Derby, tifosi al Fadini: oggi si decide
Pescara, dai diecimila dell’Adriatico al rischio della trasferta vietata.
PESCARA. Il rischio c’è: da 10mila spettatori a nessun tifoso in trasferta. Venerdì scorso la notizia della decisione del Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) sulla chiusura del settore ospiti (capienza 872 posti) per il derby Giulianova-Pescara. Stupore, rabbia e delusione per i tanti tifosi biancazzurri che avevano intenzione di recarsi a Giulianova per assistere al derby. Fino a ieri sera, però, nessun atto ufficiale sulla restrizione (figlia degli incidenti di Lanciano?) per i tifosi pescaresi. Strano. La Questura di Pescara non è al corrente della situazione, perché se ne occupa direttamente quella della provincia di riferimento, in questo caso quella di Teramo.
Infatti, oggi, Questura e Prefettura di Teramo decideranno se confermare o meno la chiusura del settore dei tifosi ospiti dello stadio Fadini di Giulianova, indicato dal Casms, l’organismo del Viminale che, oltre al derby abruzzese, ha puntato il mirino chiudendo il settore ospiti anche sul derby campano Sorrento-Paganese e Pro Patria-Lecco. Quindi, in giornata è attesa la notizia ufficiale da parte degli organi preposti a garantire l’ordine pubblico; se il derby d’Abruzzo potrà aprire le porte ai pescaresi o ancora una volta, dopo quella di Cava, la trasferta sarà offlimits. Intanto, la Delfino Pescara non è rimasta a guardare e ha provato a tendere la mano al Casms. «Appresa la notizia, abbiamo cercato di fare reclamo per permettere ai nostri tifosi di andare in trasferta», dice l’amministratore delegato Maurizio Edmondo. «Secondo me chiudere il settore ospiti non è la scelta più adatta, ma dobbiamo adeguarci alle decisioni prese dal Casms».
Il dirigente biancazzurro ha provato anche a spiegare le ragioni della revoca del divieto. «Giulianova-Pescara non è una partita a rischio. Non c’è mai stato nulla tra le due tifoserie». Però, il problema potrebbe essere di ordine pubblico visto che, alla luce dell’entusiasmo crescente in città, è immaginabile una vera invasione di tifosi pescaresi. «Ho cercato anche di fare un accordo con il Giulianova per spostare la gara in un altro impianto, ma credo che non sia possibile». Insomma la dirigenza biancazzurra ha provato in tutti i modi a trovare una soluzione. Il Casms ha deciso la chiusura della curva ospiti, ma per ora non sono state comunicate altre restrizioni. Domanda: il tifoso pescarese potrà acquistare direttamente il tagliando a Giulianova? Una risposta dovrà arrivare entro oggi, perché domani la società, che ha indetto la giornata giallorossa, aprirà ufficialmente la prevendita per il derby con il Pescara.
La prevendita verrà fatta con la modalità del biglietto nominale. Se la Prefettura di Teramo confermerà le indicazioni del Viminale, dovrà anche valutare se circoscrivere la vendita dei biglietti alla sola provincia di Teramo. Potrebbe essere una buona soluzione? Dipende dai punti di vista, visto che il tifo biancazzurro ha un’eco importante anche nel Teramano nelle zone di Atri, Silvi e Pineto. Quindi, i tifosi teramani del Delfino potranno tranquillamente accedere allo stadio, eludendo il divieto. L’altra soluzione percorribile per le forze dell’ordine è quella di vendere i biglietti ai soli residenti di Giulianova. Se così fosse sarebbe un pugno allo stomaco per lo spettacolo del calcio.
Infatti, oggi, Questura e Prefettura di Teramo decideranno se confermare o meno la chiusura del settore dei tifosi ospiti dello stadio Fadini di Giulianova, indicato dal Casms, l’organismo del Viminale che, oltre al derby abruzzese, ha puntato il mirino chiudendo il settore ospiti anche sul derby campano Sorrento-Paganese e Pro Patria-Lecco. Quindi, in giornata è attesa la notizia ufficiale da parte degli organi preposti a garantire l’ordine pubblico; se il derby d’Abruzzo potrà aprire le porte ai pescaresi o ancora una volta, dopo quella di Cava, la trasferta sarà offlimits. Intanto, la Delfino Pescara non è rimasta a guardare e ha provato a tendere la mano al Casms. «Appresa la notizia, abbiamo cercato di fare reclamo per permettere ai nostri tifosi di andare in trasferta», dice l’amministratore delegato Maurizio Edmondo. «Secondo me chiudere il settore ospiti non è la scelta più adatta, ma dobbiamo adeguarci alle decisioni prese dal Casms».
Il dirigente biancazzurro ha provato anche a spiegare le ragioni della revoca del divieto. «Giulianova-Pescara non è una partita a rischio. Non c’è mai stato nulla tra le due tifoserie». Però, il problema potrebbe essere di ordine pubblico visto che, alla luce dell’entusiasmo crescente in città, è immaginabile una vera invasione di tifosi pescaresi. «Ho cercato anche di fare un accordo con il Giulianova per spostare la gara in un altro impianto, ma credo che non sia possibile». Insomma la dirigenza biancazzurra ha provato in tutti i modi a trovare una soluzione. Il Casms ha deciso la chiusura della curva ospiti, ma per ora non sono state comunicate altre restrizioni. Domanda: il tifoso pescarese potrà acquistare direttamente il tagliando a Giulianova? Una risposta dovrà arrivare entro oggi, perché domani la società, che ha indetto la giornata giallorossa, aprirà ufficialmente la prevendita per il derby con il Pescara.
La prevendita verrà fatta con la modalità del biglietto nominale. Se la Prefettura di Teramo confermerà le indicazioni del Viminale, dovrà anche valutare se circoscrivere la vendita dei biglietti alla sola provincia di Teramo. Potrebbe essere una buona soluzione? Dipende dai punti di vista, visto che il tifo biancazzurro ha un’eco importante anche nel Teramano nelle zone di Atri, Silvi e Pineto. Quindi, i tifosi teramani del Delfino potranno tranquillamente accedere allo stadio, eludendo il divieto. L’altra soluzione percorribile per le forze dell’ordine è quella di vendere i biglietti ai soli residenti di Giulianova. Se così fosse sarebbe un pugno allo stomaco per lo spettacolo del calcio.