Via Salieri, le case popolari incompiute
Cantiere fermo da mesi, la giunta Di Mattia prevede 650 mila euro per l’ultimazione. L’assessore Aliano: via gli abusivi
MONTESILVANO. La posa della prima pietra avvenne nell’aprile del 2010, 320 giorni dopo (dunque nel marzo dell’anno successivo) il cantiere avrebbe dovuto chiudere e la palazzina consegnata al Comune. Invece, quasi due anni e mezzo dopo, l’edificio posto tra via Salieri e via Tamigi che dovrebbe ospitare 12 alloggi popolari è un cantiere abbandonato, ormai da molto tempo. Come riporta il cartello dei lavori è un progetto da 1 milione e 400 mila euro come da contratto stipulato il 15 gennaio del 2010. Quattro mesi più tardi venne aperto il cantiere. Il Comune investì 200 mila euro nella costruzione di quelle case, il resto era denaro della Regione. All’interno della struttura ci sono appartamenti da 80 e 60 metri quadrati distribuiti su tre piani: un alloggio su quattro è stato costruito per ospitare persone che soffrono di disabilità. Inoltre sono presenti anche 12 box auto, uno per ogni casa, realizzati al piano terra. Attualmente l’opera resta un’incompiuta pur essendo a circa l’’80 per cento dell’ultimazione. Restano da completare gli esterni con la realizzazione dei balconi e gli interni sono ancora al grezzo, da rifinire. Una soluzione per quest’opera incompiuta potrebbe essere la previsione nel bilancio, fatta dalla giunta guidata da Attilio Di Mattia, di 325 mila euro per quest’anno utili al completamento di sei alloggi e di altrettanto denaro nel 2013 per l’ultimazione degli altri sei. Come conferma l’assessore alle Politiche Sociali Anthony Aliano, i lavori nel cantiere dovrebbero riprendere entro la fine dell’anno. Il problema dell’edilizia residenziale in città è molto sentito: in totale sono 381 le case popolari dislocate sul territorio e sono oltre 160 le persone che vivono in situazione di disagio e in attesa dell’assegnazione di un alloggio. Le abitazioni di proprietà del Comune sono 41 e questa rappresenta un’anomalia secondo Aliano: «Il Comune di Pescara possiede 1.300 alloggi di proprietà, se facessimo la proporzione Montesilvano dovrebbe averne circa 700, ma così non è. Vantiamo anche un credito di oltre 200 mila euro di mancato pagamento dei canoni, accumulato negli anni. Ma la situazione non più sopportabile è quella di chi occupa un alloggio illegittimamente. Dei 41 alloggi popolari del Comune oltre il 30% degli assegnatari risulta moroso, mentre il 5% con contratto scaduto. I canoni vanno dai 14,20 agli 80 euro. Ma la situazione più paradossale è quella che si è verificata con le case parcheggio, quelle per cui il Comune affitta da un privato ad un dato prezzo e poi concede in sub locazione ad un canone calmierato che non supera il 20% dell'affitto posto a carico del Comune con contratto principale. Uno strumento per la politica di inclusione che si è rivelato, nel tempo, un vero e proprio fallimento. Basti pensare che sui circa 20 alloggi di questo tipo solo un assegnatario, forse al massimo due, è legittimato a starvi, mentre l'80% ha uno sfratto per morosità già avviato e il restante per finita locazione. ho intenzione di avviare le procedure esecutive di sfratto per quanto riguarda gli alloggi di nostra proprietà, qualora non si risolvessero in tempi brevissimi le situazioni di morosità e altesì di essere intransigente con chi occupa illegittimamente gli alloggi popolari. Per i tre alloggi Ater, che sono di fatto liberi, invito l'Ente a trovare le risorse necessarie per la messa in pristino degli stessi, in modo tale da renderli conformi e dunque disponibili.
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