Donne della spada d’oro Le Fate sono d’argento 

Scherma e ginnastica artistica da applausi, Paltrinieri è di bronzo

PARIGI . Oro, argento e bronzo nella quarta giornata per l’Italia Team alle Olimpiadi e undici medaglie totali. Lo score azzuro si ingrossa, grazie alle spadiste, alle Fate e all’eterno Gregorio Paltrinieri. Una serata calda a Parigi ma ricca di soddisfazioni in chiave azzurra. L’oro è delle regine di spada Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria che hanno battuto in finale la Francia 30-29. Seconda medaglia consecutiva per la spada femminile a squadre dopo il bronzo di Tokyo, mentre per la scherma è la terza medaglia dopo l’argento di Filippo Macchi nel fioretto e il bronzo di Luigi Samele nella sciabola. Dopo 96 anni d’attesa, l’Italia conquista la sua seconda medaglia olimpica a squadre nella ginnastica artistica. L’impresa riesce alle Fate Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa, autrici di una gara pressoché perfetta. L’Italia si difende al volteggio e alla trave, effettua una strepitosa routine alle parallele asimmetriche e riesce a non pagare un paio di imprecisioni nel corpo libero. Arriva così una storica medaglia, ottenuta col punteggio di 165.494 punti. L’oro va agli Stati Uniti, trascinati da Simone Biles ad un totale di 171.296 punti, poi le azzurre e il Brasile (164.497). Il bronzo di giornata porta la firma di Gregorio Paltrinieri che alza i giri del motore gradualmente e inizia la progressione a metà gara, ma quando sembrava inarrestabile e lanciato verso la medaglia d’oro, arriva la rimonta dalle retrovie che lo fa scivolare sul gradino più basso del podio. Ma il 29enne emiliano sorride per la terza Olimpiade con medaglia (quattro in totale). E aspetta i 1.500.
All'ultima stoccata. Al Grand Palais, dove in un infinita eco di quello che succede in tutti gli impianti gli spettatori volevano intonare la Marsigliese, risuonano invece le note dell'inno di Mameli. A Parigi sventola alto il tricolore, ma è quello bianco, rosso e verde. Quello francese è un po’ più sotto, nello spazio riservato all'argento. La spada dell'Italia femminile diventa tutta d'oro. Nel meraviglioso impianto, a pochi metri dagli Champs-Elysées e con la Torre Eiffel a cinque cerchi sullo sfondo, Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria hanno fatto una magia, trasformando il boato continuo degli ottomila spettatori padroni di casa in un silenzio assordante. 30-29 all'overtime (il minuto supplementare) con l'ultima, meravigliosa stoccata di Santuccio. È il risultato di una finale che, all'ora di cena di una caldissima sera d'estate, fa gioire l'Italia. La rabbia e la delusione per l’argento di Macchi sono un ricordo sbiadito. Il medagliere azzurro è salito a undici medaglie: tre ori, quattro argenti e quattro bronzi.
Rossella-Greg: le medaglie dei fidanzati. Terzo oro per l'Italia? «Si, terzo oro e un bronzo per Greg. Ho saputo adesso. Sono superfelice»: dopo la conquista dell'oro, Rossella Fiamingo ha esultato, aggiungendo alla serata magica il bronzo del fidanzato (storia d’amore nata a Tokyo nel 2021), Gregorio Paltrinieri, negli 800 stile libero. «Siamo felicissime, incredule, ma ce lo meritavamo», ha aggiunto Fiamingo. «Sapevamo che potevamo farcela ma poi tra il dire e il fare, c'è di mezzo il...Grand Palais!». E Paltrinieri di rimando sulla «mia regina del cuore»: «Le ho mandate dieci messaggi e non mi ha risposto ancora (ride, ndr). Non vedo l'ora di essere al villaggio e vederla».
Le Fate. Nel giorno in cui Parigi incorona Simone Biles regina di questa Olimpiade, c'è spazio e gloria anche per le azzurre. L'Italia dell'artistica infatti conquista una storica medaglia d'argento a squadre che non arrivava dal 1928, e fa impazzire cinque ragazze uniche per coordinazione e leggiadria. Non saranno mai la Biles, ma nell'Arena Bercy Angela Andreoli (ha iniziato a fare sport con il calcio), Alice D'Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio (è fidanzata con Yumin Abbadini, ginnasta della squadra maschile) e Giorgia Villa ci vanno vicine e scrivono un pezzo di storia dello sport italiano. Avevano chiuso al secondo posto le eliminatorie, dietro alle irraggiungibili americane, e hanno ripetuto il piazzamento nella finale al termine delle quattro rotazioni in cui hanno sempre gareggiato accoppiate agli Usa, regalando spettacolo pari quasi a quello della fuoriclasse di questo sport. Per parte sua la donna per cui palpita da tre anni il cuore buono dell'America si è ripresa stasera quello che il destino le tolse tre anni fa ai Giochi di Tokyo. Era la stella annunciata di quell'Olimpiade, fu invece buio pieno. Le mancava l'equilibrio, colpa dei twisties, vertigini amplificate per una che praticamente vive volteggiando in aria. Si fermò per due anni ed al terzo rieccola qui libera dai suoi demoni, spinta dall'amore di milioni di tifosi, star e gente comune.
Angelo Cardonna