Una “finanziaria” da 5 milioni È scontro: emendamenti a raffica 

Il centrodestra presenta una maxi variazione di bilancio: piano per il Natale, cantieri e contributi L’opposizione contesta le spese: ostruzionismo di Pettinari. Il Pd: «Chiederemo correzioni»

PESCARA. Vale 5 milioni di euro la “finanziaria” dell’amministrazione Masci che arriva in consiglio comunale oggi alle ore 8.30. In un elenco di spese lungo 4 pagine e mezze ci sono 690mila euro per le feste di Natale, oltre a un milione e mezzo come «adeguamento canone della Pescara Energia spa, comprensivo delle attività svolte durante il G7», lavori a macchia di leopardo in città per più di un milione, 200mila euro per «l’approvvigionamento di una fornitura completa di vestiario per garantire un idoneo equipaggiamento al corpo di polizia locale».
Si annuncia una seduta da tutti contro tutti, preceduta ieri dalle polemiche in commissione Finanze. E il consiglio potrebbe incagliarsi sugli emendamenti del gruppo civico di Domenico Pettinari: «Depositeremo un emendamento, che mi vede primo firmatario e proponente», dice Pettinari, «per stanziare 100mila euro per “tutela e risanamento ambientale-manutenzione straordinaria del fiume Pescara”. Unitamente ad altri due emendamenti di merito, depositeremo anche cento emendamenti ostruzionistici che serviranno, laddove la maggioranza dovesse rispondere negativamente, a far riflettere ulteriormente l’aula al fine di capire l’importanza di stanziare risorse per il nostro fiume». E Pettinari denuncia tagli alla Protezione civile e «uno stanziamento irrisorio di 10mila euro per la manutezione delle case popolari»: «Da una lettura attenta del bilancio, non possiamo non rilevare alcune somme in diminuzione che ci vedranno fermamente contrari e ci spingeranno a una battaglia senza sconti».
Così l’assessore alle Finanze, Eugenio Seccia di Forza Italia, presenta la manovra: «Sono pochi i Comuni che, in questo periodo dell'anno, promuovono una variazione aumentativa di spesa che è il frutto di una riduzione di spesa e di partite arretrate di Imu e Tari, cioè somme recuperate sul fronte della fiscalità che evidenziano l’efficienza e l’incisività dell’azione del Comune. Saranno rimborsati i cittadini che hanno pagato maggiori imposte (70mila euro)». Seccia annuncia: «Saranno garantite anche le manutenzioni straordinarie di alcune strutture sportive come i campi Flacco, Zanni e lo stadio Adriatico-Cornacchia; 50mila euro per l’installazione di nuove telecamere per aumentare la sicurezza».
L’opposizione va all’attacco in blocco: «Presumo che le risorse saranno investite per eventi che si svolgeranno solo di pomeriggio, visto che la giunta si rifiuta di concedere deroghe al coprifuoco di mezzanotte. Ma ironia a parte», dice il capogruppo Pd Piero Giampietro riferendosi ai limiti imposti ai locali di piazza Muzii, «una città con ambizioni turistiche e un bilancio adeguato deve investire risorse negli eventi: sono sconfortato però dal fatto che tutte le città concorrenti di Pescara, anche quelle che come Pescara hanno rinnovato il consiglio comunale nel corso di quest’anno, sono già in piena promozione del concertone di Capodanno, assorbendo gran parte della domanda potenziale di persone disposte a viaggiare in quel periodo. Pescara invece arriva tardi, nonostante un bilancio generoso: Pescara arriverà fra le ultime città a promuovere il Capodanno in piazza, con un nome che», continua Giampietro, «uscirà settimane dopo le altre città, e senza uno spazio adeguato visto che l’area di risulta è inutilizzabile: il rischio è che si investiranno centinaia di migliaia di euro per un solo evento al quale parteciperanno prevalentemente persone del circondario. In consiglio chiederemo una netta correzione della variazione».
«Una variazione», avverte Paolo Sola del M5S, «che fotografa ancora come per questa amministrazione gli eventi spot siano prioritari rispetto alle vere urgenze della città. E così, i soldi che dovrebbero essere rimborsati dalla Regione per il G7 vengono già reinvestiti completamente su un cartellone di eventi natalizi, in realtà senza certezze né programmazione. Proporremo di investire dove serve davvero: Natale vuol dire anche garantire dignità ai propri cittadini e non continuare a rincorrere eventi raffazzonati organizzati all’ultimo momento che sono solo specchietti per le allodole».
«Circa 500mila euro per eventi natalizi episodici dei quali ancora non si ha forma, più altri 150mila per le luminarie. Eppure», osserva Simona Barba di Avs-Radici in Comune, «dello stesso assessorato sono di competenza le nostre case popolari nel degrado. Proprio domani andrò in sopralluogo per raccogliere la denuncia di una cittadina che, da tempo, lamenta le precarie condizioni di (in)vivibilità».