PESCARA
Viaggio in treno da incubo, biglietti rimborsati
Lavori sulla linea e locomotore rotto, la notte scorsa, sul Freccia Argento partito da Milano alle 17.35. I passeggeri arrivano a destinazione con 5 ore di ritardo
ANCONA. Viaggio da incubo la notte scorsa per i 145 passeggeri del treno 35845 Freccia Argento partito da Milano alle 17:35 di ieri e arrivato a Pescara alle sei di stamattina, grazie a un locomotore di riserva, con un ritardo di circa cinque ore. I tempi del convoglio, come riferisce uno dei passeggeri diretto a Pescara, sono stati rallentati da lavori di manutenzione nella zona di Faenza ma soprattutto da un guasto al locomotore avvenuto nella zona di Grottammare (Ascoli Piceno) poco dopo mezzanotte. Ciò ha causato notevoli disagi ai viaggiatori alcuni dei quali, durante lo stop del treno, hanno chiamato il 113 e i vigili del fuoco per segnalare anche una situazione di scarsa areazione a bordo. Le Ferrovie dello Stato fanno sapere che provvederanno al rimborso integrale dei biglietti ai passeggeri ma anche di aver «attivato tutte le procedure tecniche per garantire il prosieguo del viaggio nella massima sicurezza di viaggiatori e dipendenti»; procedure che di notte sono ovviamente più lunghe e complicate. Il personale di bordo, informano le Fs, ha cercato di riparare il guasto per riattivare il locomotore e poi, visto che non era possibile, ha fatto arrivare una motrice di riserva partita da Pescara verso le 2 con il personale di condotta reperibile. Nel frattempo, Trenitalia aveva anche verificato la possibilità di far arrivare bus per trasbordare i passeggeri ma a quell'ora non ce n'erano. Il nuovo locomotore è arrivato a Grottammare verso le 3.15 e, anche in quel momento, non erano disponibili bus per trasferire i passeggeri. Così, dopo aver completato le procedure del caso, alle 4.30, il convoglio ha ripreso il suo viaggio per arrivare a Pescara con circa 285 minuti di ritardo sull'orario previsto.