CALCIO / SERIE D

Avezzano, via Giampaolo. Montani resta alla Vastese 

I marsicani cambiano: in panchina il vice La Nera, poi Di Marzio o Cerone. Il presidente biancorosso Bolami invece conferma il tecnico e striglia i giocatori: «Sono stufo, vi dovete svegliare»

CHIETI. L’Avezzano saluta Federico Giampaolo, la Vastese va avanti con Fabio Montani almeno fino a domani, mercoledì 13. È una stagione travagliata per i marsicani e i biancorossi: entrambi partiti con l’obiettivo di vincere il campionato, si ritrovano a 12 giornate dalla fine a lottare per non retrocedere.

In casa Avezzano è arrivato l’ennesimo scossone. Dopo l’addio del presidente Gianni Paris e di mezza squadra a dicembre, il neo patron Luciano D’Alessandro ha deciso di sollevare dall’incarico Giampaolo, contestato dalla tifoseria dopo la sconfitta con il Matelica, la quarta consecutiva in casa. «Una risoluzione consensuale», precisa D’Alessandro, «abbiamo preso insieme questa decisione per dare una scossa e cercare di salvare il salvabile. Mi dispiace molto per Federico, al quale resterò legato da una profonda stima. Ma qualcosa andava fatto». La squadra è stata affidata momentaneamente a Paolo La Nera, vice di Giampaolo, che dovrebbe andare in panchina domani nel turno infrasettimanale sul campo della Sammaurese dove mancherà lo squalificato Fanti. La società, però, si sta già muovendo per prendere un nuovo allenatore. Circolano i nomi di Matteo Di Marzio, 46 anni, ex Nerostellati, squadra con la quale ha vinto il campionato di Eccellenza prima di dimettersi a metà della passata stagione in D, e del marsicano Ersilio Cerone, 56 anni, ex Giulianova e già in passato sulla panchina biancoverde. Alla lista potrebbero aggiungersi altri profili. La società si è presa del tempo prima di scegliere il successore di Giampaolo perché in questo momento sa che non può più sbagliare.

Nessun ribaltone, invece, a Vasto. Il presidente Franco Bolami (nella foto) ha confermato la fiducia a Montani, che per ora allontana l’ombra di un ritorno di Colavitto, ma ieri mattina si è fatto sentire negli spogliatoi. Il numero uno biancorosso ha avuto un lungo faccia a faccia con la squadra e l’allenatore. «Ora basta», tuona Bolami, «domenica mi sono vergognato: quello che ho visto in campo è stato uno schifo. In sei mesi non ho fatto mancare nulla ai giocatori, ho pagato tutti gli stipendi. Mi sono rotto le scatole. Mi aspetto una reazione immediata già da Recanati, altrimenti prenderò provvedimenti. Non guardo in faccia più a nessuno: la Vastese non è una squadra da buttare, quindi è ora di darsi una svegliata perché io di certo non retrocedo». La società può rinforzare la squadra, pescando dal mercato degli svincolati. A Recanati serve un’impresa considerando anche che Montani non ha gli squalificati Leonetti e Capellupo.

Domani scendono in campo anche le altre abruzzesi. Il Francavilla riceve al Valle Anzuca il fanalino di coda Castelfidardo senza lo squalificato Bellanca, mentre il SN Notaresco perde Candellori per la trasferta di Isernia. Impegni esterni anche per il Real Giulianova, di scena sul campo della Sangiustese, e per il Pineto che affronta la Jesina.
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