Di Stanislao: «Entro martedì la fideiussione»
Il presidente del Lanciano: «Niente accordi con Serfina ma con un'altra banca»
LANCIANO. Mentre in città la tifoseria frentana continua ad essere divisa in due fazioni (da una parte i pessimisti, che danno per imminente la fine del calcio lancianese, dall'altra invece coloro che non hanno dubbi circa la prossima iscrizione della squadra al suo settimo campionato di C1 consecutivo), il presidente rossonero Paolo Di Stanislao va avanti imperterrito lungo la strada intrapresa. «So quel che faccio», spiega, «e non saranno certo le critiche ricevute sinora a fermarmi...».
La Banca Serfina però smentisce di avere un accordo con lei per quel che riguarda la famosa fideiussione di 207.000 euro, indispensabile per l'iscrizione al campionato. «Ho letto e me ne rammarico perchè, pur dovendo confermare che in effetti non si è raggiunta un'intesa, non è affatto vero che che il colloquio all'interno dell'istituto chietino ha riguardato un emissario del Lanciano. All'incontro sono andato di persona, accompagnato dal professor Mimmo Angelucci (primario dell'Ospedale di Chieti, ndc). Che poi la trattativa, nel corso della quale si è parlato anche di una possibile sponsorizzazione, non sia andata a buon fine, è un altro discorso».
Resta però aperta la questione della fideiussione: «Ho avuto ampie assicurazioni», replica il presidente, «da parte di un istituto bancario di primaria importanza, che entro martedì mi verrà rilasciata la documentazione di cui ho bisogno. Per evitare ulteriori speculazioni preferisco non fare il nome dell'istituto, ma a quella data mancano ormai pochi giorni e non resta che aspettare per verificare la veridicità di quanto vado sostenendo da tempo. Se l'accordo dovesse saltare in extremis, sono pronto a far fronte agli impegni presi con denaro cash. Del resto, se così non fosse, che senso avrebbe avuto far firmare le liberatorie agli oltre trenta tesserati a libro paga?». Di Stanislao appare invece meno loquace sulla vicenda allenatore: «Preferisco parlarne a iscrizione avvenuta. Camplone? Ho letto che interessa al Foggia (che però nelle ultime ore avrebbe optato per Papagni, ndc) e non posso che essere contento per lui, visto che stiamo parlando di uno dei club più blasonati della C».
La Banca Serfina però smentisce di avere un accordo con lei per quel che riguarda la famosa fideiussione di 207.000 euro, indispensabile per l'iscrizione al campionato. «Ho letto e me ne rammarico perchè, pur dovendo confermare che in effetti non si è raggiunta un'intesa, non è affatto vero che che il colloquio all'interno dell'istituto chietino ha riguardato un emissario del Lanciano. All'incontro sono andato di persona, accompagnato dal professor Mimmo Angelucci (primario dell'Ospedale di Chieti, ndc). Che poi la trattativa, nel corso della quale si è parlato anche di una possibile sponsorizzazione, non sia andata a buon fine, è un altro discorso».
Resta però aperta la questione della fideiussione: «Ho avuto ampie assicurazioni», replica il presidente, «da parte di un istituto bancario di primaria importanza, che entro martedì mi verrà rilasciata la documentazione di cui ho bisogno. Per evitare ulteriori speculazioni preferisco non fare il nome dell'istituto, ma a quella data mancano ormai pochi giorni e non resta che aspettare per verificare la veridicità di quanto vado sostenendo da tempo. Se l'accordo dovesse saltare in extremis, sono pronto a far fronte agli impegni presi con denaro cash. Del resto, se così non fosse, che senso avrebbe avuto far firmare le liberatorie agli oltre trenta tesserati a libro paga?». Di Stanislao appare invece meno loquace sulla vicenda allenatore: «Preferisco parlarne a iscrizione avvenuta. Camplone? Ho letto che interessa al Foggia (che però nelle ultime ore avrebbe optato per Papagni, ndc) e non posso che essere contento per lui, visto che stiamo parlando di uno dei club più blasonati della C».