Chieti, squadra da rifare

CHIETI. Riprendono oggi all’Hilton hotel di Milano le trattative per dare il nuovo volto al Chieti targato Tiziano De Patre. Bene l’ingaggio dalla Virtus Lanciano dei baby Di Filippo e Verna, ma l’impressione è che Di Giampaolo e Battisti, dopo le rassicurazioni che hanno seguito la cessione al Torino di Marco Migliorini intendano conciliare l’ufficializzazione del nuovo mister con l’annuncio di un paio di operazioni di mercato di spessore. Da individuare, oltre al sostituto di Migliorini, un cursore di fascia che non faccia rimpiangere Nicola Fiore (Catanzaro).

I movimenti in cantiere dovranno tener conto della concezione tattica di De Patre che nella sua esperienza a Giulianova ha adottato uno spigliato 4-3-1-2, salvo ripiegare, in alcuni frangenti, sul più tradizionale 4-4-2. Allo stato dell’arte restano contrattualizzati col Chieti soltanto Feola, Rossi, Pedrocchi e Cerbone. Auspicati, ma per ora non rinnovati, i prestiti riguardanti Perucchini, Malerba, Gammone, Anastasi, tornati a disposizione di Milan, Crotone, Bari e Chievo Verona. Discorso a parte merita Lacarra. Ci sarà da sentire l’Andria, proprietaria del cartellino, e soprattutto verificare se le caratteristiche del corazziere pugliese si integrino con gli equilibri del Chieti 2012-2013. Virtualmente accasati a Como i due perni del centrocampo di Silvio Paolucci, ossia Amadio e Del Pinto. Non a caso il tecnico di Tollo, dopo essersi arreso alla concorrenza del Torino per Migliorini, sta cercando di portare in dote alla sua nuova squadra gli ex mediani neroverdi tra i più gettonati della categoria.Per la rosa uscente, il Treviso (Prima divisione girone A) ha contatto Berardino, mentre qualche timido sondaggio riguarda Sabbatini, che però piace molto a De Patre. Fra le seconde linee il Bari ha girato al Pontedera (Seconda divisione girone A) il centrocampista Di Noia, mentre dalle serie minori sono riapprodati in neroverde Muro, Sportelli e Perfetti.

Oscar D’Angelo

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