Fed Cup, Errani e Chiesa tutto cuore: l’Italtennis in festa a Chieti
Le azzurre stendono la Spagna 3-2 e volano ai play off per il World Group I. Domani il sorteggio a Londra. Sara esulta: «È stata una battaglia durissima»
CHIETI. Le lacrime di gioia, il giro di campo con il tricolore sulle spalle e la festa sugli spalti. A Chieti l'Italia fa l'impresa. Le azzurre battono 3-2 la Spagna nel primo turno della Fed Cup e volano ai play off del 21 e 22 aprile per tentare il salto nel World Group I. Il sorteggio si terrà domani a Londra e il tabellone sarà composto dalle quattro perdenti del World Group I e dalle quattro vincenti del primo turno del World Group II.
L'Italia, al momento quindicesima nel ranking Itf per nazioni, non sarà testa di serie insieme a Slovacchia, Australia e Romania. L'avversaria delle azzurre sarà una tra Bielorussia, Svizzera, Belgio ed Olanda. Al PalaTricalle "Sandro Leombroni" fanno festa i 2400 spettatori che hanno sofferto, tifato e alla fine gioito per una vittoria che ribalta ogni pronostico.
L'impresa porta la firma di una debuttante, Deborah Chiesa, che compie un autentico miracolo sportivo e batte Lara Arruabarrena, la numero 80 al mondo, completando l'opera iniziata da Sara Errani che nel primo singolare della seconda giornata aveva battuto Carla Suarez Navarro, portando l'Italia sul 2-1. E' una storia fantastica quella della Chiesa, 21 anni di Trento, alla prima presenza in azzurro e preferita all'ultimo momento a Jasmine Paolini.
La Chiesa ha vinto il primo set 6-4 e perso il secondo 6-2. Il terzo è stato spettacolare: sotto 4-2, la tennista azzurra ha strappato il servizio alla rivale per il 4-3 e sul 5-5 si è procurata un match point con un ace ma non lo ha sfruttato. Poco dopo è stata la Arruabarrena ad avere un match point, ma la Chiesa si è salvata e con un altro ace si è procurato un secondo match point, quello buono. La spagnola si è arresa 7-9 dopo due ore e 28 minuti. «La Nazionale ti dà davvero qualcosa in più», dice la Chiesa. «Ho dato tutto in campo. Per me è un sogno. Dedico questa vittoria alla mia famiglia». «Mi sentivo che dovevo darle una chance», racconta la capitana dell'Italia, Tathiana Garbin. «Sono stata contenta della prestazione della Paolini nella prima giornata, ma sentivo che oggi (ieri, ndc) Deborah potesse farcela perché ha una tipologia di tennis che poteva infastidire la Arruabarrena. Ad ogni cambio le dicevo: "come vuoi essere ricordata?". E lei mi rispondeva: "come una leonessa". Abbiamo vinto con il cuore contro una squadra più forte».
Ci aveva pensato Sara Errani a portare l'Italia in vantaggio, battendo la Suarez Navarro (6-3, 3-6, 6-3) in due ore e 18 minuti.
La 30enne romagnola, che si era imposta con la spagnola in 8 delle 11 sfide precedenti, ha preso per mano la squadra, vincendo in scioltezza il primo set. Più combattuto il secondo, con la Errani subito avanti 2-0. Poi, una mancata chiamata dell'arbitro su una palla fuori della Suarez del possibile 3-0 fa innervosire l'azzurra che perde la concentrazione e concede alla spagnola il parziale. Nel terzo set, però, la spunta la Errani. «È stata una battaglia durissima», dice la giocatrice più esperta dell'Italia. «Quella chiamata dell'arbitro nel terzo gioco mi ha fatto innervosire moltissimo. Da essere a un passo dal 3-0 a ritrovarsi 2-1 è una bella differenza. Così io mi sono irrigidita e lei si è sciolta. Però sono stata brava a reagire nel terzo e farle vedere che c'ero ancora. E' stata dura ma questo punto lo volevo con tutta me stessa».
In chiusura, a risultato acquisito, la coppia spagnola Georgina Garcia Perez-Maria Jose Martinez ha vinto il doppio con la coppia azzurra Paolini e Cocciaretto (6-4,6-3).
Un successo inutile per la Spagna. La sfida la vince l'Italia che fa festa insieme al pubblico abruzzese e ora si prepara al prossimo spareggio, quello finale.
Giammarco Giardini
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L'Italia, al momento quindicesima nel ranking Itf per nazioni, non sarà testa di serie insieme a Slovacchia, Australia e Romania. L'avversaria delle azzurre sarà una tra Bielorussia, Svizzera, Belgio ed Olanda. Al PalaTricalle "Sandro Leombroni" fanno festa i 2400 spettatori che hanno sofferto, tifato e alla fine gioito per una vittoria che ribalta ogni pronostico.
L'impresa porta la firma di una debuttante, Deborah Chiesa, che compie un autentico miracolo sportivo e batte Lara Arruabarrena, la numero 80 al mondo, completando l'opera iniziata da Sara Errani che nel primo singolare della seconda giornata aveva battuto Carla Suarez Navarro, portando l'Italia sul 2-1. E' una storia fantastica quella della Chiesa, 21 anni di Trento, alla prima presenza in azzurro e preferita all'ultimo momento a Jasmine Paolini.
La Chiesa ha vinto il primo set 6-4 e perso il secondo 6-2. Il terzo è stato spettacolare: sotto 4-2, la tennista azzurra ha strappato il servizio alla rivale per il 4-3 e sul 5-5 si è procurata un match point con un ace ma non lo ha sfruttato. Poco dopo è stata la Arruabarrena ad avere un match point, ma la Chiesa si è salvata e con un altro ace si è procurato un secondo match point, quello buono. La spagnola si è arresa 7-9 dopo due ore e 28 minuti. «La Nazionale ti dà davvero qualcosa in più», dice la Chiesa. «Ho dato tutto in campo. Per me è un sogno. Dedico questa vittoria alla mia famiglia». «Mi sentivo che dovevo darle una chance», racconta la capitana dell'Italia, Tathiana Garbin. «Sono stata contenta della prestazione della Paolini nella prima giornata, ma sentivo che oggi (ieri, ndc) Deborah potesse farcela perché ha una tipologia di tennis che poteva infastidire la Arruabarrena. Ad ogni cambio le dicevo: "come vuoi essere ricordata?". E lei mi rispondeva: "come una leonessa". Abbiamo vinto con il cuore contro una squadra più forte».
Ci aveva pensato Sara Errani a portare l'Italia in vantaggio, battendo la Suarez Navarro (6-3, 3-6, 6-3) in due ore e 18 minuti.
La 30enne romagnola, che si era imposta con la spagnola in 8 delle 11 sfide precedenti, ha preso per mano la squadra, vincendo in scioltezza il primo set. Più combattuto il secondo, con la Errani subito avanti 2-0. Poi, una mancata chiamata dell'arbitro su una palla fuori della Suarez del possibile 3-0 fa innervosire l'azzurra che perde la concentrazione e concede alla spagnola il parziale. Nel terzo set, però, la spunta la Errani. «È stata una battaglia durissima», dice la giocatrice più esperta dell'Italia. «Quella chiamata dell'arbitro nel terzo gioco mi ha fatto innervosire moltissimo. Da essere a un passo dal 3-0 a ritrovarsi 2-1 è una bella differenza. Così io mi sono irrigidita e lei si è sciolta. Però sono stata brava a reagire nel terzo e farle vedere che c'ero ancora. E' stata dura ma questo punto lo volevo con tutta me stessa».
In chiusura, a risultato acquisito, la coppia spagnola Georgina Garcia Perez-Maria Jose Martinez ha vinto il doppio con la coppia azzurra Paolini e Cocciaretto (6-4,6-3).
Un successo inutile per la Spagna. La sfida la vince l'Italia che fa festa insieme al pubblico abruzzese e ora si prepara al prossimo spareggio, quello finale.
Giammarco Giardini
©RIPRODUZIONE RISERVATA.