Non basta alla Carife un Grundy straordinario. Teramo rischia di sciupare tutto negli ultimi dieci secondi
Banca Tercas, due punti di forza
I biancorossi vincono di un soffio una gara molto fisica contro Ferrara
TERAMO. Tutto in dieci secondi. Bobby Jones, che ha appena schiacciato di rabbia e di forza per il 71-69 (forse commettendo infrazione di passi, secondo il coach di Ferrara Giorgio Valli), ruba una palla preziosisima sulla rimessa dei ferraresi.
Nel ripartire probabilmente subisce un fallo; gli arbitri invece danno rimessa alla Banca Tercas, ma va bene così: il tabellone dice che mancano 6 secondi e 11 centesimi, bisogna gestire quest’ultimo possesso ed è fatta. E invece i biancorossi rischiano di sciupare tutto con Jurak che rimette la palla lanciandola a velocità supersonica verso un lontano Hoover (unico smarcato,) che anche un po’ per colpa sua non ci arriva. I sei secondi e rotti passano a Ferrara. Grundy prova la tripla del sorpasso in extremis, ma Jones e Hoover intercettano e arriva la liberazione della sirena a sciogliere la tensione in campo e sugli spalti.
Così la Banca Tercas Teramo ha vinto la sua partita, riprendendo a muovere la classifica dopo due stop consecutivi. Una gara molto fisica, con difese arcigne che hanno tenuto basse le percentuali, tranne quella di Anthony Grundy, un mitragliere pazzesco che da solo ha realizzato quasi la metà dei punti della Carife Ferrara. Dall’altra parte la palma di top scorer è andata a un concretissimo Valerio Amoroso, che oltre a segnare 20 punti, ha tenuto a galla la squadra nell’ultimo quarto. Insieme a quella sua, va sottolineata la prova di Jones (18 punti), che a sua volta ha avuto il merito di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti difficili, oltre a realizzare quella schiacciata a dieci secondi dalla fine facendosi largo fra una selva di avversari. Un Jones che, diversamente dal solito, non si è spento dopo i primi tre falli, ma anzi ha aumentato l’intensità anche con quattro falli a carico.
Le difese, dunque, hanno avuto il sopravvento in una gara che non ha mai avuto un break decisivo degli uni o degli altri. La difesa di Ferrara è stata costante, quella biancorossa un po’ meno, ma certo ha avuto il merito di aver fermato il secondo miglior cannoniere della serie A, cioè Luke Jackson, limitato un pericoloso uomo d’area come Sharrod Ford, mentre non è riuscita a prendere le misure allo scatenato Grundy.
Il 39-34 con cui la Banca Tercas va al ripsoso, pur non essendo un gran vantaggio, sembra poter dare un certo indirizzo alla partita, ma nel terzo quarto Ferrara segna un parziale di 0-8 e trova il massimo vantaggio (più 7) verso la fine della frazione, quando sale sul 50-57. Sotto i tabelloni Ford appare più dinamico dei lunghi biancorossi, ma a metà dell’ultima frazione i canestri di Amoroso rimettono le cose a posto. Inevitabile il punto a punto fino alla schiacciata di Jones e gli ultimi pazzeschi dieci secondi della partita.
Nel ripartire probabilmente subisce un fallo; gli arbitri invece danno rimessa alla Banca Tercas, ma va bene così: il tabellone dice che mancano 6 secondi e 11 centesimi, bisogna gestire quest’ultimo possesso ed è fatta. E invece i biancorossi rischiano di sciupare tutto con Jurak che rimette la palla lanciandola a velocità supersonica verso un lontano Hoover (unico smarcato,) che anche un po’ per colpa sua non ci arriva. I sei secondi e rotti passano a Ferrara. Grundy prova la tripla del sorpasso in extremis, ma Jones e Hoover intercettano e arriva la liberazione della sirena a sciogliere la tensione in campo e sugli spalti.
Così la Banca Tercas Teramo ha vinto la sua partita, riprendendo a muovere la classifica dopo due stop consecutivi. Una gara molto fisica, con difese arcigne che hanno tenuto basse le percentuali, tranne quella di Anthony Grundy, un mitragliere pazzesco che da solo ha realizzato quasi la metà dei punti della Carife Ferrara. Dall’altra parte la palma di top scorer è andata a un concretissimo Valerio Amoroso, che oltre a segnare 20 punti, ha tenuto a galla la squadra nell’ultimo quarto. Insieme a quella sua, va sottolineata la prova di Jones (18 punti), che a sua volta ha avuto il merito di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti difficili, oltre a realizzare quella schiacciata a dieci secondi dalla fine facendosi largo fra una selva di avversari. Un Jones che, diversamente dal solito, non si è spento dopo i primi tre falli, ma anzi ha aumentato l’intensità anche con quattro falli a carico.
Le difese, dunque, hanno avuto il sopravvento in una gara che non ha mai avuto un break decisivo degli uni o degli altri. La difesa di Ferrara è stata costante, quella biancorossa un po’ meno, ma certo ha avuto il merito di aver fermato il secondo miglior cannoniere della serie A, cioè Luke Jackson, limitato un pericoloso uomo d’area come Sharrod Ford, mentre non è riuscita a prendere le misure allo scatenato Grundy.
Il 39-34 con cui la Banca Tercas va al ripsoso, pur non essendo un gran vantaggio, sembra poter dare un certo indirizzo alla partita, ma nel terzo quarto Ferrara segna un parziale di 0-8 e trova il massimo vantaggio (più 7) verso la fine della frazione, quando sale sul 50-57. Sotto i tabelloni Ford appare più dinamico dei lunghi biancorossi, ma a metà dell’ultima frazione i canestri di Amoroso rimettono le cose a posto. Inevitabile il punto a punto fino alla schiacciata di Jones e gli ultimi pazzeschi dieci secondi della partita.