E i tifosi in coro: «La capolista se ne va»
Oltre mille sostenitori al seguito del Pescara, scia biancazzurra in autogrill e a Ferrara.
FERRARA. Canta il popolo biancazzurro. «La capolista se ne va», intonano gli oltre mille tifosi del Pescara arrivati fino a Ferrara per seguire la capolista del girone B di Prima divisione. Oltre 400 chilometri di passione. Cantano e sognano a occhi aperti. Il primo esodo stagionale fuori regione si chiude con un successo che accende ancora di più l’entusiasmo di una piazza già capace di portare 9.000 spettatori di media all’Adriatico.
C’era anche il sindaco Albore Mascia tra i tanti supporter che hanno invaso Ferrara. Una carovana di pullman, pulmini e auto private partita di primo mattino, capace di lasciare una scia di biancazzurro in tutti gli autogrill. E poi nei ristoranti di Ferrara, in attesa del primo successo esterno del campionato. Tanto atteso quanto sofferto. Comunque, un pomeriggio da ricordare nella stagione del rilancio. Allo stadio i tifosi del Pescara sono stati divisi in due settori, ai distinti e nella tribuna laterale. Sostegno incessante alla squadra di Cuccureddu, dall’inizio alla fine. Tanto da sovrastare anche quello degli estensi della curva ovest. Circa 4.000 spettatori paganti, 1.900 gli abbonati. Un bel duello sugli spalti, ma senza tensioni. Fatta eccezione per il Vicenza, inneggiato dai tifosi pescaresi (gemellati con i veneti) e insultati dagli emiliani.
Indifferenza, invece, per l’ex Fabio Bazzani, il centravanti della Spal in riva all’Adriatico nella passata stagione. Alla fine, grande festa con il ritornello «La capolista se ne va». Aspettando il posticipo di questa sera tra il Verona e la Valle del Giovenco. Se i marsicani riuscissero a fare risultato al Bentegodi, davvero la capolista se ne andrebbe, lasciandosi alle spalle anche gli scaligeri, dopo il Portogruaro.
C’era anche il sindaco Albore Mascia tra i tanti supporter che hanno invaso Ferrara. Una carovana di pullman, pulmini e auto private partita di primo mattino, capace di lasciare una scia di biancazzurro in tutti gli autogrill. E poi nei ristoranti di Ferrara, in attesa del primo successo esterno del campionato. Tanto atteso quanto sofferto. Comunque, un pomeriggio da ricordare nella stagione del rilancio. Allo stadio i tifosi del Pescara sono stati divisi in due settori, ai distinti e nella tribuna laterale. Sostegno incessante alla squadra di Cuccureddu, dall’inizio alla fine. Tanto da sovrastare anche quello degli estensi della curva ovest. Circa 4.000 spettatori paganti, 1.900 gli abbonati. Un bel duello sugli spalti, ma senza tensioni. Fatta eccezione per il Vicenza, inneggiato dai tifosi pescaresi (gemellati con i veneti) e insultati dagli emiliani.
Indifferenza, invece, per l’ex Fabio Bazzani, il centravanti della Spal in riva all’Adriatico nella passata stagione. Alla fine, grande festa con il ritornello «La capolista se ne va». Aspettando il posticipo di questa sera tra il Verona e la Valle del Giovenco. Se i marsicani riuscissero a fare risultato al Bentegodi, davvero la capolista se ne andrebbe, lasciandosi alle spalle anche gli scaligeri, dopo il Portogruaro.