Caldora: «Il primato serve a zittire le polemiche»
L’allenatore del Ravenna Esposito boccia i suoi: «Non siamo ancora pronti per fare punti nelle grandi sfide».
PESCARA. Una vittoria che vale la vetta della classifica. Un obiettivo forse platonico in questa fase della stagione, ma in qualche modo auspicato e che inorgoglisce un po’ tutti in casa biancoazzura, in primis la società che vede in questo primo traguardo un riconoscimento ai propri sacrifici. «Primi in classifica», attacca soddisfatta la presidente Debora Caldora, «una sensazione bellissima. Sono contenta e voglio ringraziare la squadra ed il mister per averci permesso di raggiungere questo traguardo. E, quindi, possiamo finalmente mettere la parola fine alle polemiche della scorsa settimana e a quel pizzico di scetticismo che ancora circonda questa squadra. Mi sembra che Pescara, piano piano, stia trovando l’entusiasmo dei giorni migliori. Mi sembra che la nostra squadra migliori ogni domenica di più, dimostrando di saper fare tesoro degli errori commessi.
Non siamo riusciti a chiudere la gara? Dobbiamo tenere conto che non era facile giocare su un campo così scivoloso e che poi ci sono anche gli avversari. Mi sembra che il Ravenna non sia stato un cliente facile. Dunque, va bene così. Ho visto un Pescara giocare da grande squadra, un gruppo vincente con alcuni giocatori in grandissima forma come Ganci. Dobbiamo continuare su questa strada». Alla soddisfazione del massimo dirigente biancazzurro, fa da contraltare la delusione del tecnico ravennate Vincenzo Esposito: «Sintetizzando al massimo il mio commento posso dire solo una cosa: era una gara in cui dovevamo fare punti a tutti i costi e così non è stato. Il resto non conta nulla.
Evidentemente non siamo ancora pronti ad essere protagonisti nelle gare che contano. Da questo punto di vista dovremmo prendere spunto dal Pescara, una squadra a cui basta accendersi due volte nel corso di una partita per risolvere tutti i problemi». L’ultimo commento è dell’autore del gol-non gol del Ravenna, Fabrizio Anzalone: «Non ci sono dubbi, il pallone era dentro di almeno un metro. Invece, ci sono molti dubbi sul rigore del Pescara...».
Non siamo riusciti a chiudere la gara? Dobbiamo tenere conto che non era facile giocare su un campo così scivoloso e che poi ci sono anche gli avversari. Mi sembra che il Ravenna non sia stato un cliente facile. Dunque, va bene così. Ho visto un Pescara giocare da grande squadra, un gruppo vincente con alcuni giocatori in grandissima forma come Ganci. Dobbiamo continuare su questa strada». Alla soddisfazione del massimo dirigente biancazzurro, fa da contraltare la delusione del tecnico ravennate Vincenzo Esposito: «Sintetizzando al massimo il mio commento posso dire solo una cosa: era una gara in cui dovevamo fare punti a tutti i costi e così non è stato. Il resto non conta nulla.
Evidentemente non siamo ancora pronti ad essere protagonisti nelle gare che contano. Da questo punto di vista dovremmo prendere spunto dal Pescara, una squadra a cui basta accendersi due volte nel corso di una partita per risolvere tutti i problemi». L’ultimo commento è dell’autore del gol-non gol del Ravenna, Fabrizio Anzalone: «Non ci sono dubbi, il pallone era dentro di almeno un metro. Invece, ci sono molti dubbi sul rigore del Pescara...».