Il Lanciano fuori casa è da applausi
I rossoneri strappano il pari a Portogruaro e restano imbattuti in trasferta.
PORTOGRUARO. Un pareggio voluto e ottenuto con i denti, un’ottima iniezione di fiducia per riprendere il cammino verso una salvezza tranquilla. L’1-1 di Portogruaro riporta il sorriso agli uomini di Pagliari, bravi a impostare fin da subito una gara votata all’attacco e a contenere le sfuriate granata con una prestazione difensiva di alto livello.
Nel primo quarto d’ora di gara, infatti, il Lanciano va subito vicino al gol con Sinigaglia: il numero 9 si invola sulla destra riuscendo a bruciare sulla corsa il colosso granata Madaschi, a tu per tu con l’estremo difensore però si fa ipnotizzare dallo stesso che neutralizza il tiro del bomber abruzzese mandando in angolo.
Nella prima parte di partita, come detto, funziona molto bene anche la fase difensiva degli abruzzesi con i due centrali Moi e Antonioli a fare diga contro il gioco veloce dei portogruaresi; i due piloni sono ottimi a bloccare le avanzate degli avanti granata Altinier e Marchi, entrambi ispirati dai lanci millimetrici di Cunico.
Il leitmotiv del match, dunque, continua con i padroni di casa che cercano insistentemente i lanci lunghi per l’attacco, e dall’altra parte il Lanciano che amministra il gioco senza troppi affanni e, anzi, provando a imboccare la via del gol con continuità.
Dalla mezz’ora in poi, complice il campo appesantito dalla recente nevicata, le compagini rallentano notevolmente i ritmi di gioco: il Lanciano attacca con minor forza, a centrocampo Sacilotto e Turchi fanno meno filtro tra attacco e difesa; i locali, da parte loro, non costruiscono trame sufficienti per trovare il guizzo giusto così da permettere agli avanti di portarsi a tu per tu con Chiadini.
Nella ripresa la squadra di Pagliari riparte con gli undici titolari, l’unica differenza viene presentata dal ruolo di laterale d’attacco di Turchi, più avanzato rispetto alla prima frazione.
Come fatto nei primi venti minuti del primo tempo, il Lanciano parte molto forte procurando parecchi grattacapi ai granata di casa soprattuto con le sortite di Vastola da una parte e Sinigaglia dall’altra (il migliore del trio offensivo).
Dal quarto d’ora la partita sale di tono: Pagliari fa entrare sulla fascia sinistra Sansone al posto di Turchi, la squadra prende coraggio e sfrutta la freschezza del giovane ventidueenne portandolo più volte al cross per le incornate di Masini e Sinigaglia.
Anche il Portogruaro mostra i denti, facendo salire in cattedra i fantasisti Scozzarella e Cunico che offrono interessanti palloni filtranti per Altinier e Marchi. E proprio da una di queste incursioni arriva il gol locale con una pregevole incornata del numero 11 Ettore Marchi.
Il Lanciano non vuole issare bandiera bianca, così Pagliari manda in campo Improta e Colussi al fianco di Sinigaglia e Vastola per dar maggiore spinta al reparto offensivo. Gli ultimi minuti della gara vedono l’arrembaggio ospite. Al 37’ gli assalti vengono premiati dalla pregevole punizione dal limite di Sansone su cui Rossi non può nulla. La gara finisce con un pareggio equo che nobilita il gioco espresso da entrambe le compagini.
Nel primo quarto d’ora di gara, infatti, il Lanciano va subito vicino al gol con Sinigaglia: il numero 9 si invola sulla destra riuscendo a bruciare sulla corsa il colosso granata Madaschi, a tu per tu con l’estremo difensore però si fa ipnotizzare dallo stesso che neutralizza il tiro del bomber abruzzese mandando in angolo.
Nella prima parte di partita, come detto, funziona molto bene anche la fase difensiva degli abruzzesi con i due centrali Moi e Antonioli a fare diga contro il gioco veloce dei portogruaresi; i due piloni sono ottimi a bloccare le avanzate degli avanti granata Altinier e Marchi, entrambi ispirati dai lanci millimetrici di Cunico.
Il leitmotiv del match, dunque, continua con i padroni di casa che cercano insistentemente i lanci lunghi per l’attacco, e dall’altra parte il Lanciano che amministra il gioco senza troppi affanni e, anzi, provando a imboccare la via del gol con continuità.
Dalla mezz’ora in poi, complice il campo appesantito dalla recente nevicata, le compagini rallentano notevolmente i ritmi di gioco: il Lanciano attacca con minor forza, a centrocampo Sacilotto e Turchi fanno meno filtro tra attacco e difesa; i locali, da parte loro, non costruiscono trame sufficienti per trovare il guizzo giusto così da permettere agli avanti di portarsi a tu per tu con Chiadini.
Nella ripresa la squadra di Pagliari riparte con gli undici titolari, l’unica differenza viene presentata dal ruolo di laterale d’attacco di Turchi, più avanzato rispetto alla prima frazione.
Come fatto nei primi venti minuti del primo tempo, il Lanciano parte molto forte procurando parecchi grattacapi ai granata di casa soprattuto con le sortite di Vastola da una parte e Sinigaglia dall’altra (il migliore del trio offensivo).
Dal quarto d’ora la partita sale di tono: Pagliari fa entrare sulla fascia sinistra Sansone al posto di Turchi, la squadra prende coraggio e sfrutta la freschezza del giovane ventidueenne portandolo più volte al cross per le incornate di Masini e Sinigaglia.
Anche il Portogruaro mostra i denti, facendo salire in cattedra i fantasisti Scozzarella e Cunico che offrono interessanti palloni filtranti per Altinier e Marchi. E proprio da una di queste incursioni arriva il gol locale con una pregevole incornata del numero 11 Ettore Marchi.
Il Lanciano non vuole issare bandiera bianca, così Pagliari manda in campo Improta e Colussi al fianco di Sinigaglia e Vastola per dar maggiore spinta al reparto offensivo. Gli ultimi minuti della gara vedono l’arrembaggio ospite. Al 37’ gli assalti vengono premiati dalla pregevole punizione dal limite di Sansone su cui Rossi non può nulla. La gara finisce con un pareggio equo che nobilita il gioco espresso da entrambe le compagini.