Il Lanciano deve accontentarsi

Schiaccia il Taranto, ma la rete della vittoria viene annullata.

LANCIANO. Pur non riuscendo a centrare l’auspicato successo casalingo, la Virtus fa pace con i propri tifosi, disputando una gara davvero bella: sia sotto il profilo del gioco che dell’impegno. Non a caso, l’unica nota stonata riguarda proprio il risultato finale. Un 1-1 che penalizza fortemente la squadra di Pagliari, soprattutto per quel gol annullato, ad una manciata di minuti dal termine, al neo entrato Morante per una posizione di fuorigioco apparsa alquanto dubbia. Un vero peccato perché stavolta, a differenza delle precedenti prestazioni offerte fra le mura amiche, il Lanciano non ha deluso le aspettative dei tifosi, che pur indispettiti per l’epilogo, hanno salutato con applausi convinti l’uscita dal campo di Turchi e soci, capaci di tener testa ad un avversario che per organico ed ambizioni, non è secondo a nessuno. Alla resa dei conti, però, a fregarsi le mani sono solo gli jonici.

Per un risultato che li soddisfa ampiamente, visto che, gol di “re Giorgio” (Corona) a parte, hanno fatto ben poco per meritarlo, dando vita ad uno stucchevole gioco ostruzionistico, malamente contenuto (specie nella ripresa) da un’incerta terna arbitrale. Ai frentani, reduci dal bel successo colto a Ferrara la domenica precedente, resta dunque l’amaro in bocca per i due punti persi, con i quali la loro classifica avrebbe tutto un altro aspetto, ma anche la sensazione di aver imboccato la strada giusta sul piano del gioco e della convinzione. L’assenza forzata del febbricitante Colussi, unita a quella, per scelta tecnica, di Morante, ha indotto mister Pagliari a riproporre un undici praticamente identico a quello sceso in campo contro la Spal. Unica eccezione, la presenza in mediana del rientrante Di Cecco, in sostituzione dello squalificato Sacilotto.

Per il resto, difesa a quattro con i due centrali Moi ed Antonioli, supportati sulle fasce da Vastola e Mammarella, mentre in mediana, a far coppia col già citato Di Cecco, c’era il riconfermato Amenta, ai cui lati agivano Turchi (davvero impeccabile la sua prova) e l’attivissimo Sansone, colpevolmente ignorato dai suoi compagni di squadra, almeno nella prima mezz’ora di gioco. Non male poi la prova offerta in avanti dall’inedito duo di “pesi leggeri” Improta e Masini, che non dando punti di riferimento a i loro marcatori, ha creato non pochi grattacapi alla legnosa retroguardia ospite, peccando semmai solo in fase conclusiva. Uno schieramento, insomma, che ha dimostrato di poter reggere bene alla prova dei fatti, riscontrando il concreto gradimento della tifoseria rossonera.

IL TABELLINO

VIRTUS LANCIANO: 1 -   TARANTO: 1
  • VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola, Moi, Antonioli, Mammarella; Turchi, Di Cecco, Amenta, Sansone; Masini (dal 18’ st Morante), Improta (dal 27’ st Zeytulaev). A disposizione in panchina: Aridità, Coppini, Colombaretti, Perfetti, Marfisi. Allenatore: Dino Pagliari.

  • TARANTO (4-3-1-2): Bremec; Calori (29’ st Imparato), Migliaccio, Viviani, Bolzan; Felci, Mezavilla, Giorgino; Correa (13’ st Scarpa); Corona, Russo (11’ st Berretti). A disposizione in panchina: Barasso, Prosperi, Lolli, Nocentini. Allenatore: Brucato.

    ARBITRO: D’Alesio di Forlì.

    RETI: 13’ pt Corona, 33’ pt Turchi.

    NOTE: giornata autunnale, terreno in buone condizioni, spettatori 842 (334 paganti + 508 abbonati) con discreta rappresentanza ospite per un incasso complessivo di 9.801.19 euro; ammoniti Giorgino, Felci, Turchi, Migliaccio, Moi; angoli 4-2 per la Virtus Lanciano; recupero: 2’ nel primo tempo e 5’ nel secondo.