Il boemo contento a metà: «Ora serve più coraggio»
L’allenatore: «Contento per la vittoria, ma questa squadra non deve avere paura» Striscione contro il club, Sebastiani: «Se arriva qualcuno pronto a farmi da parte»
AGROPOLI. Al gol di Lescano, stranamente, si è lasciato andare, alzando le braccia al cielo. Zdenek Zeman ieri ha centrato la prima vittoria della sua terza avventura in biancazzurro e subito dopo la rete del centravanti argentino, che gli ha consegnato tre punti pesanti, non è rimasto impassibile come al suo solito. Il boemo festeggia il primo trionfo del suo nuovo Pescara, ma non è pienamente soddisfatto. «Meglio il risultato della prestazione», afferma Zdenek dalla zona interviste dello stadio di Agropoli. «Dobbiamo fare sicuramente meglio. Nel primo tempo siamo andati meglio sul piano tattico, nel secondo peggio anche perchè c’era il vento a penalizzarci». Zeman fa capire che il suo deve essere un Pescara d’attacco. «Nel finale abbiamo giocato con preoccupazione e non va bene. Non dobbiamo giocare con timore, il Pescara non deve avere paura». Il 75enne allenatore di Praga è soddisfatto della prima parte di gara, meno della seconda: «Nella ripresa sbagliavamo l’ultimo passaggio. Il Pescara non deve pensare a gestire il gol, ma deve farli». La sua filosofia è sempre la stessa: tutti all’attacco. Zeman, poi, analizza i singoli e spiega il motivo per il quale ha lasciato Lescano fuori dall’undici titolare. «Volevo vedere Vergani, che tecnicamente ha qualcosa di più e in allenamento gioca meglio con la squadra. La gara di Vergani? Ha fatto bene sul piano di gioco, ma non è arrivato alla conclusione, poi in rosa ho Lescano che è un altro bravo calciatore e devo farli giocare. Gli altri? Mesik ha fatto bene, Rafia ha fatto benissimo e Germinario ha qualità importanti».
E sulla scelta di togliere Delle Monache nel primo tempo, spiega: «È un ragazzo con qualità importanti, ma non le ha fatte vedere. L’ho sostituito perché non faceva quello che chiedevo», Zeman va via e c’è la fila di cronisti campani e curiosi pronti ad assaltarlo per un selfie e l’autografo.
Felice anche il patron Daniele Sebastiani: «Si sono rivisti alcuni giocatori che si erano un po' persi, penso a Palmiero. Rafia su tutti, in questo campionato può fare qualsiasi cosa, anche giocare in porta. Bene Germinario, come Mesik», dice il massimo dirigente biancazzurro, che poi commenta lo striscione esposto ieri mattina all’esterno dello stadio Adriatico contro di lui e il ds Delli Carri: «Lo striscione? Tra un po' ne farò anche io uno, invitando a trovare qualcuno che si prenda questa società. Dicono che lucro, ma su cosa? Trovassero una persona seria e mi faccio da parte senza problemi».
(r.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
E sulla scelta di togliere Delle Monache nel primo tempo, spiega: «È un ragazzo con qualità importanti, ma non le ha fatte vedere. L’ho sostituito perché non faceva quello che chiedevo», Zeman va via e c’è la fila di cronisti campani e curiosi pronti ad assaltarlo per un selfie e l’autografo.
Felice anche il patron Daniele Sebastiani: «Si sono rivisti alcuni giocatori che si erano un po' persi, penso a Palmiero. Rafia su tutti, in questo campionato può fare qualsiasi cosa, anche giocare in porta. Bene Germinario, come Mesik», dice il massimo dirigente biancazzurro, che poi commenta lo striscione esposto ieri mattina all’esterno dello stadio Adriatico contro di lui e il ds Delli Carri: «Lo striscione? Tra un po' ne farò anche io uno, invitando a trovare qualcuno che si prenda questa società. Dicono che lucro, ma su cosa? Trovassero una persona seria e mi faccio da parte senza problemi».
(r.s.)
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