Basket, Roseto si rialza e sbanca Treviso

Nell’anticipo impresa degli Sharks che vincono sul campo della prima della classe: Jackson sugli scudi

TREVISO. Squali spietati, incredibilmente determinati. Una squadra data in crisi viene a sbancare il Palaverde nella maniera più autoritaria possibile, con un terzo quarto da favola ed un Jackson da Nba.

Di fronte una De Longhi che è andata a sprazzi, ma che una volta vistasi sorpassata non ha più trovato le energie per replicare, lasciando via libera ad un successo esterno a dir poco rivitalizzante che potrebbe cambiare le prospettive future.

Chiaro, la conferma di coach Trullo non ha portato che serenità, e lo si è visto. Settimana travagliata per Tvb; Cefarelli e Fabi out.

Primo quarto a fiammate: inizia Treviso, che si inerpica sul 12-3 al 3’ grazie anche ad un Powell in versione uomo assist, e prosegue Roseto, che si affida a Jackson ed alle sue bombe a fil di sirena per trovare anche un incredibile vantaggio al 7’(15-14). Tvb prende un po’ troppi canestri per i gusti di Pillastrini, che allora prova anche la 3-2.

Qualche frutto la nuova difesa la dà: Roseto sul 30-29 si impappina per 3 minuti per una difesa locale finalmente efficace, dall’altra parte Pinton finalmente vede il canestro e ne mette un paio da molto distante, ispirando un altro interessante strappo biancoceleste (42-30 al 18’).

Abruzzesi però molto nervosi, contestano aspramente una stoppata di Negri su Jackson, che si becca il tecnico bissato poi, mentre le squadre tornano negli spogliatoi, da Ferraro.

Sul +11 di inizio terzo, per il libero del tecnico, la De Longhi sparisce, si volatilizza dal campo: il parziale complessivo è di 31-11, mai successo.

L’antisportivo a metà campo di Rinaldi è la prima spia, la bomba di Ferrarao al 25’ la seconda, le raffiche di Jackson, Pitts, Moreno quella definitiva. Treviso va sott’acqua, non c’è più con la testa. Il 4-0 di Fantinelli dopo 3 minuti di secca nel quarto periodo è pura illusione, nemmeno Powell e Williams la mettono più, ognuno va per conto proprio e gli Squali di Roseto ormai sentono il sangue ed azzannano ripetutamente.

Possono esultare i dieci tifosi rosetani saliti al Palaverde che hanno visto la loro squadra vincere sotto gli occhi del teramano Marco Mordente, il capitano dell’ultimo scudetto trevigiano (2006); questo è un successo tonificante, corroborante, che ha fatto riscoprire giocatori come Ferraro, Marini, Moreno, Pitts.

Tutta benzina e morale in più per superare un momento ed una classifica che resta difficile, ma questo Roseto può adesso legittimamente contare su prestazioni di altro livello rispetto a quelle viste ultimamente: è sempre questione di fiducia, quella fiducia che dopo la sconfitta con Chieti pareva totalmente svanita e che ieri sera magicamente è riapparsa nella trasferta più difficile, in casa della capolista.

Scherzi della pallacanestro: stavolta a restarci male è stata Treviso.

Silvano Focarelli