Gol e spettacolo: così il Pescara ritenta la scalata
Stravolta la rosa a disposizione di Zeman Ganz la stella, Capone e Del Sole le sorprese
Fattore Z: giovane, ambizioso e sbarazzino. Il Pescara di Zeman è pronto a ripartire dopo un restyling della rosa. Via gran parte dei “vecchietti” e spazio alla linea verde. Gilardino, Bahebeck e Muntari sono un ricordo. La squadra del boemo è pronta e dovrà stupire, perché la B aspetta il ruggito dei suoi ragazzini terribili. Per il Delfino è l’anno del rilancio dopo la retrocessione della scorsa stagione. I pescaresi vogliono il ritorno di Zemanlandia e, ascoltando le parole dell’allenatore di Praga, ci sono tutti i presupposti per riaprire il teatro dei sogni. «Dobbiamo cercare di vincere», ha detto il 70enne tecnico del Pescara, «puntare alla promozione, a essere protagonisti. Questo si aspetta il presidente e questo vuole il pubblico».
Poche parole, ma pesanti che possono restituire entusiasmo ad una piazza delusa e che non vede l’ora di cancellare i record negativi della passata stagione. I 4.526 tifosi che hanno dato fiducia al Delfino sottoscrivendo l’abbonamento, vogliono tornare a divertirsi come cinque anni fa, quando il boemo condusse un manipolo di ragazzini alle prime armi in serie A. Zeman ha inciso sulla campagna acquisti. In porta, per esempio, ha scelto Mirko Pigliacelli, bloccandone la cessione all’Avellino. Sarà l’ex Roma il portiere che dovrà destreggiarsi fuori dai pali con molta abilità nel palleggio.
L’attacco è ben assortito, il centrocampo anche e, forse, il reparto che desta qualche perplessità è la difesa. Bisognerà capire chi lascerà il Pescara e chi resterà con Zeman tra i vari Zampano, Bovo, Perrotta, Fornasier e Coda. La coppia di terzini formata da Zampano e Mazzotta può funzionare, ma al centro c’è qualche dubbio. Coda ha dato grandi risposte nel precampionato, Bovo ha un curriculum importante, come lo stesso Campagnaro. Esperienza, certo, ma la carta d’identità non gioca a loro favore. Fornasier, poi, può andare via e un vero titolare non c’è. Nell’ultima esperienza, Zeman, in B, aveva Romagnoli e Capuano, che poi spiccarono il volo, mentre adesso non ci sono punti fermi. Dunque, una vera incognita. Il centrocampo è il reparto dove c’è qualità, ma anche tante scommesse.
Dopo gli arrivi di Proietti, Palazzi, Valzania e Carraro, si attende la partenza di qualche big. Zeman sembra orientato a mettere il torello Proietti in cabina di regia con il potente Coulibaly e il talentuoso Brugman come interni.
Ed eccoci al piatto forte: l’attacco. Le squadre del tecnico di Praga sono sempre state delle macchine da guerra per quanto riguarda la prolificità. Questo il reparto che più di tutti ha subito gli interventi di restyling. Zeman ha a disposizione i gioielli dell’Atalanta Latte Lath e Capone, entrambi prelevati in prestito; Mancuso preso a parametro zero e capocannoniere dell’ultima Lega Pro. Inoltre, il boemo ha trovato in Nando Del Sole, 19 anni, l’erede di Lorenzo Insigne. Lui e Capone dovrebbero essere gli esterni del tridente. Tutti questi nomi si sommano a Ganz, Cappelluzzo e Pettinari. Il primo è stato acquistato a titolo definitivo dalla Juventus per 1,8 milioni di euro. È lui il vero colpo dell’estate che dovrà essere il terminale offensivo nel 4-3-3 zemaniano.
Le alternative sono Pettinari (buon precampionato) e Cappelluzzo che ha già vestito la maglia biancazzurra due anni fa, nell’anno della promozione in A con Oddo in panchina. Zeman vuole stupire di nuovo a suon di gol e spettacolo, ma il suo Pescara dovrà pigiare sul gas per partire con il piede giusto visto che le prime partite saranno davvero insidiose.
Dopo l’esordio con il Foggia, la prima trasferta sarà quella di Perugia; poi, in casa, contro il Frosinone e, infine, in trasferta nella tana della Salernitana. Alle difficoltà sul piano tecnico si aggiungono quelle ambientali dettate dalla rivalità tra le tifoserie. Al di là del valore della squadra, comunque, il Delfino deve sfruttare il fattore Zeman che l’ultima volta, in serie B, ha fatto la differenza insieme a un potenziale tecnico che negli anni ha portato a Coverciano i vari Verratti, Immobile e Insigne. Il Pescara, dopo la sciagurata annata in A, si gioca un bonus che vale la credibilità.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Poche parole, ma pesanti che possono restituire entusiasmo ad una piazza delusa e che non vede l’ora di cancellare i record negativi della passata stagione. I 4.526 tifosi che hanno dato fiducia al Delfino sottoscrivendo l’abbonamento, vogliono tornare a divertirsi come cinque anni fa, quando il boemo condusse un manipolo di ragazzini alle prime armi in serie A. Zeman ha inciso sulla campagna acquisti. In porta, per esempio, ha scelto Mirko Pigliacelli, bloccandone la cessione all’Avellino. Sarà l’ex Roma il portiere che dovrà destreggiarsi fuori dai pali con molta abilità nel palleggio.
L’attacco è ben assortito, il centrocampo anche e, forse, il reparto che desta qualche perplessità è la difesa. Bisognerà capire chi lascerà il Pescara e chi resterà con Zeman tra i vari Zampano, Bovo, Perrotta, Fornasier e Coda. La coppia di terzini formata da Zampano e Mazzotta può funzionare, ma al centro c’è qualche dubbio. Coda ha dato grandi risposte nel precampionato, Bovo ha un curriculum importante, come lo stesso Campagnaro. Esperienza, certo, ma la carta d’identità non gioca a loro favore. Fornasier, poi, può andare via e un vero titolare non c’è. Nell’ultima esperienza, Zeman, in B, aveva Romagnoli e Capuano, che poi spiccarono il volo, mentre adesso non ci sono punti fermi. Dunque, una vera incognita. Il centrocampo è il reparto dove c’è qualità, ma anche tante scommesse.
Dopo gli arrivi di Proietti, Palazzi, Valzania e Carraro, si attende la partenza di qualche big. Zeman sembra orientato a mettere il torello Proietti in cabina di regia con il potente Coulibaly e il talentuoso Brugman come interni.
Ed eccoci al piatto forte: l’attacco. Le squadre del tecnico di Praga sono sempre state delle macchine da guerra per quanto riguarda la prolificità. Questo il reparto che più di tutti ha subito gli interventi di restyling. Zeman ha a disposizione i gioielli dell’Atalanta Latte Lath e Capone, entrambi prelevati in prestito; Mancuso preso a parametro zero e capocannoniere dell’ultima Lega Pro. Inoltre, il boemo ha trovato in Nando Del Sole, 19 anni, l’erede di Lorenzo Insigne. Lui e Capone dovrebbero essere gli esterni del tridente. Tutti questi nomi si sommano a Ganz, Cappelluzzo e Pettinari. Il primo è stato acquistato a titolo definitivo dalla Juventus per 1,8 milioni di euro. È lui il vero colpo dell’estate che dovrà essere il terminale offensivo nel 4-3-3 zemaniano.
Le alternative sono Pettinari (buon precampionato) e Cappelluzzo che ha già vestito la maglia biancazzurra due anni fa, nell’anno della promozione in A con Oddo in panchina. Zeman vuole stupire di nuovo a suon di gol e spettacolo, ma il suo Pescara dovrà pigiare sul gas per partire con il piede giusto visto che le prime partite saranno davvero insidiose.
Dopo l’esordio con il Foggia, la prima trasferta sarà quella di Perugia; poi, in casa, contro il Frosinone e, infine, in trasferta nella tana della Salernitana. Alle difficoltà sul piano tecnico si aggiungono quelle ambientali dettate dalla rivalità tra le tifoserie. Al di là del valore della squadra, comunque, il Delfino deve sfruttare il fattore Zeman che l’ultima volta, in serie B, ha fatto la differenza insieme a un potenziale tecnico che negli anni ha portato a Coverciano i vari Verratti, Immobile e Insigne. Il Pescara, dopo la sciagurata annata in A, si gioca un bonus che vale la credibilità.
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