Il Lanciano aspetta un Foggia in crisi Diomede: non mi fido

Il team manager rossonero non vuole snobbare gli avversari.

LANCIANO. La disfatta interna con la Reggiana, con la quale si era chiuso il 2009 della squadra di Pagliari, è ormai nel dimenticatoio, grazie ai due preziosi pareggi di fila ottenuti sui campi di Verona e Pescara. «Pareggi», tiene a precisare il team manager della Virtus Lanciano Cicci Diomede, «frutto di prove altrettanto autorevoli. Per questo siamo ottimisti circa la gara col Foggia che, a scanso di equivoci, vogliamo assolutamente vincere. Del resto, come ha detto il mister, se si vuole aspirare a qualcosa in più della semplice salvezza, occorre sfruttare al meglio il fattore campo».

Un fattore che, almeno finora, ha rappresentato il vero tallone d’Achille della formazione frentana, tanto irresistibile lontano da casa quanto incerta e balbettante tra le mura amiche. «In alcune occasioni non siamo stati fortunati», prosegue Diomede, «ma è innegabile che l’attuale ruolino di marcia interno vada migliorato. Su questo non ci sono dubbi».
Il calendario prevede l’arrivo al Biondi - vietato alla tifoseria ospite - un Foggia in grave crisi. Sembrerebbe l’avversario ideale. «Questo è tutto da dimostrare», obietta Diomede. «Il nostro infatti è un girone assai equilibrato e incerto, nel quale non esistono partite facili. Non lo sarà nemmeno quella di domenica, anche se sono convinto, al di là degli attuali guai del club pugliese, che molto dipenderà da noi. Se sapremo giocarcela al meglio, confermando l’ottima impressione suscitata nelle due sfide precedenti, il successo tanto agognato non dovrebbe sfuggirci».

Per l’occasione, mister Pagliari sembra aver recuperato gran parte degli infortunati. In infermeria, infatti, restano solo Perfetti e Zeytulaev, mentre vanno valutate le condizioni di Amenta, che ieri ha lavorato a parte, non partecipando alla consueta partitella mista contro la Berretti, che ha invece visto regolarmente in campo, ma con la squadra avversaria, sia Turchi che Sansone. I due, pur essendosi ristabiliti potrebbero però partire dalla panchina. Ieri pomeriggio infatti, il tecnico rossonero ha provato di nuovo il 4-3-3, con Vastola a centrocampo (al posto di Amenta), accanto a Di Cecco e Sacilotto, ed un tridente d’attacco formato, da destra verso sinistra, da Improta, Sinigaglia e Masini.

«L’importante è essere nuovamente a disposizione», sottolinea Turchi, «visto che è da tanto che mancavo. Domenica ero in panchina, ma solo per far numero, date le assenze. Questa settimana però sono rientrato a tempo pieno, e anche se la caviglia mi fa ancora un po’ male stringerò i denti: se ci fosse bisogno di me sono pronto a dare il mio contributo, come sempre».
Quanto al Foggia, che proprio ieri ha ufficialmente presentato il suo nuovo tecnico Guido Ugolotti, oltre a Troise e Salgado, partiti per altri lidi, rischia di dover rinunciare pure al centrocampista abruzzese (è nato a Popoli) Tony D’Amico, alle prese con un affaticamento muscolare.