Venerdì il consiglio sul bilancio
PENNE. Le associazioni sportive di Penne provano a far quadrato per cercare di superare con qualche speranza in più la fase di stallo che in tre mesi ha portato alla chiusura del centro sportivo...
PENNE. Le associazioni sportive di Penne provano a far quadrato per cercare di superare con qualche speranza in più la fase di stallo che in tre mesi ha portato alla chiusura del centro sportivo comunale di contrada Campetto.
Domenica scorsa, presso il bar Centrale di Piazza Luca da Penne, le principali società sportive che in questi anni hanno usufruito delle strutture della cittadella dello sport comunale – il Penne Calcio, la Vertigo 2000, il Città di Penne C5, la Volley Penne, Arcieri Penne, Mtb Team Protek, l’associazione Progetto Gioco, l’Olimpia Calcio, la Vestina Karate Club e altre società – si sono date appuntamento per discutere e cercare una soluzione in maniera costruttiva.
I presidenti e i responsabili delle diverse associazioni sportive, oltre a confrontarsi sui vari problemi che il blocco del centro di contrada Campetto ha inevitabilmente provocato a tutte le realtà, hanno cercato di trovare un’intesa, una strategia comune per poter tornare il prima possibile ad usufruire delle strutture. Oggi le società sportive del capoluogo vestino chiederanno per iscritto all’amministrazione comunale del sindaco Rocco D’Alfonso di poter utilizzare a proprie spese una parte delle strutture di contrada Campetto ferme ormai dallo scorso 29 agosto. Alcune società vorrebbero poter quantomeno disputare le competizioni agonistiche all’interno del palazzetto comunale, mentre il Penne Calcio, ad esempio, sempre a proprie spese, vorrebbe poter utilizzare l’impianto dello stadio di contrada Campetto, dato che il vecchio comunale non ha nemmeno l’agibilità per poter ospitare oltre 100 spettatori. Intanto, in attesa che il Comune decida cosa fare del centro sportivo – se puntare immediatamente su un nuovo bando o su un affidamento temporaneo – le società sportive pennesi sono costrette ad arrangiarsi alla meno peggio: le più fortunate hanno traslocato nei paesi limitrofi, mentre altre, come ad esempio l’associazione d’arrampicata Vertigo 2000, sono state costrette a fermare quasi del tutto le proprie attività.(f.bel.)
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