CALCIO / SERIE C
Cuppone al festival del gol, Zeman ora ha il suo bomber
Pescara: la punta segna a raffica e vuole il record di reti, ma Vergani ora scalpita
PESCARA. Gol pesanti per la consacrazione. E ora anche Zeman ci punta per andare lontano. Gigi Cuppone vuole prendersi il Pescara e diventare il nuovo idolo dell’Adriatico. L’anno scorso era partito come spalla di Lescano, ma il ruolo di cannoniere principe della squadra di Colombo se l’era preso a suon di gol l’italoargentino. Il 26enne salentino, però, aveva iniziato a ritmi altissimi – 5 gol in 2 mesi, da settembre a novembre – e sembrava destinato ad una stagione da protagonista. L’inizio della crisi tra il collega e mister Colombo, però, lo aveva trascinato negli abissi dell’anonimato e in un lunghissimo digiuno interrotto solamente nei play off.
Partenza da urlo. Oggi la musica essere diversa: la partenza è da urlo, come dodici mesi fa (3 gol in 2 partite tra campionato e Coppa), al centro dell’attacco c’è lui, con la concorrenza ancora indietro di condizione e frenata dagli infortuni. I primi gol ufficiali sono benzina sul fuoco della sua fame di gol e successi. Decisivo anche il ruolo: giocare da punta centrale nel 4-3-3 del boemo gli riesce alla grande e gli garantisce palloni succulenti in area a ripetizione. Così, la doppia cifra potrebbe essere un obiettivo alla portata. Non sarebbe una novità, perché Cuppone ha già messo a segno 14 gol in una sola stagione con la maglia della Casertana (2020/2021), allenata dall’ex Teramo Guidi. Anche con i campani giocava da prima punta. Sarà un caso? Probabilmente no.
Gli scenari. Con il recupero di Vergani, si apre il valzer delle punte in casa Pescara e per Zeman non sarà una gestione facile, pensando soprattutto anche al prossimo rientro di Tommasini. I numeri hanno già promosso il bomber di Nardò, 26 anni, che ad un certo punto dell’estate è stato vicinissimo ad una clamorosa cessione. In tanti ci avevano fatto un pensiero sul mercato, l’Avellino più di tutti. Ma quando il ds irpino Perinetti ha alzato il telefono per chiedere la disponibilità al presidente Sebastiani, si è sentito chiedere una cifra astronomica per la C (circa 400mila euro). Discorso aperto e chiuso, perché il segnale della società è stato chiaro: Cuppone non si muove, se non per cifre da categoria superiore. Un percorso, il suo, che sa di favola del pallone: da esterno, e da eterno jolly del reparto, ha trovato finalmente il suo posto nel mondo lì dove lo spazio era intasatissimo, almeno sulla carta.
I paragoni. Corsa, forza, generosità, ma anche tecnica e fiuto del gol. Rileggendo la storia recente biancazzurra, a caccia di paragoni illustri, Cuppone sembra ricordare per alcuni tratti e movenze il miglior Gianluca Lapadula. Un attaccante all’apparenza senza fissa dimora nella metà campo avversaria, ma sempre in agguato e difficile da marcare. Per fare la storia, come il suo predecessore capace di segnare addirittura 30 gol in una sola stagione, culminata con la promozione in serie A nel 2016, adesso tocca a lui diventare il goleador inamovibile di questo Pescara.
A scommettere sulla sua definitiva esplosione all’Adriatico sono davvero tanti. Su tutti la moglie Laura Trinchera (figlia del ds del Lecce, Stefano) e il piccolo Massimo, sempre presenti sugli spalti per esultare ad ogni sua perla. Basta guardare i commenti sul suo post Instagram dopo la doppietta alla Juventus Under 23: i tifosi, ma anche i compagni di oggi (Merola, Accornero, Squizzato e non solo), e anche alcuni di ieri (tra questi Delle Monache e Lescano), lo esaltano e gli chiedono il bis domenica prossima al Curi di Perugia.
Orlando D'Angelo
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