Fofana, la stella del Francavilla punta alla C 

FRANCAVILLA. Tredici anni di professionismo. Tanta serie C, ma anche B con Ravenna e soprattutto Lanciano. Poi in estate la chiamata del Francavilla che lo ha convinto a scendere per la prima volta nei dilettanti. Mohamed Fofana, 32 anni, è tornato in Abruzzo con tante motivazioni. E con un obiettivo ben preciso. «Non mi voglio nascondere: sono venuto qui per lottare per il primo posto», spiega l'attaccante francese. «Ho preferito scendere di categoria perché il progetto del Francavilla mi ha affascinato. Progetti così importanti non ci sono nemmeno in C. Ho conosciuto il presidente Candeloro ai tempi del Lanciano e tutti mi hanno parlato bene di lui. Qui c'è gente seria che nel giro di qualche anno vuole portare il Francavilla nei professionisti. Io mi sento al centro di questo progetto. E poi è un piacere tornare in Abruzzo: qui si sta bene e c'è il mare che per me è fondamentale».
I tifosi si aspettano tanto da Fofana, che ha già segnato due gol. «Ci sono tante aspettative su di me e spero di ripagare la fiducia di tutti», dice l'ex centravanti della Lupa Roma. «La società è partita da zero, ma in venti giorni ha fatto cose straordinarie. Si è creato un bel gruppo e ci sono tutti i presupposti per fare un grande campionato. Non conoscevo mister Iervese, ma è molto preparato e farà tanta strada. Sono convinto che il Francavilla in poco tempo sarà nel calcio che conta».
Dove Fofana è già stato. Indimenticabili i due anni di serie B con il Lanciano. «Ho bellissimi ricordi, avevo un contratto quadriennale anche se poi rimasi solo due anni. Mi sento ancora con Falcinelli, Buchel e Casadei e quando possiamo usciamo tutti insieme. E' un peccato adesso vedere il Lanciano in Prima Categoria. La piazza rossonera è stata un trampolino di lancio per tanti giocatori che poi sono andati in serie A. Io di rimpianti non ne ho. Potevo fare sicuramente qualcosa in più, ma sono contento della mia carriera».
Le giornate di "Momo" Fofana si dividono tra campo e hobby. «La mattina faccio una passeggiata in centro, il pomeriggio mi alleno e la sera sto con gli amici. Nel tempo libero mi piace guardare film e ascoltare la musica. I social li uso poco. All'ordine del giorno ci sono le partite di calcio. Le guardo tutte». Tanto calcio, ma non solo. «Mi piace anche la pallacanestro. Il mio sportivo preferito è Michael Jordan, un campione mondiale che ancora oggi è sulla bocca di tutti». E poi c'è la famiglia: la sua compagna e suo figlio di otto anni vivono a Ravenna. «Stare lontano dagli affetti non è facile. Quando smetterò di giocare, mi dedicherò completamente alla famiglia».
Giammarco Giardini
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