Banca Tercas, attenta Ferrara è convinta che farà il colpaccio

L’ex di turno Grundy vuole ripetere il duello con Poeta.

TERAMO. C’è una cosa che accomuna la Banca Tercas Teramo e la Carife Ferrara, prossime avversarie, domenica al Palascapriano, nella prima giornata del girone di ritorno: entrambe, anche se per motivi diversi, non sono molto soddisfatte del loro girone di andata. Ferarra perché la sua classifica è ancora deficitaria (8 punti); il Teramo per non essere riuscito ad entrare nella Final Eight di Coppa Italia, un traguardo che era ampiamente alla sua portata.

Ferrara arriva a Teramo da virtuale ultima in classifica (se esclude Napoli è così) ma sta recuperando fiducia ed entusiasmo dopo la vittoria di domenica scorsa sull’Angelico Biella e quella, ancora più esaltante della 13ª giornata sulla Benetton.
Un entusiasmo di cui si trova ampio riscontro sulla stampa ferrarese: giocatori e dirigenti si dicono convinti di poter fare il colpaccio a Teramo, memori del risultato (90-83) con cui il Club sconfisse i biancorossi al Palasegest nella gara di andata, ma soprattutto forti del notevole miglioramento del gioco espresso nelle ultime giornate. Un progresso coinciso con la rincuia a Jamison e la crescita della giovane ala-centro Valerio Mazzola, ferarrese doc, che sta trovando sempre più spazio nelle rotazioni dei lunghi (19 minuti per lui nella partita di domenica scorsa con Biella).

Sarà un bel duello da vedere quello di Mazzola con Amoroso, ma il duello più atteso è ovviamente quello fra i playmaker: da una parte Giuseppe Poeta e dall’altra Anthony Grundy, indimenticato ex biancorosso. Nel match di andata fu l’americano a prevalere e anche per la partita di domenica Grundy conta di ripetere la stesa chiave tattica, cioè portarsi Poeta sotto canestro per creare situazioni di vantaggio. Sempre se sarà il play campano a marcarlo. Di sicuro Grundy sarà uno di quelli da tenere maggiormente d’occhio: è il secondo marcatore del campionato dopo Gary Neal e sta segnando con una media di 19,27 punti, staccando nettamante un formidabile tiratore come Pietro Aradori, al terzo posto di questa classifica con una media di 17,80. Del resto c’è poco da scoprire di Grundy: quando era in biancorosso nell’anno della salvezza conquistata all’utima gara - alla quale contribuì in maniera determinante pur essendo infortunato - il giocatore americano chiuse la stagione 2006-2007 con una media punti di 18,2.

Anche nella partita dell’11 ottobre scorso fece la sua parte con 19 punti (23 quelli di Luke Jackson), ma era un Teramo piuttosto malmesso quello che andò a giocare al Palasegest: Amoroso non scese nemmeno in campo, Young era parecchio acciaccato e per completare le rotazioni nel reparto lunghi coach Capobianco dovette impiegare anche l’under 19 Polonara nei minuti caldi della partita, non nel “garbage time” in cui di solito si mandano in campo i giovani aggregati alla prima squadra.