Vaccini contro l’influenza:  prenotazioni al via da oggi 

La Asl ha richiesto 82.800 dosi, consegnate ai medici di base le prime 50mila La responsabile Soldato: «Necessario immunizzarsi, confidiamo nei cittadini»

PESCARA. Sono 82.800 i vaccini antinfluenzali richiesti dalla Asl di Pescara. Le prime 50mila dosi sono state consegnate ai medici di famiglia che le hanno ritirate nella sede centrale di via Paolini e nelle altre sedi provinciali dell'Unità operativa complessa di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica, diretta dalla dottoressa Graziella Soldato. La distribuzione continuerà anche nelle prossime settimane, ma intanto gli utenti possono avviare le prenotazioni dai medici di base e da oggi, dopo le feste di San Cetteo, l’immunizzazione è possibile nei centri vaccinali previa prenotazione.
Le farmacie non hanno ancora richiesto i vaccini che quest’anno sono di tipo adiuvato e ad alto dosaggio, destinato alla popolazione over 65, e quadrivalenti a dosaggio standard riservati prevalentemente a soggetti appartenenti alle categorie più fragili al di sotto dei 65 anni.
A disposizione ci sono gli spray nasali per bimbi e ragazzi da 2 a 17 anni. Non mancheranno i vaccini anti Covid19, antipneumococcico e contro l’herpes zoster conosciuto come fuoco di Sant’ Antonio. «È importante ridurre la trasmissione complessiva dell’influenza per proteggere i soggetti a maggior rischio», dichiara la dottoressa Soldato, «lo scorso anno abbiamo assistito a un calo generale delle coperture vaccinali con un consistente aumento di sindromi influenzali. Un rallentamento dovuto forse a quella che oggi la comunità scientifica definisce stanchezza vaccinale. Quest’anno è necessario superare questa “stanchezza“ per proteggere se stessi e le persone intorno a noi. Confidiamo nella responsabilità dei medici e nella consapevolezza della popolazione che, vaccinandosi, non solo riduce il rischio individuale di malattia, ma anche il rischio di trasmissione a fragili ad alto rischio».
Il direttore del dipartimento di Igiene ricorda come spesso «la trasmissione più attiva dell’influenza si registra nella popolazione pediatrica che costituisce un driver precoce di diffusione attraverso una stretta condivisione in ambienti comunitari, scolastici e ricreativi». Pertanto è importante anche la vaccinazione pediatrica «dai sei mesi ai sei anni». Così come lo è la vaccinazione antipneumococcica nei pazienti a rischio di qualsiasi età, laddove questi patogeni «sono spesso responsabili di gravi polmoniti». L’altra buona notizia è che i 65enni hanno diritto alla vaccinazione gratuita anche contro lo pneumococco e il fuoco di Sant’Antonio. La dottoressa Soldato ricorda che le vaccinazioni si possono spesso co-somministrare, riducendo gli accessi ambulatoriali, come antinfluenzale e anti Covid oppure antinfluenzale e antipneumococcico. La vaccinazione antinfluenzale, come da indicazioni ministeriali, resta raccomandata in persone di età pari o superiore a 60 anni, donne in gravidanza o post parto, pazienti dai 7 ai 60 anni affetti da patologie che potrebbero aumentare i rischi e le complicanze di malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio; pazienti con diabete e malattie metaboliche, inclusi gli obesi; con insufficienza renale o surrenale cronica, con tumori, malattie congenite, immunodepressi, con malattie infiammatorie croniche, patologie per le quali sono programmati interventi operatori, malattie neuromuscolari, epatopatie croniche.