Edizione digitaleBitetto intenzionato a confermare la formazione di domenica
GIULIANOVA. Giulianova-Ternana è l’ultima partita che si disputerà allo stadio Fadini nel 2009: i giallorossi, infatti, dovranno affrontare in trasferta il Rimini prima della sosta, e il Potenza alla ripresa del campionato. Contro la seconda della classe, i ragazzi guidati dal tecnico Leonardo Bitetto sperano di chiudere col botto, ovvero con un successo che porterebbe il Giulianova in una zona della classifica un po’ più tranquilla. Impresa non facile: nonostante l’organico sia quasi al completo, ci sono alcuni elementi alle prese con acciacchi di vario genere. Alla partitella infrasettimanale, sostenuta sul campo in erba sintetica di Controguerra, ieri pomeriggio mancavano, precauzionalmente, Vinetot e Carratta. Melchiorri e Schneider hanno giocato un solo tempo.
Carbonaro è invece influenzato. Tutti sembrano recuperabili per domenica, eccezion fatta per il terzino Migliore, che ieri ha lavorato a parte e la sua disponibilità rimane in forte dubbio. L’impressione è che dunque il tecnico possa confermare la formazione di domenica scorsa: il modulo tattico 4-3-1-2 con Del Grande dietro il duo d’attacco composto da Melchiorri e Carbonaro, per poi dare eventualmente spazio a Campagnacci e Schneider. Nel reparto difensivo più facile prevedere Sosi a sinistra con Lieti a destra, Vinetot e Garaffoni coppia centrale. I tre mediani dovrebbero perciò essere Dezi, Carratta e Croce.
Carbonaro è invece influenzato. Tutti sembrano recuperabili per domenica, eccezion fatta per il terzino Migliore, che ieri ha lavorato a parte e la sua disponibilità rimane in forte dubbio. L’impressione è che dunque il tecnico possa confermare la formazione di domenica scorsa: il modulo tattico 4-3-1-2 con Del Grande dietro il duo d’attacco composto da Melchiorri e Carbonaro, per poi dare eventualmente spazio a Campagnacci e Schneider. Nel reparto difensivo più facile prevedere Sosi a sinistra con Lieti a destra, Vinetot e Garaffoni coppia centrale. I tre mediani dovrebbero perciò essere Dezi, Carratta e Croce.