Calcio sporco, l’attesa del Teramo tra speranze, dubbi e calcoli
Il collegio giudicante potrebbe ritoccare le sanzioni chieste per il Catania e il Diavolo senza stravolgerle
Tra oggi e mercoledì saranno rese note le sentenze dei tre processi sportivi celebrati a Roma la scorsa settimana. Sul verdetto del caso Catania non ci sono dubbi: sarà pubblicato in giornata sul sito della Figc. Sugli altri due filoni, invece, esiste qualche dubbio in più. E la possibilità che slittino a domani o mercoledì. Al lavoro due diverse commissioni del tribunale nazionale federale, entrambe presiedute da Sergio Artico: la prima ha esaminato il caso Catania, l’altra i restanti due filoni dei processi estivi per il calcio sporco. La sensazione è che le richieste sanzionatorie della procura federale possano essere ritoccate, alcune al ribasso e altre al rialzo, ma non c’è aria di ribaltone. Difficilmente, in primo grado, l’accusa verrà smentita dalle sentenze. Diverso il discorso per l’appello quando la commissione sarà composta da soli magistrati. In passato, più volte le sentenze sono state ritoccate in appello.
Il caso Catania. La sentenza è pronta e sarà resa nota oggi. I componenti della commissione, infatti, sono ripartiti da Roma nella giornata di mercoledì, il giorno dopo il dibattimento in cui procuratore Palazzi ha chiesto la retrocessione dei siciliani in Lega Pro con 5 punti di penalizzazione. Una sanzione morbida, giustificata dal fatto che l’ex presidente Pulvirenti si è dimostrato collaborativo rivelando nomi e fatti che serviranno per il prosieguo dell’inchiesta che punterà a smascherare i giocatori che hanno messo in pratica le sei combine di cui il Catania si è macchiato nell’ultima stagione. La sensazione è che il tribunale nazionale federale abbia potuto ritoccare al rialzo la pensa chiesta da Palazzi. Si è parlato in questi giorni di un meno 10/12 in Lega Pro. Ai quali dovranno essere aggiunti i punti di penalizzazione per la responsabilità oggettiva dell’ex ds Delli Carri, ancora ai domiciliari, la cui posizione è stata stralciata e verrà esaminata nei prossimi mesi. Tra l’altro, il Catania, da quanto è dato sapere, andrà incontro a un’altra penalizzazione per il mancato pagamento dei contributi entro i termini previsti. Chiaramente, la sentenza per il caso Catania potrebbe essere indicativa anche per Savona-Teramo.
L’attesa del Diavolo. E’ un’attesa mista di rabbia e speranza. La rabbia è dei tifosi, la speranza è quella dei dirigenti e dei legali. La possibilità che la penalizzazione venga ridimensionata esiste. Ma pensare di poter passare dalla serie D (quasi Eccellenza) al mantenimento della serie B è improbabile. Almeno in primo grado. Sono tre i capi di incolpazione: responsabilità diretta, oggettiva e presunta. Anche se il collegio giudicante facesse cadere la diretta, resterebbero oggettiva e presunta...
In appello, invece, il Teramo punterà a ridiscutere tutto il processo.
La commissione che ha esaminato Savona-Teramo è stata la stessa che giovedì ha fatto l’ultimo filone, Dirty Soccer Catanzaro. Quindi, ha avuto poco tempo per confrontarsi sulla partita promozione dei biancorossi del 2 maggio scorso: giusto la giornata di venerdì 14 agosto, perché poi i componenti sono tornati nelle rispettive sedi per il Ferragosto. E oggi quindi proseguirà l’analisi o comunque verrà scritta la sentenza che andrà anche motivata. Da qui la possibilità che la pubblicazione del verdetto sul sito della Figc slitti a domani o, addirittura, mercoledì.
L’appello. La Lega di serie B ha previsto la pubblicazione del calendario per martedì 25 agosto a Pescara; la Lega Pro per giovedì 27. La giustizia sportiva cercherà di essere il più celere possibile in modo tale da non far slittare gli appuntamenti già fissati. E sarà un’altra corsa contro il tempo per gli appelli degli avvocati (o della procura federale), la celebrazione dei processi e l’attesa per le sentenze. La voglia di far subito è un imperativo che ha accompagnato il lavoro delle due commissioni; la stessa cosa avverrà in appello.
Le sentenze di secondo grado saranno esecutive e i calendari potranno essere pubblicati. Ma c’è la possibilità di un’ultima istanza, il Collegio di garanzia del Coni. Che, però, analizzerà la forma e le procedure dei processi. Non entrerà nel merito. Sarà una sorte di Cassazione dei processi sportivi che difficilmente andrà a smentire i primi due gradi di giudizio a meno di palesi errori procedurali.
@roccocoletti1
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