Evangelisti, il ds vastese ai domiciliari
Secondo l’accusa sarebbe il mediatore di una gara truccata nel 2008 in C1
L’ordine di custodia cautelare a casa gli è stato notificato, ieri, di primo mattino nell’abitazione di San Benedetto del Tronto dove si è trasferito qualche anno fa dopo aver vissuto a Giulianova. Luca Evangelisti, 44 anni, originario di Alatri, c’è rimasto di sasso. Le accuse sono infamanti per chi, come il direttore sportivo della Pro Vasto, vive di calcio.
Associazione per delinquere finalizzata alle frodi nelle competizioni sportive, giro di scommesse illecite e altri gravi reati. Luca Evangelisti è l’unico dei nove arrestati ai domiciliari. Il pm aveva chiesto il carcere, ma il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza ha spiegato che è incensurato e che non c’è pericolo di inquinamento delle prove. Resta l’impianto accusatorio, secondo il quale il direttore sportivo tornato un paio di mesi fa alla Pro Vasto sarebbe stato il mediatore di una partita combinata, Potenza-Salernitana 0-1 (gol di Di Napoli) del 20 aprile del 2008. Per conquistare quei tre punti il club granata, poi promosso in serie B, avrebbe sborsato 150mila euro e l’operazione sarebbe andata in porto grazie ai buoni uffici di Luca Evangelisti.
Che, sempre secondo i carabinieri e i magistrati lucani, avrebbe fornito “dritte” al presidente del Potenza Giuseppe Postiglione sulle otto partite (una di serie B e le altre di serie C) dal risultato sicuro su cui scommettere ingenti somme di denaro. Tra queste anche una che coinvolge il Pescara, esattamente Pescara-Pistoiese 1-0 del 6 aprile del 2008. Un altro Pescara ancora legato alla gestione Soglia e in corsa per la qualificazione ai play off poi sfumata in dirittura d’arrivo. Quella partita, abbinata a Massese-Taranto 0-3 dello stesso giorno, ha fruttato oltre 13mila euro a Postiglione.
Non è dato sapere se le “dritte” di Evangelisti erano frutto dell’esperienza maturata nel calcio oppure di vere e proprie combine. Se ne saprà di più spulciando l’ordinanza oppure attraverso i successivi interrogatori. La gran parte delle gare “incriminate” sono riferite alla stagione 2007-2008, quando Evangelisti lavorava con il Martina (C1/B), retrocesso a fine campionato.
Il personaggio. Evangelisti e l’Abruzzo si sono incrociati la prima volta nell’estate del 1997 quando il centrocampista originario di Alatri stava per essere ingaggiato dall’Avezzano e poi è finito a Ischia. L’estate successiva eccolo a Giulianova, sempre in C2. Un lottatore in campo, un mediano di sostanza. Uno dei protagonisti della qualificazione ai play off. Un calciatore entrato subito in sintonia con l’allora presidente Alessandro Quartiglia di cui è ben presto diventato consigliere di mercato. Ha vestito la maglia giallorossa per un paio di stagioni, poi è diventato consulente a tutti gli effetti. Poco avvezzo alle pubbliche relazioni, grande conoscitore dei fatti e misfatti della serie C. E fiuto nello scovare i talenti. Nella galassia del mercato buoni rapporti specialmente con Ermanno Pieroni, ex ds del Perugia di Gaucci. A Giulianova si è trovato tanto bene che ha deciso di stabilircisi con la famiglia. Ma il rapporto con il club si è poi interrotto anche a causa delle contestazioni dei tifosi. Nell’estate del 2004 eccolo a Vasto con il compianto Giuliano Fiorini nei panni di presidente. Una stagione, poi è andato via. Ma si è lasciato in buoni rapporti con il gruppo capeggiato da Domenico Crisci che ha rilevato il club.
Tanto che a distanza di anni è tornato a lavorare nel club biancorosso. Lo ha fatto dopo la parentesi di San Benedetto del Tronto, nella scorsa stagione chiusa con la retrocessione e il fallimento dei club rossoblù. L’incontro tra Crisci e Evangelisti è avvenuto a Fano, l’11 ottobre scorso, a margine della gara persa dalla Pro Vasto per 3-0. Qualche giorno dopo, eccolo alle dipendenze della società vastese, di ritorno con il segretario Maurizio Natali. Subito alcune operazioni di mercato, l’ultima ha portato alla corte di Di Meo il centrocampista Bevo, migliore in campo domenica scorsa.
Ha lasciato Vasto felice per il successo ottenuto a spese del Gubbio, l’altro ieri. Appuntamento a oggi per la ripresa degli allenamenti. Nessuno immaginava gli esiti dell’inchiesta di Potenza dove, tra l’altro, Evangelisti non ha mai lavorato. Sorpreso il presidente Domenico Crisci: «Spero innanzitutto che Luca sappia dimostrare la sua totale estaneità ai fatti che lo vedono coinvolto nella vicenda, io credo in posizione marginale se penso che è stato l’unico a ricevere la restrizione domiciliare. Mi preme anche sottolineare la totale estraneità della società che presiedo in quanto le indagini riguardano gli ultimi due campionati passati e Luca collabora con noi da due mesi. Intanto gli siamo umanamente vicini».
I rischi. L’inchiesta di Potenza potrebbe trasformarsi in un vero e proprio terremoto nel mondo della Lega Pro. Il procuratore federale Palazzi ha chiesto gli atti ai magistrati di Potenza per avviare l’indagine sportiva. Sembra che Palazzi avesse già in mano degli elementi, ma sarebbe stato fermato dai colleghi lucani onde evitare di mandare in fumo l’inchiesta penale. Ora può agire e qualora emergessero responsabilità potrebbe chiedere dei deferimenti. Il rischio di squalifiche, penalizzazioni o retrocessioni è concreto per chiunque abbia alterato (o cercato di alterare) i risultati delle partite. In quest’ottica la posizione del Pescara è tutta da verificare.
Associazione per delinquere finalizzata alle frodi nelle competizioni sportive, giro di scommesse illecite e altri gravi reati. Luca Evangelisti è l’unico dei nove arrestati ai domiciliari. Il pm aveva chiesto il carcere, ma il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza ha spiegato che è incensurato e che non c’è pericolo di inquinamento delle prove. Resta l’impianto accusatorio, secondo il quale il direttore sportivo tornato un paio di mesi fa alla Pro Vasto sarebbe stato il mediatore di una partita combinata, Potenza-Salernitana 0-1 (gol di Di Napoli) del 20 aprile del 2008. Per conquistare quei tre punti il club granata, poi promosso in serie B, avrebbe sborsato 150mila euro e l’operazione sarebbe andata in porto grazie ai buoni uffici di Luca Evangelisti.
Che, sempre secondo i carabinieri e i magistrati lucani, avrebbe fornito “dritte” al presidente del Potenza Giuseppe Postiglione sulle otto partite (una di serie B e le altre di serie C) dal risultato sicuro su cui scommettere ingenti somme di denaro. Tra queste anche una che coinvolge il Pescara, esattamente Pescara-Pistoiese 1-0 del 6 aprile del 2008. Un altro Pescara ancora legato alla gestione Soglia e in corsa per la qualificazione ai play off poi sfumata in dirittura d’arrivo. Quella partita, abbinata a Massese-Taranto 0-3 dello stesso giorno, ha fruttato oltre 13mila euro a Postiglione.
Non è dato sapere se le “dritte” di Evangelisti erano frutto dell’esperienza maturata nel calcio oppure di vere e proprie combine. Se ne saprà di più spulciando l’ordinanza oppure attraverso i successivi interrogatori. La gran parte delle gare “incriminate” sono riferite alla stagione 2007-2008, quando Evangelisti lavorava con il Martina (C1/B), retrocesso a fine campionato.
Il personaggio. Evangelisti e l’Abruzzo si sono incrociati la prima volta nell’estate del 1997 quando il centrocampista originario di Alatri stava per essere ingaggiato dall’Avezzano e poi è finito a Ischia. L’estate successiva eccolo a Giulianova, sempre in C2. Un lottatore in campo, un mediano di sostanza. Uno dei protagonisti della qualificazione ai play off. Un calciatore entrato subito in sintonia con l’allora presidente Alessandro Quartiglia di cui è ben presto diventato consigliere di mercato. Ha vestito la maglia giallorossa per un paio di stagioni, poi è diventato consulente a tutti gli effetti. Poco avvezzo alle pubbliche relazioni, grande conoscitore dei fatti e misfatti della serie C. E fiuto nello scovare i talenti. Nella galassia del mercato buoni rapporti specialmente con Ermanno Pieroni, ex ds del Perugia di Gaucci. A Giulianova si è trovato tanto bene che ha deciso di stabilircisi con la famiglia. Ma il rapporto con il club si è poi interrotto anche a causa delle contestazioni dei tifosi. Nell’estate del 2004 eccolo a Vasto con il compianto Giuliano Fiorini nei panni di presidente. Una stagione, poi è andato via. Ma si è lasciato in buoni rapporti con il gruppo capeggiato da Domenico Crisci che ha rilevato il club.
Tanto che a distanza di anni è tornato a lavorare nel club biancorosso. Lo ha fatto dopo la parentesi di San Benedetto del Tronto, nella scorsa stagione chiusa con la retrocessione e il fallimento dei club rossoblù. L’incontro tra Crisci e Evangelisti è avvenuto a Fano, l’11 ottobre scorso, a margine della gara persa dalla Pro Vasto per 3-0. Qualche giorno dopo, eccolo alle dipendenze della società vastese, di ritorno con il segretario Maurizio Natali. Subito alcune operazioni di mercato, l’ultima ha portato alla corte di Di Meo il centrocampista Bevo, migliore in campo domenica scorsa.
Ha lasciato Vasto felice per il successo ottenuto a spese del Gubbio, l’altro ieri. Appuntamento a oggi per la ripresa degli allenamenti. Nessuno immaginava gli esiti dell’inchiesta di Potenza dove, tra l’altro, Evangelisti non ha mai lavorato. Sorpreso il presidente Domenico Crisci: «Spero innanzitutto che Luca sappia dimostrare la sua totale estaneità ai fatti che lo vedono coinvolto nella vicenda, io credo in posizione marginale se penso che è stato l’unico a ricevere la restrizione domiciliare. Mi preme anche sottolineare la totale estraneità della società che presiedo in quanto le indagini riguardano gli ultimi due campionati passati e Luca collabora con noi da due mesi. Intanto gli siamo umanamente vicini».
I rischi. L’inchiesta di Potenza potrebbe trasformarsi in un vero e proprio terremoto nel mondo della Lega Pro. Il procuratore federale Palazzi ha chiesto gli atti ai magistrati di Potenza per avviare l’indagine sportiva. Sembra che Palazzi avesse già in mano degli elementi, ma sarebbe stato fermato dai colleghi lucani onde evitare di mandare in fumo l’inchiesta penale. Ora può agire e qualora emergessero responsabilità potrebbe chiedere dei deferimenti. Il rischio di squalifiche, penalizzazioni o retrocessioni è concreto per chiunque abbia alterato (o cercato di alterare) i risultati delle partite. In quest’ottica la posizione del Pescara è tutta da verificare.