Franchini insidia Aloi  C’è il rebus centravanti 

Dubbi a centrocampo. Nel tridente testa a testa Cuppone-Vergani

PESCARA. Primo turno play off, ultima chiamata per una maglia. Tre ballottaggi in casa Pescara alla vigilia della sfida casalinga contro il Pontedera (domani, ore 20.30), ostacolo che i biancazzurri possono superare sfruttando sia il fattore campo che i due risultati su tre al 90’. Cascione oggi nella rifinitura lavorerà sui dettagli di una partita che, un vantaggio anche per lui, ha già vissuto nel suo breve periodo di lavoro in campionato alla guida del Delfino, proprio nel giorno del suo debutto in panchina (vittoria per 1 a 0 all’Adriatico). I toscani giocano a viso aperto per dna, senza fare calcoli e rischiando sempre qualcosa per provare a proporre trame pericolose in avanti. Dovranno farlo ancora di più domani sera, essendo condannati al successo per restare vivi. Per questo debutto nei play off, quindi, la prima cosa su cui punta il tecnico biancazzurro è la solidità, l’attenzione e la compattezza.
Il piano partita. Se il Pescara vuole avanzare al secondo turno (dove troverebbe probabilmente il Gubbio, gara secca in trasferta in quel caso), non deve permettere alla squadra di Canzi di fare male dalle parti di Plizzari. E magari deve provare a chiuderla al più presto con una ripartenza letale. Nell’ultimo allenamento prima del fischio d’inizio, Cascione oggi scioglierà gli ultimi dubbi, anche se le idee sono piuttosto chiare fin da ora. Tre i ballottaggi, uno per reparto. Dubbi in difesa. Il primo è sulla fascia sinistra, tra Pierno e Milani. Il terzino destro pugliese si è adattato molto bene sulla corsia opposta a quella di competenza abituale e insidia il collega, pronto a prendersi la maglia nel suo ruolo naturale e nella partita sarà l’unico grande ex. Al momento la bilancia pende dalla parte di Milani, ma l’allenatore vuole tenere tutti sulla corda fino all’ultimo e oggi sarà attento nel valutare anche la seduta di rifinitura.
Ballottaggio a centrocampo. A centrocampo, con Dagasso assente (out per oltre dieci giorni), ma con Aloi e Squizzato che rientrano dopo aver saltato la gara di Fermo, due maglie sono già assegnate. Il 2002 scuola Inter sarà il play, ruolo che ha ben interpretato nella gestione Cascione, catalizzando spesso il gioco e dando copertura davanti alla difesa. Tunjov, che viaggia sempre a corrente alternata, è considerato comunque imprescindibile, avendo qualità tecnica e balistica fuori categoria: la speranza è che l’importanza della partita accenda il talento estone come avvenne nelle prime settimane della stagione, in cui fece la differenza segnando anche tanti gol.
Il posto ancora vacante dovrebbe toccare ad Aloi, ma il mediano calabrese è fuori da due settimane e Cascione vuole essere certo che l’ex Avellino sia tornato al massimo della condizione, prima affidargli la maglia di mezzala. Lo insidia Franchini, che a Fermo ha sfruttato bene la sua chance ritrovando anche il gol. Anche l'ex Padova ha esperienza e fisicità che potrebbero tornare utili in una partita così delicata.
Rebus centravanti. Anche in attacco resiste un dubbio, che accompagna le ultime vigilie dell’era Cascione: Cuppone o Vergani dal 1° minuto? Il capocannoniere Merola e lo sgusciante Accornero saranno i due esterni, al centro il favorito è Cuppone, essendo la prossima una gara di possibili ripartenze negli spazi, ma la condizione di Vergani sale e l’ex Inter e Bologna resta comunque, ad oggi, l’unica punta centrale di ruolo, capace di fare da riferimento avanzato della squadra e da uomo d’area. Possibile che si rinnovi la staffetta a gara in corso. Anche Masala è recuperato e dovrebbe essere almeno in panchina.
Orlando D’Angelo
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