Di Luca uomo di punta della nuova Nazionale
Il ct Ballerini: credo in Danilo, ha saputo scindere la preparazione dall’inchiesta
PESCARA. Sono state presentate ieri a Varese le nazionali per i campionati del mondo su strada di ciclismo in programma dal 25 al 30 settembre a Stoccarda. Il commissario tecnico Franco Ballerini ha convocato Danilo Di Luca che sarà, insieme a Bettini e Pozzato, una delle punte della formazione professionisti. Nel gruppo non c’è il pinetese Alessandro Spezialetti, “opzionato” in un primo momento per affiancare Di Luca nell’avventura iridata tedesca. Esclusi i velocisti Daniele Bennati e Alessandro Petacchi.
Franco Ballerini, cittì dei professionisti, si è detto orgoglioso della composizione della squadra azzurra che deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Salisburgo con Paolo Bettini. «In un mondiale conta il risultato finale e noi abbiamo uomini e spirito per centrare il massimo obiettivo», ha detto Ballerini.
Troppi capitani? «Il concetto di squadra che ho è diverso da questo, la squadra è compatta, di ruoli ne parleremo da lunedì in ritiro a Treviso», risponde il commissario tecnico azzurro. «So che molti hanno criticato l’esclusione di Bennati: sin dal primo giorno ho detto chiaramente che quello di Stoccarda non è un percorso da velocisti, poi in questo momento abbiamo registrato la crescita costante e continua di Bettini, Pozzato e Di Luca.
Questi ultimi due hanno lanciato segnali confortanti al Giro di Polonia. E il miglioramento evidenziato da Cunego alla Vuelta ha fatto il resto». Sul vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Danilo Di Luca, inserito nonostante la mancata definizione, al momento, del suo coinvolgimento nell’ambito dell’operazione antidoping Oil for Drug, Ballerini ha spiegato: «Danilo ha saputo scindere la preparazione dalle vicende extrasportive.
Io contesto il Codice Etico poiché le responsabilità devono essere accertate completamente e fino a quel momento un corridore non va fermato. Seguirò con attenzione il caso Valverde: la sua partecipazione è ancora messa in dubbio dagli organizzatori. In ogni caso, in gara creerà modifiche alla tattica».
La formazione da battere è la Spagna: «Su tutti la Spagna, squadra compatta attorno a un grande leader come Freire. A livello di squadra, solo noi li possiamo contrastare, mentre gli altri dovranno organizzarsi diversamente». Il circuito iridato tedesco - 19,1 chilometri - dovrà essere ripetuto per 14 volte, per un totale di 267 km: è un percorso selettivo che prevede un finale più duro rispetto a quello dello scorso anno sul quale trionfò Paolo Bettini.
Oltre a Di Luca, per il mondiale di Stoccarda non sono stati convocati altri abruzzesi: nè Fabio Taborre nè Ivan Terrenzio, che si erano messi in evidenzia in questa fase della stagione negli under 23 con vittorie roboanti, sono stati presi in considerazione dal ct Sandro Callari. Una curiosità: sono stati selezionati da Ballerini il vincitore (Filippo Pozzato) e il secondo classificato (Alessandro Bertolini) dell’ultimo Trofeo Matteotti disputato a Pescara lo scorso 12 agosto.
Franco Ballerini, cittì dei professionisti, si è detto orgoglioso della composizione della squadra azzurra che deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Salisburgo con Paolo Bettini. «In un mondiale conta il risultato finale e noi abbiamo uomini e spirito per centrare il massimo obiettivo», ha detto Ballerini.
Troppi capitani? «Il concetto di squadra che ho è diverso da questo, la squadra è compatta, di ruoli ne parleremo da lunedì in ritiro a Treviso», risponde il commissario tecnico azzurro. «So che molti hanno criticato l’esclusione di Bennati: sin dal primo giorno ho detto chiaramente che quello di Stoccarda non è un percorso da velocisti, poi in questo momento abbiamo registrato la crescita costante e continua di Bettini, Pozzato e Di Luca.
Questi ultimi due hanno lanciato segnali confortanti al Giro di Polonia. E il miglioramento evidenziato da Cunego alla Vuelta ha fatto il resto». Sul vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Danilo Di Luca, inserito nonostante la mancata definizione, al momento, del suo coinvolgimento nell’ambito dell’operazione antidoping Oil for Drug, Ballerini ha spiegato: «Danilo ha saputo scindere la preparazione dalle vicende extrasportive.
Io contesto il Codice Etico poiché le responsabilità devono essere accertate completamente e fino a quel momento un corridore non va fermato. Seguirò con attenzione il caso Valverde: la sua partecipazione è ancora messa in dubbio dagli organizzatori. In ogni caso, in gara creerà modifiche alla tattica».
La formazione da battere è la Spagna: «Su tutti la Spagna, squadra compatta attorno a un grande leader come Freire. A livello di squadra, solo noi li possiamo contrastare, mentre gli altri dovranno organizzarsi diversamente». Il circuito iridato tedesco - 19,1 chilometri - dovrà essere ripetuto per 14 volte, per un totale di 267 km: è un percorso selettivo che prevede un finale più duro rispetto a quello dello scorso anno sul quale trionfò Paolo Bettini.
Oltre a Di Luca, per il mondiale di Stoccarda non sono stati convocati altri abruzzesi: nè Fabio Taborre nè Ivan Terrenzio, che si erano messi in evidenzia in questa fase della stagione negli under 23 con vittorie roboanti, sono stati presi in considerazione dal ct Sandro Callari. Una curiosità: sono stati selezionati da Ballerini il vincitore (Filippo Pozzato) e il secondo classificato (Alessandro Bertolini) dell’ultimo Trofeo Matteotti disputato a Pescara lo scorso 12 agosto.