla gola e al capo più volte con un lungo coltello da cucina, poi minacciò di morte un altro studente. La vittima dell'aggressione rimase gravemente ferita, ma riuscì a salvarsi grazie all'intervento dei vicini di casa.
Con queste accuse, per fatti avvenuti un anno fa e scatenati da futili motivi, è comparso davanti al Tribunale di Pescara il giovane studente universitario fuori sede di Termoli (Campobasso). All'esito del processo con rito abbreviato davanti al giudice Nicola Colantonio, il giovane, assistito dall'avvocato termolese Roberto d'Aloisio, è stato assolto.
Decisive per il verdetto che ha escluso conseguenze penali sono sono state le perizie richieste dal difensore, che hanno provato l'incapacità di intendere e di volere del giovane al momento dell'episodio. Il giudice ha anche escluso a carico dell'imputato la richiesta di condanna al risarcimento del danno avanzata dalle parti civili dopo aver rifiutato la proposta di un indennizzo. Attualmente, come disposto dal giudice, il giovane si trova in una struttura sanitaria dove sta affrontando un percorso di recupero socio-psicologico assistito da medici e psicologi. (ansa)