«Avevamo tre punti in tasca»

Il rammarico di Rebecchi. Il rossonero Vastola: buona reazione.

AVEZZANO. La copertina di giornata è ovviamente per lui: Gianluca Sansone, il grande ex che ha mandato in archivio l’1-1 del Dei Marsi. Un gol tanto spettacolare quanto pesante quello del fantasista di proprietà del Siena. Una rete, la prima in maglia rossonera, festeggiata ma senza esultare. «Quando ho visto la palla gonfiare la rete ho provato una grandissima gioia», spiega Sansone, «ma non ho voluto esultare per rispetto di una società che mi è rimasta dentro il cuore, con cui ho trascorso due anni stupendi e a cui devo la mia esplosione». Un’emozione fortissima giocare contro la squadra che lo ha lanciato, ma ciò non gli ha negato di risultare decisivo. «Una partita che si era messa male», confessa il fantasista di Pagliari, «dopo un primo tempo equilibrato. La ripresa, invece, è stata di pura sofferenza e per fortuna abbiamo trovato il gol del pari nel recupero. Poi, addirittura, potevamo anche vincerla, ma il pari è giusto».

Gol a parte, si è visto un buon Sansone, sebbene sia stato lontano dai campi di gioco per molto tempo. «Ma ora sto bene e sono a completa disposizione del mister». Poi siparietto finale con Cappellacci, suo ex allenatore, che lo manda scherzosamente a quel paese. Soddisfatto anche Vastola, colui che ha dato inizio all’azione dell’1-1. «Ho buttato la palla in mezzo, poi sono stati bravissimi Morante a spizzare e Sansone a segnare. Abbiamo giocato benissimo e, secondo me, avremmo potuto vincere. Poi l’espulsione e il gol ci hanno complicato la vita. Però abbiamo reagito, fino a trovare il giusto pari». E dire che, dopo il primo tempo, il presidente marsicano Sabatino Stornelli aveva sentenziato, in tribuna stampa, che «tutti i migliori, come Molinari e Cesar, sono in panchina», esprimendo una certa disapprovazione verso le scelte tecniche.

E i cambi sono arrivati, anche se tutti forzati: Berra out già nella prima frazione a causa di un sospetto stiramento, Bettini fuori per un risentimento agli adduttori della gamba destra e Ferraresi, apparentemente il più preoccupante, uscito malconcio per un guaio muscolare dopo una ricaduta scomposta. In panchina, come secondo portiere, c’era Meo, visto il forfait di Merletti durante la rifinitura del sabato. «Sono contento a metà», esordisce Mario Rebecchi, l’autore del momentaneo vantaggio, «mi fa piacere per il gol ma con la vittoria avrebbe avuto un sapore più dolce. I tre punti li sentivamo già in tasca quando è arrivato il gol del pareggio. Per quanto mi riguarda sono felice per avere giocato, visto che nelle ultime gare ero stato messo un po’ in disparte». Deluso Michel Cruciani, altro ex (è stato a Lanciano per due stagioni, prima di andare via non proprio con strette di mano e pacche sulle spalle). «Non riesco proprio a mandare giù quell’errore sotto porta», confessa il centrocampista marsicano, «sono dispiaciuto perché mi sarei tolto un bel sassolino dalla scarpa.

Sarebbe stata una bella soddisfazione fare gol alla mia ex squadra. Un peccato e mi dispiace tantissimo, perché avremmo chiuso il match. Per il resto, la gara l’abbiamo ben giocata, senza mai rischiare tanto e soprattutto senza buttare mai la palla». L’ultimo commento ad Alessandro Birindelli, che si intrattiene a firmare autografi a un gruppo di giovani tifosi. «È stata la migliore partita della Valle del Giovenco», sottolinea l’ex juventino, «continuo a vedere progressi che fanno ben sperare per raggiungere quanto prima la quota salvezza. Il Lanciano è una squadra fisica e lo sapevamo. Dovevamo chiudere la gara e non siamo stati bravi a farlo. Adesso prepariamoci alla trasferta di Verona. Sarà difficile, contro una squadra che ambisce a salire di categoria. Ma siamo consapevoli della nostra forza».