Via agli aiuti per le persone senza casa, lavoro e reddito
In anteprima il bando da 1,6 milioni della Regione per soccorrere i più poveri
L'AQUILA. Si chiama “Integra” e va in soccorso dei più poveri. Gli emarginati, i senza fissa dimora, gli ex detenuti, chi necessita di un'assistenza giornaliera, di un pasto caldo e un tetto sopra la testa. Persone che, anche in Abruzzo, sono ai margini della società. Non hanno un lavoro, non accedono ai servizi sanitari e sono prive di assistenza legale. A mettere in campo il progetto, che può contare su un finanziamento complessivo di 1 milione 672.977,85 euro, è la Regione Abruzzo, in particolare l'assessorato al sociale, guidato da Roberto Santangelo.
L'avviso, emanato dalla Regione, scadrà il prossimo 30 novembre e prevede la presentazione di proposte di intervento per la nascita dei Centri diurni e notturni per l’inclusione sociale delle persone a rischio di grave marginalità sociale e per il contrasto della condizione dei senza dimora.
INCLUSIONE SOCIALE. L'intento della Regione, espresso chiaramente nell'avviso, «è selezionare soggetti partner la realizzazione di interventi finalizzati all’inclusione sociale delle persone a rischio di grave marginalità sociale». Due i canali di intervento: il sostegno all’inclusione sociale e la lotta alla povertà con interventi di rafforzamento del sistema di accoglienza per le persone e i nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale, la presa in carico e l'accompagnamento nell'ambito degli interventi di Housing ad ampio spettro e la realizzazione di Centri servizi per le persone senza dimora.
La seconda linea d'azione fa riferimento al contrasto alla deprivazione materiale: in altre parole va ad intervenire direttamente nella riduzione delle condizioni di deprivazione materiale dei senza dimora e delle altre persone fragili, prevedendo anche misure di accompagnamento e di inclusione per la lotta alla povertà come la prima accoglienza, l’orientamento ai servizi, l'assistenza nelle pratiche burocratiche.
E ancora, misure di educativa alimentare, sostegno scolastico, sostegno alla ricerca di un lavoro e prima assistenza medica. Un modo per agevolare l'accesso delle persone indigenti anche alla rete dei servizi territoriali.
CHE COSA PREVEDE. Nello specifico, Integra ha come obiettivo un pronto intervento sociale, con unità operative per emergenza e urgenza, l'accoglienza notturna in dormitori e alloggi protetti e autogestiti, l'accoglienza diurna in specifici centri, comunità semiresidenziali e residenziali, circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività formative o socializzanti, il segretariato sociale che include servizi informativi e di orientamento, l'accesso alla residenza anagrafica e fermo posta, l'espletamento delle pratiche e l'accompagnamento ai servizi del territorio. Infine, la presa in carico delle persone senza fissa dimore attraverso una progettazione personalizzata e il sostegno psicologico ed educativo, percorsi formativi e inserimento lavorativo, oltre alla tutela legale. I percorsi riguardano anche l'inclusione sociale e l'acquisizione di autonomia abitativa, oltre all'assistenza materiale e a misure di accompagnamento e servizi in risposta ai bisogni primari. I soggetti che aderiranno al bando, nella formulazione delle proposte progettuali, dovranno tener conto - come evidenziato nell'avviso - «dello sviluppo di un modello strategico integrato, dell'adozione di approcci innovativi, dell'esigenza di presa in carico, attraverso l’attivazione coordinata delle risorse che a livello locale possono essere messe a disposizione, della persona in difficoltà, della necessità di costituire équipe multidisciplinari e della valorizzazione dell’apporto degli enti di terzo settore della regione».
LA SELEZIONE. La Regione individuerà, attraverso una selezione e avendo cura di favorire i territori in cui si concentrano fenomeni di marginalità estrema, le aree in cui si intendono attuare gli interventi e il numero di enti territoriali partner progettuali da finanziare, coerentemente con l’utenza reale e potenziale di persone senza dimora, donne, bambini, ex detenuti. Le proposte possono essere presentate esclusivamente da Ads, organizzazioni no profit, inviando una mail con posta elettronica certificata all'indirizzo: dpg023@pec.regione.abruzzo.it, entro il 30 novembre.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L'avviso, emanato dalla Regione, scadrà il prossimo 30 novembre e prevede la presentazione di proposte di intervento per la nascita dei Centri diurni e notturni per l’inclusione sociale delle persone a rischio di grave marginalità sociale e per il contrasto della condizione dei senza dimora.
INCLUSIONE SOCIALE. L'intento della Regione, espresso chiaramente nell'avviso, «è selezionare soggetti partner la realizzazione di interventi finalizzati all’inclusione sociale delle persone a rischio di grave marginalità sociale». Due i canali di intervento: il sostegno all’inclusione sociale e la lotta alla povertà con interventi di rafforzamento del sistema di accoglienza per le persone e i nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale, la presa in carico e l'accompagnamento nell'ambito degli interventi di Housing ad ampio spettro e la realizzazione di Centri servizi per le persone senza dimora.
La seconda linea d'azione fa riferimento al contrasto alla deprivazione materiale: in altre parole va ad intervenire direttamente nella riduzione delle condizioni di deprivazione materiale dei senza dimora e delle altre persone fragili, prevedendo anche misure di accompagnamento e di inclusione per la lotta alla povertà come la prima accoglienza, l’orientamento ai servizi, l'assistenza nelle pratiche burocratiche.
E ancora, misure di educativa alimentare, sostegno scolastico, sostegno alla ricerca di un lavoro e prima assistenza medica. Un modo per agevolare l'accesso delle persone indigenti anche alla rete dei servizi territoriali.
CHE COSA PREVEDE. Nello specifico, Integra ha come obiettivo un pronto intervento sociale, con unità operative per emergenza e urgenza, l'accoglienza notturna in dormitori e alloggi protetti e autogestiti, l'accoglienza diurna in specifici centri, comunità semiresidenziali e residenziali, circoli ricreativi o laboratori destinati allo svolgimento di attività formative o socializzanti, il segretariato sociale che include servizi informativi e di orientamento, l'accesso alla residenza anagrafica e fermo posta, l'espletamento delle pratiche e l'accompagnamento ai servizi del territorio. Infine, la presa in carico delle persone senza fissa dimore attraverso una progettazione personalizzata e il sostegno psicologico ed educativo, percorsi formativi e inserimento lavorativo, oltre alla tutela legale. I percorsi riguardano anche l'inclusione sociale e l'acquisizione di autonomia abitativa, oltre all'assistenza materiale e a misure di accompagnamento e servizi in risposta ai bisogni primari. I soggetti che aderiranno al bando, nella formulazione delle proposte progettuali, dovranno tener conto - come evidenziato nell'avviso - «dello sviluppo di un modello strategico integrato, dell'adozione di approcci innovativi, dell'esigenza di presa in carico, attraverso l’attivazione coordinata delle risorse che a livello locale possono essere messe a disposizione, della persona in difficoltà, della necessità di costituire équipe multidisciplinari e della valorizzazione dell’apporto degli enti di terzo settore della regione».
LA SELEZIONE. La Regione individuerà, attraverso una selezione e avendo cura di favorire i territori in cui si concentrano fenomeni di marginalità estrema, le aree in cui si intendono attuare gli interventi e il numero di enti territoriali partner progettuali da finanziare, coerentemente con l’utenza reale e potenziale di persone senza dimora, donne, bambini, ex detenuti. Le proposte possono essere presentate esclusivamente da Ads, organizzazioni no profit, inviando una mail con posta elettronica certificata all'indirizzo: dpg023@pec.regione.abruzzo.it, entro il 30 novembre.
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