Calcioscommesse, arrestato il serbo Gegic
L’ex calciatore, considerato il capo della banda degli zingari: «Dirò tutto quello che so ai magistrati»
CREMONA. La polizia ha arrestato ieri l’ex calciatore serbo Almir Gegic, nei cui confronti nel giugno 2011 era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta sul Calcioscommesse. Latitante da più di un anno, Gegic si è costituito alla polizia dell’aeroporto di Malpensa. L’uomo, che era il capo della banda dei cosiddetti “zingari”, si trova ora nel carcere di Cremona e verrà interrogato dal procuratore Roberto Di Martino in settimana. Nell’ambito dell’inchiesta, più di 50 persone sono state arrestate finora e più di 100 sono sotto inchiesta. Gegic avrebbe rappresentato il collegamento tra l’organizzazione asiatica e i calciatori italiani che vendevano le partite.
«Non è vita questa, mi nascondo da troppo tempo. L’errore più grave che ho commesso è stato quello di non costituirmi subito. Io volevo farlo, in verità. Ma una volta mi hanno detto di aspettare. Poi mi è stato consigliato dagli avvocati di non farlo. Poi è passato il tempo, non ce la facevo più», afferma in un’intervista Gegic, «Mi vedono come un mafioso», si difende Gegic, «ma non ho mai truccato personalmente partite o minacciato qualcuno. Forse le mafie in questa storia sì. Compravo informazioni per scommettere e basta. Sono pronto a pagare. A dire tutto quello che so. Le scommesse sono una brutta malattia, ho smesso. Le cordate erano tante», spiega poi il calciatore, «mica vendevano informazioni solo a me e a Hristyan Ilievski. E comunque è giusto che se ci sono cose che posso aggiungere, le dica ai magistrati».
«Siamo sicuri che la Magistratura andrà fino in fondo in questa vicenda. Quando una persona come Conte legge queste parole (di Gegic, ndr), mi metto nei suoi panni e penso che non sarei stato molto bene e penso che i motivi li comprendano tutti. Sono parole che devono fare riflettere in ogni caso», dichiara l’avvocato di Antonio Conte, Antonio De Rensis commentando le parole di Gegic ha dichiarato che «una tv mi ha persino offerto 5 mila euro per un’intervista se parlavo anche di Conte. Come se lo conoscessi. Ho rifiutato. Non ho nulla da dire su di lui: mai visto, mai sentito, mai provato a contattarlo, ma soprattutto non ho bisogno di soldi per parlare di quello che so».