Capobianco: «Bene solo in difesa»
Ma il coach elogia la squadra per l’impegno: «Ha dato l’anima in campo»
TERAMO. Due punti benedetti, quella fantastica schiacciata di Jones che si è guadagnata la palma di migliore azione della giornata sulla “Top ten” della Legabasket, l’impegno della squadra che ha battuto un avversario per niente arrendevole dopo una partita durissima.
Sono gli aspetti positivi (non gli unici) della partita fra la Banca Tercas Teramo e la Carife Ferrara che per altri versi non passerà certo agli archivi come una grande prestazione dei biancorossi. Il presidente Carlo Antonetti ha messo in evidenza, oltre al grande cuore dei giocatori, anche alcuni aspetti negativi, imputando alla squadra il fatto di aver giocato impaurita e contratta.
«A livello offensivo non è stata una partita delle migliori», conferma coach Andrea Capobianco, «però penso pure che a livello difensivo le cose sono andare molto meglio: abbiamo giocato contro una squadra che aveva il secondo e il quinto marcatore del campionato (Grundy e Jackson, ma adesso Grundy è diventato il primo della classifica dopo i 32 punti rifilati al Teramo ndr), e gente come Ford e Spinelli, e l’abbiamo tenuta a livelli molto bassi. La pallacanestro, comunque, va vista a 360 gradi, non è solo attacco e difesa: ci sono dei problemi, ma ci stiamo lavorando su».
Sull’osservazione del presidente, Capobianco la vede così: «Quando gente che lavora tanto ha una “delusione”, e dico delusione tra virgolette, poi si scotta». La delusione è ovviamente la mancata qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, un traguardo sfumato all’ultimo momento che, dice ancora ancora Capobianco, «ci ha lasciato tutti un po’ scottati, pur sapendo che le delusioni, come l’entusiasmo, dipendono dalle aspettative che si hanno. Adesso le nostre aspettative sono di continuare a lavorare con i piedi ben piantati per terra, cercando di superare tutti i nostri limiti, stringendo i denti quando è il momento di stringerli, cosa che questa squadra ha sempre fatto in tanti momenti di difficoltà».
Tra i quali si possono senz’altro annoverare i passaggi a vuoto della gara di domenica scorsa, dai quali il Teramo è uscito mettendo in campo la grinta e aggrappandosi ai migliori del momento: Jones e Amoroso. Un atteggiamento che a Capobianco è piaciuto molto: «Quando una squadra getta l’anima in campo, anche se fa degli errori, e questi errori non vengono da mancanza di impegno o di voglia di giocare, ma arrivano perché tutti abbiamo dei limiti, allora si può guardare fiduciosi al futuro».
E nel futuro di coach Capobianco continua ad esserci la nazionale azzurra nel ruolo di assistente di Piangiani insieme a Dalmonte, allenatore di Pesaro. Un incarico che ormai danno tutti per certo anche se di ufficiale continua a non esserci niente. Capobianco non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito, né è arrivata alla società che pure deve essere informata per prima visto che deve concedere preliminarmente il nulla osta per l’impiego part-time del suo capo allenatore. Ufficiosamente, invece, c’è stata un’ulteriore conferma da parte dello stesso Pianigiani, che in un’intervista apparsa ieri in nell’edizione on line del quotidiano “la Repubblica”, ha di fatto confermato che i suoi assistenti saranno Capobianco e Dalmonte, oltre ad Attilio Caja che sarà il supervisore delle giovanili. Non resta quindi che attendere la formalizzazione dei nuovi incarichi da parte della Fip.
Sono gli aspetti positivi (non gli unici) della partita fra la Banca Tercas Teramo e la Carife Ferrara che per altri versi non passerà certo agli archivi come una grande prestazione dei biancorossi. Il presidente Carlo Antonetti ha messo in evidenza, oltre al grande cuore dei giocatori, anche alcuni aspetti negativi, imputando alla squadra il fatto di aver giocato impaurita e contratta.
«A livello offensivo non è stata una partita delle migliori», conferma coach Andrea Capobianco, «però penso pure che a livello difensivo le cose sono andare molto meglio: abbiamo giocato contro una squadra che aveva il secondo e il quinto marcatore del campionato (Grundy e Jackson, ma adesso Grundy è diventato il primo della classifica dopo i 32 punti rifilati al Teramo ndr), e gente come Ford e Spinelli, e l’abbiamo tenuta a livelli molto bassi. La pallacanestro, comunque, va vista a 360 gradi, non è solo attacco e difesa: ci sono dei problemi, ma ci stiamo lavorando su».
Sull’osservazione del presidente, Capobianco la vede così: «Quando gente che lavora tanto ha una “delusione”, e dico delusione tra virgolette, poi si scotta». La delusione è ovviamente la mancata qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, un traguardo sfumato all’ultimo momento che, dice ancora ancora Capobianco, «ci ha lasciato tutti un po’ scottati, pur sapendo che le delusioni, come l’entusiasmo, dipendono dalle aspettative che si hanno. Adesso le nostre aspettative sono di continuare a lavorare con i piedi ben piantati per terra, cercando di superare tutti i nostri limiti, stringendo i denti quando è il momento di stringerli, cosa che questa squadra ha sempre fatto in tanti momenti di difficoltà».
Tra i quali si possono senz’altro annoverare i passaggi a vuoto della gara di domenica scorsa, dai quali il Teramo è uscito mettendo in campo la grinta e aggrappandosi ai migliori del momento: Jones e Amoroso. Un atteggiamento che a Capobianco è piaciuto molto: «Quando una squadra getta l’anima in campo, anche se fa degli errori, e questi errori non vengono da mancanza di impegno o di voglia di giocare, ma arrivano perché tutti abbiamo dei limiti, allora si può guardare fiduciosi al futuro».
E nel futuro di coach Capobianco continua ad esserci la nazionale azzurra nel ruolo di assistente di Piangiani insieme a Dalmonte, allenatore di Pesaro. Un incarico che ormai danno tutti per certo anche se di ufficiale continua a non esserci niente. Capobianco non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito, né è arrivata alla società che pure deve essere informata per prima visto che deve concedere preliminarmente il nulla osta per l’impiego part-time del suo capo allenatore. Ufficiosamente, invece, c’è stata un’ulteriore conferma da parte dello stesso Pianigiani, che in un’intervista apparsa ieri in nell’edizione on line del quotidiano “la Repubblica”, ha di fatto confermato che i suoi assistenti saranno Capobianco e Dalmonte, oltre ad Attilio Caja che sarà il supervisore delle giovanili. Non resta quindi che attendere la formalizzazione dei nuovi incarichi da parte della Fip.