Di Luca alla Procura antidoping
Anche Piepoli e Petacchi nel mirino: carriere a rischio. E' stato convocato il 5 luglio in merito all'inchiesta Oil for drugs
ROMA. Stavolta una volata non basta, il ciclismo é ancora nella bufera. Alessandro Petacchi da una parte a scagionarsi di una positività, Danilo Di Luca dall'altra a chiarire il suo ruolo in una brutta storia legata all'inchiesta penale Oil for Drug, perché da lunedì parte la stretta della Procura antidoping del Coni per fare luce sui nuovi scandali. Lo sprinter fiore all'occhiello delle due ruote made in Italy dovrà correre la “cronometro” più importante della sua vita agonistica per essere al via del Tour de France: vuole infatti dimostrare che l'eccessiva presenza di salbutamolo riscontrata nel controllo antidoping del 23 maggio scorso, in pieno Giro, non può essere associata all'uso o al tentato uso di doping.
Una corsa contro il tempo, o meglio a ostacoli, quella di Petacchi che ha rinunciato alle controanalisi chiedendo al Coni un procedimento d'urgenza, proprio per partire mercoledì. Petacchi aprirà la settimana di interrogatori sul ciclismo del procuratore Ettore Torri: alle dieci di lunedì il velocista si presenterà negli uffici dello stadio Olimpico con un nutrito dossier, frutto del lavoro sinergico dei legali Guardamagna e arricchito da una perizia medico-scientifica affidata al dottor Pieraccini di Firenze. La Milram, team dello spezzino, aspetta l'esito dell'udienza di lunedì prima di prendere qualsiasi provvedimento e confida nell'archiviazione. Se Torri rimanderà alla giustizia della federciclo il caso, allora Petacchi può dire addio a Tour e anche la carriera é a rischio, visto che per la violazione dell'articolo 2.1 del codice Wada si paga con due anni di stop.
Quanto a Leonardo Piepoli, trovato non negativo al salbutamolo come Petacchi dopo la tappa dello Zoncolan, il Coni aspetta di avere gli atti che l'Uci non ha trasmesso alla federciclismo italiana, ma a quella monegasca perché il corridore risulta residente del Principato. Anche per lui la squalifica é dietro l'angolo.
Ma il salbutamolo in eccesso non é l'unico dei pensieri di Torri: sul tavolo della Procura del Coni lo stralcio dell'inchiesta del pm romano Paolo Ferraro sul doping e che contiene anche alcune intercettazioni ambientali in cui comparirebbe anche Di Luca e il medico Carlo Santuccione.
«Riteniamo che i fatti che in questi giorni sono stati oggetto di una certa enfatizzazione da parte di certa stampa sono stati abbondantemente spiegati e siamo pronti a spiegarli di nuovo con la massima disponibilità», ha detto ai microfoni di Rai Sport, Federico Cecconi, il legale che accompagnerà Di Luca davanti la Procura Antidoping del Coni. «Esiste un dossier dei Nas», aggiunge l'avvocato del Killer della Liquigas, «e un procedimento penale recepito dal pm che, dopo averci sentito, ha chiesto l'archiviazione. I fatti sono gli stessi».
Il vincitore del Giro 2007 chiuderà le audizioni il 5 luglio: é atteso per le 12, perché prima Torri sentirà Ruggero Marzoli e Quagliarello, ma soprattutto Eddy Mazzoleni (convocato per il 4 luglio). Il corridore dell'Astana, terzo alla corsa rosa.
Una corsa contro il tempo, o meglio a ostacoli, quella di Petacchi che ha rinunciato alle controanalisi chiedendo al Coni un procedimento d'urgenza, proprio per partire mercoledì. Petacchi aprirà la settimana di interrogatori sul ciclismo del procuratore Ettore Torri: alle dieci di lunedì il velocista si presenterà negli uffici dello stadio Olimpico con un nutrito dossier, frutto del lavoro sinergico dei legali Guardamagna e arricchito da una perizia medico-scientifica affidata al dottor Pieraccini di Firenze. La Milram, team dello spezzino, aspetta l'esito dell'udienza di lunedì prima di prendere qualsiasi provvedimento e confida nell'archiviazione. Se Torri rimanderà alla giustizia della federciclo il caso, allora Petacchi può dire addio a Tour e anche la carriera é a rischio, visto che per la violazione dell'articolo 2.1 del codice Wada si paga con due anni di stop.
Quanto a Leonardo Piepoli, trovato non negativo al salbutamolo come Petacchi dopo la tappa dello Zoncolan, il Coni aspetta di avere gli atti che l'Uci non ha trasmesso alla federciclismo italiana, ma a quella monegasca perché il corridore risulta residente del Principato. Anche per lui la squalifica é dietro l'angolo.
Ma il salbutamolo in eccesso non é l'unico dei pensieri di Torri: sul tavolo della Procura del Coni lo stralcio dell'inchiesta del pm romano Paolo Ferraro sul doping e che contiene anche alcune intercettazioni ambientali in cui comparirebbe anche Di Luca e il medico Carlo Santuccione.
«Riteniamo che i fatti che in questi giorni sono stati oggetto di una certa enfatizzazione da parte di certa stampa sono stati abbondantemente spiegati e siamo pronti a spiegarli di nuovo con la massima disponibilità», ha detto ai microfoni di Rai Sport, Federico Cecconi, il legale che accompagnerà Di Luca davanti la Procura Antidoping del Coni. «Esiste un dossier dei Nas», aggiunge l'avvocato del Killer della Liquigas, «e un procedimento penale recepito dal pm che, dopo averci sentito, ha chiesto l'archiviazione. I fatti sono gli stessi».
Il vincitore del Giro 2007 chiuderà le audizioni il 5 luglio: é atteso per le 12, perché prima Torri sentirà Ruggero Marzoli e Quagliarello, ma soprattutto Eddy Mazzoleni (convocato per il 4 luglio). Il corridore dell'Astana, terzo alla corsa rosa.