De Vincentiis: Lanciano, avanti così 

Il presidente conferma lo staff e le ambizioni della società all'indomani del passaggio matematico in Promozione

LANCIANO. La festa di domenica, i campionati giovanili da concludere, la programmazione della prossima stagione: all'indomani del passaggio matematico in Promozione in casa Lanciano non manca il lavoro. «Nella gara del 22 aprile con l'Orsogna al Biondi celebreremo questo successo», annuncia il presidente Fabio De Vincentiis, «mi auguro che ci sia tanta gente. E poi, anche se la vittoria del girone è acquisita, ci sono ancora altri obiettivi che vogliamo centrare, come ad esempio quello dei 100 gol in campionato».
Al momento le reti sul campo sono 95, ma 98 contando il 3-0 a tavolino per il ritiro dell'Atletico Cupello: il record è quindi a un passo per la squadra affidata ad Alessandro Del Grosso. «Già c'è stata una prima riunione per impostare il lavoro dell'anno prossimo per quanto riguarda l'organizzazione della società», spiega De Vincentiis, «nonostante, Prima categoria a parte, ci siano ancora da chiudere due campionati importanti quali Juniores e Allievi: entrambe le nostre formazioni sono in ballo per la promozione dai rispettivi tornei provinciali a quelli regionali. Si tratta di un obiettivo che è alla portata e al quale teniamo molto», sottolinea il presidente, «perché fin dal mio insediamento ho considerato vitale lo sviluppo del settore giovanile». Per quanto riguarda la stagione a venire, nella quale si annuncia un Lanciano nuovamente protagonista nel torneo di Promozione, poco o nulla muterà nell'organigramma: «Quando si fa così bene non c'è motivo di cambiare», afferma il presidente riferendosi ai ruoli apicali, a partire dal direttore sportivo Antonio Paciarella. Mentre è da definire l'inquadratura di Francesco Di Gennaro: «Per lui in futuro c'è un incarico da dirigente nel Lanciano, ma io lo vorrei vedere ancora con la casacca rossonera sul terreno di gioco», ammette De Vincentiis, «un anno fa voleva smettere, ma sono riuscito a convincerlo, e in mezzo al campo è stato vitale».
Il successo raggiunto dalla formazione di Del Grosso, che come buona parte della rosa resterà al suo posto, era annunciato. Del resto il Lanciano era stato costruito per militare già in Promozione, e dopo il mancato ripescaggio non poteva non essere il dominatore del girone B di Prima categoria. «Che eravamo favoriti si sapeva, ma dovevamo dimostrarlo sul campo», sottolinea ancora il presidente del sodalizio frentano, «come anche nel lavoro e nella vita, bisogna sempre dimostrare tutto con i fatti: noi ci siamo riusciti con merito e ne sono felice, perché vincere dà una bella sensazione, soprattutto dopo aver lavorato un anno per raggiungere il traguardo, iniziando quasi da zero. Nell'estate scorsa», ricorda De Vincentiis, «non c'era neanche una società, mentre oggi ce n'è una ben organizzata, che lavora per obiettivi ambiziosi a medio e lungo termine, che vanno anche oltre il risultato meramente sportivo. Io personalmente, come manager, voglio una società competitiva a tutti i livelli», conclude il presidente, «che sia capace di ambire a traguardi importanti, come d'altronde è già un traguardo, e allo stesso tempo punto di partenza, avere oggi un club strutturato in questa maniera, nonostante Lanciano occupi una categoria poco consona alla città, alla sua tradizione sportiva».
Andrea Rapino
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