Antonetti: «Non pensavo di perdere così»
Per il presidente della Tercas Teramo la squadra è mancata nel carattere e nella tecnica
TERAMO. Perdere così fa male. Senza lottare, senza mai entrare in partita, con un distacco pesante, col record negativo di punti segnati. Per la Banca Tercas Teramo la sconfitta del Palalido è stata una disfatta sia dal punto di vista caratteriale sia più propriamente sportivo.
«Brutta sconfitta», è l’osservazione obbligata del presidente Carlo Antonetti, «mi aspettavo una partita del tutto diversa, sia come atteggiamento che dal punto di vista tecnico». Tutti se l’aspettavano: le ultime partite fra Teramo e Milano autorizzavano a sperare in un match entusiasmante, sempre in bilico, magari perso dai biancorossi abruzzesi, ma con ben altra condotta di gara.
Un’aspettativa cresciuta anche in seguito alla prova - quella sì entusiasmante - offerta dal Teramo nella precedente trasferta di Caserta. «Io però penso che come non eravamo diventati dei fenomeni dopo Caserta», osserva ancora Antonetti, «adesso non siamo dei brocchi totali dopo la sconfitta di Milano, seppure maturata in modo così brutto. Loro sono stati molto bravi ad aggredirci subito e noi ci siamo fatti aggredire senza reagire, e questo non va bene».
Nella gara del Palalido il solo Diener e in parte Jurak si sono salvati dal naufragio generale, nel quale è affondato anche Valerio Amoroso, ed è stata una delle pochissime partite sbagliate in una stagione in cui, al contrario, ha avuto un’eccezionale continuità di rendimento. Può darsi che il lungo biancorosso abbia perso un po’ di concentrazione perchè continuamente beccato dal pubblico milanese, col quale non ha prrecisamente un buon feeling, visto che anche in precedenti occasioni è finito spesso e volentieri nel mirino dei sostenitori dell’Olimpia. Quello che è accaduto domenica pomeriggio, però, è andato un po’ oltre se è vero che è costato all’Armani Jeans una multa di 2000 euro per «offese ripetute e frequenti del pubblico a un tesserato avversario ben individuato», come recita il comunicato della Lega sulle sanzioni disciplinari. «Amoroso è stato insultato continuamente», conferma Antonetti, «ed è stata una cosa molto antipatica, anche perché è un giocatore corretto».
I milanesi non la pensano così, ma naturalmente non è questa ciscostanza che può spiegare la sconfitta di domenica scorsa, che pone il Teramo in una posizione di classifica non ancora allarmante ma sicuramente difficile, con la zona retrocessione sotto di quattro punti. Mancano otto partite al termine della stagione regolare e il calendario offre qualche spunto di ottimismo per la Tercas: quattro partite in casa più la trasferta a Napoli con i due punti garantiti. «Ora valgono le stesse considerazioni», dice in proposito il presidente biancorosso, «che avevo espresso nelle settimane scorse: questa partita con Milano va subito archiviata e bisogna fare di tutto per vincere con Biella. Il calendario? La storia ci insegna che i calendari diventano facili o difficili a seconda di come giochi».
«Brutta sconfitta», è l’osservazione obbligata del presidente Carlo Antonetti, «mi aspettavo una partita del tutto diversa, sia come atteggiamento che dal punto di vista tecnico». Tutti se l’aspettavano: le ultime partite fra Teramo e Milano autorizzavano a sperare in un match entusiasmante, sempre in bilico, magari perso dai biancorossi abruzzesi, ma con ben altra condotta di gara.
Un’aspettativa cresciuta anche in seguito alla prova - quella sì entusiasmante - offerta dal Teramo nella precedente trasferta di Caserta. «Io però penso che come non eravamo diventati dei fenomeni dopo Caserta», osserva ancora Antonetti, «adesso non siamo dei brocchi totali dopo la sconfitta di Milano, seppure maturata in modo così brutto. Loro sono stati molto bravi ad aggredirci subito e noi ci siamo fatti aggredire senza reagire, e questo non va bene».
Nella gara del Palalido il solo Diener e in parte Jurak si sono salvati dal naufragio generale, nel quale è affondato anche Valerio Amoroso, ed è stata una delle pochissime partite sbagliate in una stagione in cui, al contrario, ha avuto un’eccezionale continuità di rendimento. Può darsi che il lungo biancorosso abbia perso un po’ di concentrazione perchè continuamente beccato dal pubblico milanese, col quale non ha prrecisamente un buon feeling, visto che anche in precedenti occasioni è finito spesso e volentieri nel mirino dei sostenitori dell’Olimpia. Quello che è accaduto domenica pomeriggio, però, è andato un po’ oltre se è vero che è costato all’Armani Jeans una multa di 2000 euro per «offese ripetute e frequenti del pubblico a un tesserato avversario ben individuato», come recita il comunicato della Lega sulle sanzioni disciplinari. «Amoroso è stato insultato continuamente», conferma Antonetti, «ed è stata una cosa molto antipatica, anche perché è un giocatore corretto».
I milanesi non la pensano così, ma naturalmente non è questa ciscostanza che può spiegare la sconfitta di domenica scorsa, che pone il Teramo in una posizione di classifica non ancora allarmante ma sicuramente difficile, con la zona retrocessione sotto di quattro punti. Mancano otto partite al termine della stagione regolare e il calendario offre qualche spunto di ottimismo per la Tercas: quattro partite in casa più la trasferta a Napoli con i due punti garantiti. «Ora valgono le stesse considerazioni», dice in proposito il presidente biancorosso, «che avevo espresso nelle settimane scorse: questa partita con Milano va subito archiviata e bisogna fare di tutto per vincere con Biella. Il calendario? La storia ci insegna che i calendari diventano facili o difficili a seconda di come giochi».
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