Braccio di ferro per Atessa
Oggi la decisione per la scelta della sede della gara
La partita Virtus Lanciano-Gallipoli si giocherà, con ogni probabilità, al Monte Marcone di Atessa, ma la decisione non è ancora ufficiale. Anzi, la vicenda ha tenuto impegnati nella giornata di ieri le due società, le questure di Lecce e Chieti e i membri dell’Osservatorio del ministero dell’Interno. Tutto ruota attorno a una “minaccia”, quella dei tifosi del Gallipoli: “Partiremo in mille”. Ma il settore ospiti dello stadio di Monte Marcone di Atessa può contenere ufficialmente solo 500 spettatori. In realtà, la capienza potrebbe salire anche fino a 600. Ma la minaccia è reale? La Virtus Lanciano sostiene di no, anche se i salentini domenica potrebbero festeggiare la promozione in serie B. Anche perché mediamente il Gallipoli in casa è seguito da non più di mille persone.
E due domeniche fa, nella decisiva trasferta di Crotone, i tifosi al seguito non raggiungevano le 500 unità. La stessa società salentina ha ridimensionato le voci di un esodo di mille persone. Ma le voci raccolte dalla Questura di Lecce e trasferite a quella di Chieti sono queste e quindi le forze dell’ordine non si sono voluti accollare alcuna responsabilità. E hanno rimbalzato la vicenda nelle mani dell’Osservatorio di Roma. Che, a sua volta, ha rimandato la decisione a un summit in programma questa mattina tra le questure di Lecce e di Chieti chiamate a verificare in maniera più meticolosa le intenzioni dei tifosi del Gallipoli.
Che, quindi, tengono tutti sotto scacco, malgrado la trasferta sia di circa 600 chilometri e quindi non a portata di mano. Anche volendo, alternative valide e percorribili non ce ne sono. Il Biondi è un cantiere ed è questo il motivo per cui dovrà emigrare e nella zona non ci sono impianti disponibili. Si è parlato di Campobasso. “Ma tanto vale allora andare a giocare a Gallipoli”, la replica stizzita dei dirigenti frentani tanto furenti quanto increduli. Così va l’Italia!
Se, come è probabile, oggi arriverà l’ufficializzazione della sede di Atessa, la Virtus Lanciano comunicherà il prezzo unico del biglietto d’ingresso fissato per dieci euro. Con preghiera di acquistarlo in prevendita.
E due domeniche fa, nella decisiva trasferta di Crotone, i tifosi al seguito non raggiungevano le 500 unità. La stessa società salentina ha ridimensionato le voci di un esodo di mille persone. Ma le voci raccolte dalla Questura di Lecce e trasferite a quella di Chieti sono queste e quindi le forze dell’ordine non si sono voluti accollare alcuna responsabilità. E hanno rimbalzato la vicenda nelle mani dell’Osservatorio di Roma. Che, a sua volta, ha rimandato la decisione a un summit in programma questa mattina tra le questure di Lecce e di Chieti chiamate a verificare in maniera più meticolosa le intenzioni dei tifosi del Gallipoli.
Che, quindi, tengono tutti sotto scacco, malgrado la trasferta sia di circa 600 chilometri e quindi non a portata di mano. Anche volendo, alternative valide e percorribili non ce ne sono. Il Biondi è un cantiere ed è questo il motivo per cui dovrà emigrare e nella zona non ci sono impianti disponibili. Si è parlato di Campobasso. “Ma tanto vale allora andare a giocare a Gallipoli”, la replica stizzita dei dirigenti frentani tanto furenti quanto increduli. Così va l’Italia!
Se, come è probabile, oggi arriverà l’ufficializzazione della sede di Atessa, la Virtus Lanciano comunicherà il prezzo unico del biglietto d’ingresso fissato per dieci euro. Con preghiera di acquistarlo in prevendita.