Banca Tercas, è l’ora della rivincita
Sei mesi dopo la beffa dei play off il Teramo ritrova l’Armani Jeans Milano.
TERAMO. Desiderio di rivalsa, necessità di approfittare della seconda gara casalinga consecutiva, voglia di dimostrare al proprio pubblico di aver superato i problemi che hanno caratterizzato lo stentato avvio di campionato. Sono tante le molle che potrebbero spingere la Banca Tercas Teramo a trovare il successo questa sera nell’anticipo della settima giornata di campionato e rimettere in sesto una classifica che al momento è ancora deficitaria. Anche se l’avversario odierno è una grande del basket come l’Armani Jeans Milano e anche se il Teramo continua a non poter giocare a ranghi completi. Ma sarà probabilmente il desiderio di rivalsa la molla più potente, soprattutto per chi c’era anche allora, quel 24 maggio al Palalido di Milano, gara-4 dei play off scudetto. A 14 secondi dalla sirena la Tercas è in vantaggio di due punti e ha la palla in mano.
O meglio, ce l’ha Moss che deve effettuare una rimessa, ma gli arbitri gli fischiano una molto dubbia, per non dire inesistente, infrazione di 5 secondi: Milano gestisce al meglio l’ultimo possesso, Katelynas insacca una tripla dallo scarico di Price andato in pentrazione e Teramo dice addio alle semifinali play off. I nomi dei protagonisti di quegli ultimi, concitati momenti della partita ci ricordano che le due squadre sono molto cambiate, ma per gente come Poeta, Amoroso, Lulli, Hoover, Cerella e lo stesso coach Capobianco quella ferita ancora brucia. Milano non ha più dalla sua l’atletismo esplosivo di Hawkins (principale attore nel successo dell’Aj contro la Banca Tercas), ma sta trovando nell’abruzzese Mancinelli (ala piccola o forte a seconda delle necessità) un sicuro punto di riferimento.
Cresciuto nel rendimento come il resto della squadra, che - al pari di Teramo - ha avuto un avvio un po’ stentato, il “Mancio” potrebbe anche giocare insieme a Mike Hall (che parte dalla panchina), al quale ha soffiato il posto da titolare. «Milano viene da due vittorie consecutive, e sta giocando un’ottima pallacanestro», osserva il coach della Banca Tercas Andrea Capobianco. «La sua pericolosità sta nell’avere mille modi per prendere vantaggio, partendo da Rocca in area, passando per tutti gli altri, che hanno grandi capacità individuali, per finire con gli uno contro uno e i pick and roll di Finley e Bulleri. Da parte nostra ci dovrà essere massima attenzione in ogni piccolo dettaglio.
Il cuore e la grinta dovranno darci la spinta necessaria, la difesa dovrà essere il nostro punto di forza: cercheremo di mettere sistematicamente granelli di sabbia nei loro ingranaggi per rendere difficoltose le letture delle varie situazioni. La partita con l’Olimpia ha sempre un grande fascino, per la storia che accompagna questo nome, per le due partite di campionato giocate lo scorso anno, e per le 4 entusiasmanti repliche nei play off. Anche in questo caso mi aspetto dunque un match molto duro, ma bello ed affascinante, in cui il nostro fantastico pubblico potrà mettere la ciliegina sulla torta, con la sua capacità di darci nei momenti difficili la spinta determinante».
O meglio, ce l’ha Moss che deve effettuare una rimessa, ma gli arbitri gli fischiano una molto dubbia, per non dire inesistente, infrazione di 5 secondi: Milano gestisce al meglio l’ultimo possesso, Katelynas insacca una tripla dallo scarico di Price andato in pentrazione e Teramo dice addio alle semifinali play off. I nomi dei protagonisti di quegli ultimi, concitati momenti della partita ci ricordano che le due squadre sono molto cambiate, ma per gente come Poeta, Amoroso, Lulli, Hoover, Cerella e lo stesso coach Capobianco quella ferita ancora brucia. Milano non ha più dalla sua l’atletismo esplosivo di Hawkins (principale attore nel successo dell’Aj contro la Banca Tercas), ma sta trovando nell’abruzzese Mancinelli (ala piccola o forte a seconda delle necessità) un sicuro punto di riferimento.
Cresciuto nel rendimento come il resto della squadra, che - al pari di Teramo - ha avuto un avvio un po’ stentato, il “Mancio” potrebbe anche giocare insieme a Mike Hall (che parte dalla panchina), al quale ha soffiato il posto da titolare. «Milano viene da due vittorie consecutive, e sta giocando un’ottima pallacanestro», osserva il coach della Banca Tercas Andrea Capobianco. «La sua pericolosità sta nell’avere mille modi per prendere vantaggio, partendo da Rocca in area, passando per tutti gli altri, che hanno grandi capacità individuali, per finire con gli uno contro uno e i pick and roll di Finley e Bulleri. Da parte nostra ci dovrà essere massima attenzione in ogni piccolo dettaglio.
Il cuore e la grinta dovranno darci la spinta necessaria, la difesa dovrà essere il nostro punto di forza: cercheremo di mettere sistematicamente granelli di sabbia nei loro ingranaggi per rendere difficoltose le letture delle varie situazioni. La partita con l’Olimpia ha sempre un grande fascino, per la storia che accompagna questo nome, per le due partite di campionato giocate lo scorso anno, e per le 4 entusiasmanti repliche nei play off. Anche in questo caso mi aspetto dunque un match molto duro, ma bello ed affascinante, in cui il nostro fantastico pubblico potrà mettere la ciliegina sulla torta, con la sua capacità di darci nei momenti difficili la spinta determinante».