Convenzione con la comunità romena
Una chiesa ortodossa a Fontanelle
Il Comune cede l’area in via Caduti per servizio per realizzare l’opera
PESCARA. Sarà Pescara a ospitare la prima chiesa ortodossa romena mai realizzata prima in Italia. Verrà costruita completamente in legno di quercia, utilizzando materiali e progetti originali. Alla struttura sarà annesso anche un centro sociale e culturale della comunità romena di Pescara. Per consentire la realizzazione dell’opera, il Comune cederà, con diritto di superficie per 99 anni, un terreno di 1.463 metri quadrati in via Caduti per servizio, a ridosso della zona aeroportuale. La parrocchia ortodossa romena verserà 50mila euro come corrispettivo nell’arco di 25 anni.
Ieri mattina, all’Aurum, si è svolta la firma della convenzione che consente di dare il via all’opera. Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Luigi Albore Mascia e all’assessore Nicola Ricotta, l’ambasciatore della Repubblica di Romania presso la Santa Sede Bogdan Tataru-Cazaban, il vescovo della Diocesi ortodossa romena in Italia Siluan, il parroco della chiesa dei Santi Simeone il Giusto e Anna Profetessa padre Alin Iarca e, in rappresentanza della Diocesi di Pescara don Emilio Lonzi.
L'elemento principale del progetto è l'altare rivolto verso est. La chiesa sarà dotata anche di uno spazio all'aperto per dire messa in estate. Al piano terra ci saranno, inoltre, i servizi e una mensa, mentre al primo piano ci sarà l'abitazione del parroco. La chiesa potrà ospitare circa 400 persone; la pianta prevede una lunghezza di 22,46 metri e una larghezza di 6,35 metri. Il progetto rispetta esattamente le specificità delle chiese ortodosse romene con un portico, che segna l'ingresso esposto verso ovest. L'abside avrà una forma poligonale, sopra la navata centrale ci sarà una cupola. È previsto un piano interrato con funzioni di deposito e uno spazio per ospitare il coro. Ogni parte della chiesa, quindi le mura e anche il tetto, verranno rigorosamente costruiti in legno di quercia, che arriverà direttamente dalla Romania, per garantirne l'originalità e la rispondenza alla tradizione. Anche i giunti saranno in legno e, dove necessario, verranno utilizzati chiodi, sempre in legno. Nel centro culturale è stata prevista anche una biblioteca.